La prova della Golf GTI Clubsport
20.11.2016 - in

La prova della Golf GTI Clubsport

La Golf GTI Clubsport è la versione celebrativa per i quarant’anni della GTI, nata nel 1976 e arrivata ora alla settima versione.
L’ho avuta in prova per un long test drive e l’ho usata sia per gli spostamenti cittadini che per affrontare le curve e i tornanti stretti usati nel Rally dei laghi e anche per salire sul Mottarone o Mottaring che dir si voglia. Come da aspettative, la Clubsport non ha assolutamente deluso e si è dimostrata eclettica e completa in ogni circostanza, anche se la sportività è sicuramente il suo carattere dominante: motivo per cui mi è piaciuta così tanto.


La millennial

Il classico quadrettato dei sedili della GTI è una delle cose che meno piacciono alle nuove generazioni, sono troppo vecchi e hanno quasi odore di naftalina: nella Clubsport sono stati rimodernati e il vecchio tartan è solo un ricordo. Pelle, stoffa e alcantara si alternano nei sedili che sono molto piacevoli al tatto e, finalmente, più “giovani”. Se poi avete voglia di spendere 1.600 euro potete anche scegliere i sedili sportivi a guscio per un effetto totalmente avvolgente. Anche il sistema di infotainment è molto semplice e facile da utilizzare e i millennial lo apprezzerano sicuramente.

Generazione X

Dagli “adulti”, quelli che c’erano quando, nel 1976 uscì la prima GTI, non potrà non essere notato il battitacco. Quando si apre la portiera e si abbassa lo guardo si nota immediatamente la scritta GTI, omaggio appunto alla prima GTI del 1976. Per il resto la Clubsport pur con tutte le innovazioni e i miglioramenti che ha subito, rimane e rimarrà sempre un’icona della tradizione.

Il look

Se fosse una donna sarebbe una di quelle che non vogliono assolutamente passare inosservate e puntano su dettagli che non possono non essere notati. Davanti è stato ridisegnato il paraurti e risulta ancora più aggressivo con i baffi laterali che incorniciano l’alveare nero e lucido. Ci sono poi i cerchi in lega fatti apposta per lei e le minigonne laterali, nere e lucide. Il filetto rosso che taglia i fari le conferisce uno “sguardo” tagliente e indiavolato. Dietro è quasi “imbarazzante”: lo spoiler è più grande rispetto alle GTI normali e ha il labbro sdoppiato per tenere schiacciata a terra la Golf quando raggiunge le alte velocità. Abbassando lo sguardo si vedono, ma soprattutto si sentono, i doppi scarichi ai due lati dell’estrattore ridisegnato, sempre nero e lucido.
E che dire del tetto? Anche lui nero e lucido: effetto specchio assicurato, basta tenerlo pulito!
Quella del nostro test drive è la versione a tre porte che, secondo me, rimane in ogni caso la versione esteticamente più bella, sicuramente meno pratica ma indubbiamente più sportiva.
Insomma una quarantenne che dà la pista a tante ragazzine acerbe e senza personalità.

Il comfort

golf-gti-foto2 Dentro è il tatto il senso ad essere più stimolato: le portiere sono rivestite in alcantara e moquette, il punto di ancoraggio della cintura di sicurezza è anch’esso rivestito in alcantara, i sedili sono morbidi e avvolgenti (ma meritano un capitolo dedicato). Le plastiche sono tutte di ottimo livello e la qualità è davvero alta, direi come nessun’altra GTI fino ad ora.

Non è solo comoda, è avvolgente!

I passeggeri posteriori, superata la scomodità dell’ingresso dovuta alle tre porte, sono comodi e con spazi vivibili, forse l’unica cosa che manca è una presa USB anche per loro poiché ce n’è solo una davanti.
La posizione di guida è ben regolabile e quando si mettono le mani sul volante…beh è il top perchè proprio non può non piacere! Prima di tutto si può gestire praticamente tutto senza mai staccare le mani dallo sterzo, che è in alcantara, con il classico filetto rosso per segnare il centro. La presa, grazie al materiale, è sicuramente più  aderente e ci si sente diventare un tutt’uno con la macchina, sia nei rettilinei che quando si imposta una curva.
Mi è piaciuto moltissimo.

La tecnologia

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La tecnologia della Clubsport è presente ma non invadente e anche i principali sistemi di assistenza alla guida sono optional, a voi la decisione di sceglierli o no.
Ho usato molto, sia in città che in autostrada, il Cruise Control Adattivo con frenata d’emergenza e Front Assist e l’ho trovato davvero utile, oltre che sempre affidabile e, per me, è ormai un accessorio insostituibile: 580 euro davvero ben spesi.
Il display posto al centro della plancia risulta ben proporzionato e discreto e sono visualizzabili alcune schermate davvero simpatiche. Prima di tutto il laptimer, per quando andrete a girare in pista, poi nel Monitor delle Performance si possono vedere i valori della foza G, i cavalli utilizzati e i bar del turbo. Tutti “ghiochini” molto divertenti che completano il quadro di una guida sportiva e coinvolgente.

Il carattere

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Il 2.0 turbo da 265 cv e 350 Nm di coppia massima della GTI Clubsport è brillante, veloce e reattivo, insomma sa dare grandi soddisfazioni. Nel caso in cui non vi bastassero i cavalli, potete averne 25 in più e arrivare fino a 290 per una decina di secondi, con la funzione boost. Come si fa ad attivarla? Mettete il cambio in modalità Sport, schiacciate il piede sull’acceleratore a tavoletta e godetevi la sensazione: breve ma intensa!
Nelle modalità ECO, Comfort e Normal la Clubsport è perfetta per muoversi in città quotidianamente, anche se la versione che ho provato io aveva i cerchi 225/35 R19 che su pavè e rotaie non sono proprio il massimo della comodità. Quando si sceglie la modalità Sport diventa perfetta per tutto il resto: curve larghe e strette, salite, tornanti, passi alpini, strade da rally, insomma non si vorrebbe più scendere.
Lo sterzo è preciso e veloce in entrata e in uscita dalle curve. La macchina è sempre ben piantata a terra e quando si guida si ha la sensazione di diventare una cosa sola con la Clubsport.
Ho provato la versione con il cambio DSG a sei marce e, anche se per i puristi probabilmente un’auto del genere dovrebbe essere solo manuale, la velocità e la reattività di questa trasmissione automatica è davvero unica e, rispetto al prezzo base di listino dovete aggiungere 1.900 euro, nei quali sono inclusi anche scoppiettii e crepitii sia in scalata che in aumento delle marce, che non hanno davvero prezzo!
Quando si guida un’auto del genere la sensazione principale è la gioia ed è abbastanza inutile pensare ai consumi, perché il divertimento ha un valore inestimabile. Effettivamente in modalità Sport la Clubsport non consuma pochissimo ma, nel ciclo combinato e mixando ECO e Sport sono riuscita a consumare poco più di 7 l/100 km che è in linea con quanto dichiarato dalla casa.

 

Scheda tecnica

Motore: Benzina TSI quattro cilindri
Cilindrata: 1.984 cm cubici
Cambio: Automatico DSG 6 rapporti
Potenza massima: 195 kW/265 cv tra 5.350 e 6.600 giri/min (290 cv in modalità boost)
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 6,9 l/100 km
Emissioni: 158 g/km
Trazione: anteriore
Peso a vuoto: 1.395 kg
Volume bagagliaio: da 380 a 1.270 litri
0-100 km/h: 5,9"
Prezzo di listino: 36.800 euro