Stelvio: nomen omen
30.05.2017 - in

Stelvio: nomen omen

Nasce sulla piattaforma Giorgio, quella inaugurata con Giulia, che le lascia lo stesso passo di 2,82 m e anche una posizione di guida che, nonostante l’auto sia più alta di 19 cm rispetto alla “sorella”, dà la percezione di essere seduto più vicino alla strada rispetto agli altri SUV.

Il nome non è appena nato ma risale a dieci anni fa, quando in Alfa Romeo hanno iniziato a pensare alla possibilità di fare un SUV e volevano legare il prodotto a un’idea di sportività e piacevolezza di guida: concetti che il passo dello Stelvio rievoca in maniera iconica. Il progetto è stato poi sviluppato in poco meno di tre anni e oggi la Stelvio sta già conquistando clienti che, fino ad ora, hanno apprezzato i SUV premium dei brand tedeschi.


La millennial

Un suv con qualche ingrediente da coupé. Questa è la ricetta che piace a noi Millennial: un'auto che ha se sembianze da crossover ma che ci fa divertire alla guida.

Generazione X

Sportività che ricorda i successi del passato di Alfa Romeo, riportandoli attuali con un progetto che fa del piacere di guida il suo mantra e un nome che ricorda un Passo che è un must per quelli della XGen, come può non piacere?

Look

Il design è sicuramente accattivante, la linea sinuosa e slanciata che ricorda quella di una coupè, con anche la coda tronca, stile Zagato. Il frontale è imponente e verticale, ricorda quello della Giulia anche se è dotato di una forte personalità che non la fa passare inosservata. Alta ma non per questo poco aggraziata, mantiene proporzioni perfette e una evidente muscolarità . Sì, perché ho deciso che Stelvio è “donna”. Dopo averla provata e dopo averci passato insieme due giorni mi sono accorta che ha caratteristiche molto femminili, e infatti il 15% dei clienti sono proprio donne, che, secondo le stime di Alfa, arriveranno più o meno al 20% entro la fine dell’anno. Non moltissimo, ma se si considera il segmento, neanche poco.

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Comfort

Quando si entra, si nota immediatamente l’ottimo livello della qualità dei materiali. Gli interni sono semplici e molto “puliti”, eleganti ma pratici. Ampia l’abitabilità, sia per il guidatore che per i passeggeri che stanno comodi non solo in termini di spazio per le ginocchia, ma anche in altezza poiché lo spazio a dispozione tra la testa e il tetto è parecchio e non si respira un’aria stretta e opprimente. Ottima anche la visibilità in manovra, ma qualora voleste averne ancora di più, sono molto comode le telecamere posteriori che proiettano le immagini sullo schermo da 8,8” che ha un’ottima definizione. Il bagagliaio, di 525 litri è capiente e anche quello rivestito di materiali di qualità.

Interni

Tecnologia

Il display da 8,8” è perfettamente integrato nella plancia e non sporge come se fosse un iPad appoggiato lì per caso. Diventa praticamente un tutt’uno con lo schermo del contagiri e del contachilometri dando la percezione di uno sviluppo orizzontale e avvolgente che crea un ambiente raccolto e accogliente. Certo lo schermo non è touch, ma questo non è un limite poiché il pomello posto sul tunnel centrale è veloce e facile da usare per usare tutti i menù del computer di bordo. Assente la compatibilità con Android Auto e Apple Car Play che però arriverà entro la fine dell’anno, sia per la versione da 8,8” che per quella da 6,5”. Purtroppo però le auto già consegnate non riceveranno l’aggiornamento e rimarranno “orfane” di questo upgrade. In compenso la connessione con il bluetooth funziona perfettamente ed è veloce e pronta ad interpretare le vostre richieste coi comandi vocali. Nota molto positiva per le quattro prese USB, messe in posti strategici così tutti i passeggeri possono ricaricare la loro attrezzatura tecnologica senza problemi. La versione che ho provato è la Executive, che costa 54.000 euro ma a questi dovete aggiungere i 1.100 euro del Pack Driver Assistance Plus che fornisce il rilevamento degli angoli ciechi, gli abbaglianti automatici e la telecamera posteriore. Io non rinuncerei neanche al Cruise Control Adattivo che è un optional da 1.200 euro ma il suo valore nella guida di tutti i giorni e nelle situazioni di traffico intenso è ormai davvero inestimabile: mai più senza!

Lato

Carattere

Ho provato il 2.2 diesel Q4 da 210 cv con una coppia di 470 Nm ed è stata davvero una sorpresa molto positiva, a partire dal posto di guida. Come dicevo prima, l’impostazione non è di quelle alte, tipo camionista, ma si ha la sensazione di essere a livello strada. Lungo la SS 38 che mi ha portato a Bormio, prima tappa del mio viaggio, ho goduto della comodità della macchina, sfruttando la modalità A (advanced efficiency) del DNA Alfa per mantenere bassi i consumi e alto il comfort. Ma quando si è trattato di iniziare a salire sono passata alla modalità Dynamic, di nome e di fatto. La macchina diventa immediatamente più reattiva, il motore più grintoso e vivace, capace di portare in giro ben 1.659 kg senza sentirli assolutamente. Agile e scattante, con uno sterzo che è praticamente un compasso e in ogni tornante del Passo dello Stelvio non ha mai avuto bisogno di correzioni né di retromarce per stringere l’angolo. Sono salita dal versante lombardo, scesa da quello altoatesino (che secondo me è il più bello) e poi tornata indietro per rientrare su Bormio e su Arese poi, per un totale di oltre 80 tornanti e più di 100 km di curve, salite, discese e dislivelli. Mai un cedimento per i freni che sono sempre stati efficaci e potenti (avevo quelli performance potenziati), mai un ritardo nel cambio, uno ZF 8 marce che non è doppia frizione ma è sempre stato pronto e veloce, mai un rollio nelle curve, neanche in quelle prese un po’ più allegramente grazie a un assetto da vera sportiva, pur senza essere mai troppo rigido e devo dire che se anche avevo i cerchi da 20”, anche questa non è stata una limitazione. Limiti sono stati invece i soliti troppi ciclisti e i rari camper che ho incontrato, solo due a dir la verità, ma scansarli è stato semplicissimo vista l’agilità di manovra della Stelvio.

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Scheda tecnica

Motore: 4 cilindri in linea
Alimentazione: diesel
Cilindrata: 2.143 cm3
Cavalli: 210 cv
Cambio: ZF 8 marce
Potenza massima: 470 Nm
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 4,8 l/100 km
Emissioni: 1247 g/km
Trazione: Integrale Q4
Peso a vuoto: 1.659 kg
Volume bagagliaio: 525 litri
0-100 km/h: 6,6 "
Prezzo di listino versione provata: Executive 54.000 euro