
La nuova Golf: una XGen che diventa Millennial!
È il primo vero restyling a cui viene sottoposta la Golf in più di quarant’anni di vita e non era certo facile cambiare qualcosa in un’auto che, nella sua vita, in tutto il mondo ha venduto più di 33 milioni di pezzi e ogni 40” ne esce una dalla linea di produzione. Anche in Italia è la reginetta: negli ultimi cinque anni è la straniera più venduta.
Puntare sull’estetica o sulla sostanza, sui contenuti o sull’apparenza? Il team di designer e gli ingegneri di Wolfsburg sono riusciti a fare entrambe le cose: i grossi cambiamenti sono soprattutto nell’infotainment e nel nuovo motore 1.5 l da 150 cv, ma anche esternamente sono cambiati alcuni dettagli importanti.

La millennial
Una macchina della tradizione, diventata una Millennial principalmente grazie al nuovo sistema di Infotainment. La schermata home può essere personalizzata: sul lato sinistro è sempre disponibile la funzione di navigazione e sul lato destro ci sono due campi più piccoli dove inserire le informazioni che preferite. Il tutto può essere gestito con comandi touch, comandi vocali oppure tramite comandi gestuali: con lo swipe della mano si può far scorrere a sinistra o a destra le voci del menu. Ecco, questa è una cosa che una della XGen non capisce tanto a cosa possa servire: ci sono dei fantastici comandi al volante che, tra l’altro sono facili, veloci e intuitivi, ma a che serve mettere quelli gestuali?

Generazione X
Anche una XGen come me trova utilissimo l’ACC, il cruise control con la regolazione automatica della distanza, ma ho sempre trovato orrendo quel sensore radar in posizione ben visibile nella presa d’aria del paraurti anteriore. Adesso sulla Golf l’hanno integrato dietro il logo VW sulla calandra: un dettaglio non da poco che rende più raffinata tutta la macchina, che viene quindi “ripulita” da un elemento “futurista” e ricondotta a linee più tradizionali.
Look
Non potevano certo stravolgere l’estetica e il design della Volkswagen per eccellenza ma, la nuova Golf, è diventata più grintosa e accattivante che mai, grazie ad alcune modiche significative: i nuovi paraurti anteriori e posteriori, i nuovi fari full LED anziché allo xeno, i nuovi cerchi e nuovi colori per la carrozzeria. Già nella versione di ingresso, la Trendline, sono di serie i nuovi fari alogeni con luci diurne a LED e i nuovi gruppi ottici posteriori full LED. Le versioni superiori hanno gruppi ottici posteriori interamente a LED e hanno le frecce animate: a me piacciono un sacco, però tenete presente che il pacchetto optional che le include costa circa 1.500 euro.
Comfort
È dentro che la Golf esprime i cambiamenti più importanti e, quando si entra in macchina, si ha proprio la sensazione di entrare in un’auto nuova. In Volkswagen sono davvero riusciti a fare un miracolo:
hanno tolto le rughe a una donna ultraquarantenne e l’hanno fatta diventare millennial.
La qualità dei materiali è buona, le plastiche sono morbide, anche se quelle meno in vista lo sono meno, ma sicuramente quello che si respira all’interno è un ottimo livello di raffinatezza. Quello che però ha proprio aggiunto valore è l’infotainment e il nuovo Active Info Display.
Già nella Trendline, di serie, c’è un nuovo sistema, Composition Colour, con un display da 6,5” e negli allestimenti superiori, Business, Sport, Highline ed Executive, c’è un display da 8” ma il top viene raggiunto con il nuovo sistema Discover Pro. Certo si tratta di un optional che, in tutto il suo pacchetto, costa circa 2.000 euro in più ma è davero top. Ve ne parlo meglio più avanti.
Ho poi apprezzato tantissimo il cruscotto di nuova generazione, completamente digitalizzato: uno schermo a colori di 12,3 pollici con le informazioni relative alla navigazione che possono essere visualizzate sia in 2D che in 3D. In pratica si tratta di quello che in Audi si chiama Virtual Cockpit ma devo dire che sulla Golf sta veramente benissimo. Non è di serie su tutte le versioni ma solo sulla Highline e sull’Executive ma vale la pena averlo perché fa proprio la differenza.
La tecnologia
La nuova versione della Golf si arricchisce di nuovi sistemi di sicurezza attivi e passivi ma è inutile che io stia qui a citarveli uno ad uno, ne basti uno su tutti. Sulla base del Lane Assist (l’assistenza per il mantenimento della corsia) e dell’ACC (la regolazione automatica della distanza), in Volkswagen hanno sviluppato il sistema di assistenza nella guida in colonna, che è disponibile per i modelli con cambio automatico DSG a doppia frizione. Significa che la Golf sterza, accelera e frena automaticamente, viaggiando quindi in modalità semiautonoma fino a 60 km/h. Attenzione però perché chi si trova alla guida deve avere le mani sul volante, non può mica mettersi a leggere il giornale, sia chiaro!
Spinta al massimo anche la connettività: la Golf è “always on”. Non potrete solo connettervi con Apple e Android ma avrete anche a disposizione un’interfaccia per il vostro tablet, dal quale potrete gestire comodamente numerose funzioni del sistema di infotainment. Parola chiave poi è Smart Home, perché con la nuova funzione DoorBird potrete collegarvi al videocitofono della vostra casa e potrete aprire direttamente dalla vostra Golf la porta di casa! Avete presente quando vostro figlio Millennial si dimentica le chiavi? Ecco risolto il problema! Last but not least si potrà avere il pacchetto Security & Service, che permette di richiedere assistenza in diverse situazioni come ad esempio, la chiamata d’emergenza, la segnalazione automatica d’incidente e la chiamata in caso di panne.
Carattere
Sulle strade maiorchine, dove ho provato per la prima volta la Golf, ho voluto assaggiare il nuovo motore 1.5 TSI Evo da 150 cv, un quattro cilindri turbo, col sistema variabile di gestione attiva dei cilindri (ACT). E’ disponibile sia col cambio manuale che con quello automatico, DSG 7 marce a secco. Ho provato entrambi e sono rimasta positivamente sorpresa dall’elasticità del motore: a 1.500 giri eroga già la sua coppia massima di 250 Nm.
Fino a 6.000 giri la curva si sviluppa in modo fluido e omogeneo, meglio sul manuale che sull’automatico ma, in entrambi i casi, il motore è vivace e reattivo. La Golf è sempre la Golf e, anche con questo nuovo motore, la macchina è stabile ed equilibrata, silenziosa e confortevole. Entra in curva in modo preciso e rimane ben piantata, senza imbarcarsi né scomporsi. Da guidare è davvero piacevole, molto briosa e sempre pronta allo scatto.
Scheda tecnica
Motore: Benzina
Cilindrata: 1.5 l 150 cv
Cambio: manuale 6 marce
Potenza massima: 250 Nm
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 5,0 l7100 km
Emissioni: 114 g/km
Trazione: anteriore
Prezzo di listino: da 25.250 euro