Mazda Drive Together Experience: due giorni di guida Jinba Ittai
27.06.2017 - in

Mazda Drive Together Experience: due giorni di guida Jinba Ittai

L’artigiano è un artista che dona personalità all’oggetto che crea. E nella cultura Giapponese è ben presente questo concetto, tanto che nelle auto Mazda si parla di Jinba Ittai, armonia tra cavallo e cavaliere. Sarà vero? Per provarlo ho percorso 300 km per le strade del Salento mettendo alla prova ben cinque auto.

Drive Together Experience

Per questa esperienza è stato scelto un contesto molto suggestivo che io (ahimè) non avevo ancora visitato: il Salento. Da sempre famoso per le strade strette e per il paesaggio mediterraneo, il Salento è stata la cornice di questa esperienza che ha visto un serpentone di 14 auto partite da Brindisi e facendo tappa ad Acaya, nella città bianca di Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli.

Partenza: Mazda 3

Arrivata a Brindisi, mi ritrovo davanti alla famiglia Mazda e scegliere di partire con una piuttosto che con un’altra sembrava quasi di fare qualche torto. Alla fine, sono partita con l’auto che in Australia ha lo stesso appeal di Golf: Mazda 3. Un design accattivante e tanto spazio a bordo. Negli interni si percepisce la cura, con inserti in pelle e impunture a contrasto: dettagli che mostrano la dedizione della cultura giapponese. Per la prova ho usato il quattro cilindri 1.5 da 105 cv con cambio manuale a sei rapporti. Un bel motore fluido e lineare nell’erogazione che raggiunge una potenza massima di 270 Nm a 1.600 giri, un propulsore che inizia subito a dare potenza e divertimento.

mazda3

In men che non si dica, percorrendo la strada panoramica SP88, sono arrivata al Borgo di Acaya, una città fortificata oggi considerata una delle eccellenze dal punto di vista urbanistico, incarnando l’ideale di perfezione del Rinascimento. A questo punto il caldo iniziava a farsi sentire e anche la fame, ma non è un problema, siamo in Salento! In un locale tipico con terrazza sulla piazza, ci hanno preparato fresella con pomodori e il rinomato caffè alla salentina con latte di mandola e ghiaccio; un toccasana quando si ha caldo!

Verso Otranto con la piccola ammiraglia

Dopo questa breve sosta, è il momento di tornare alla guida e proseguire il viaggio, questa volta con la piccola ammiraglia: Mazda 2. È un’auto del segmento B ma che sfoggia le stesse tecnologie che si trovano su auto di segmenti superiori, per esempio mi ha piacevolmente stupito trovare l’Head up Display. Come nel caso della sorella appena provata, i dettagli sono ben curati. La motorizzazione provata è stata la stessa, anche se in questo caso si tratta di un’auto che sfiora i 1000 kg (contro i 1260 della Mazda 3) e che quindi è più scattante, qualità che si apprezza in città per togliersi da situazioni di intralcio e che alimenta il divertimento per chi come me ama avere quel pizzico di sportività sempre a disposizione. La posizione di guida è comoda e un po’ rialzata, aumentando la visibilità della strada. Con questa piccola sportiva ho percorso la SP366 fino ad arrivare alla città bianca: Otranto.

OtrantoMazda

È il comune più a est d’Italia con strade strette contorniate da negozi di artigianato locale. Il borgo di case bianche risalta con il contrasto del mar blu e, nel per questa visita, con il rosso delle Mazda. Camminando per le stradine, è un continuo stimolo alle papille gustative con i negozi che espongono in bella mostra prodotti della tradizione, come orecchiette e taralli, oltre che l’olio fatto con le rinomate olive pugliesi. Inoltre, la bellezza di questo luogo dal 2010 è stata riconosciuta dall’Unesco, nominando il borgo di Otranto Patrimonio dell’Unesco. A questo punto è il momento di lasciare Otranto…

Tradizioni locali

Mazda ha una lunga tradizione che si lega fortemente alla cultura giapponese. Così, anche nel Salento ci sono della realtà che ancora portano avanti usi e costumi del passato. Tra questi siamo andati a visitare l’antico Laboratorio di Tessitura della Fondazione Le Costantine.

lecostantine

Qui un team di donne lavora con telai in legno per realizzare tappeti, sciarpe e accessori con una cura e maestria ormai rare. Da questa visita mi è venuta voglia di provare un’auto che porta alta la tradizione della casa di Hiroshima e che rappresenta LO spider più venduto al mondo: è tempo di MX-5!

La sportiva: MX-5 RF

Le aspettative erano davvero alte, come si sarà comportata Mazda MX5 RF? Premetto dicendo che non l’avevo mai provata prima, ma la sua fama aveva fatto crescere in me la voglia di provarla. Non ultimo, Monica me ne aveva parlato molto bene dopo la prova sulle strade di Barcellona. Una spider con tetto rigido, motore quattro cilindri 2.0 da 160 cv con trazione posteriore. Aveva qualcosa da dimostrare per conquistarmi e com’è andata?

MX-5

A bordo più che seduti, ci si sente a terra, con una seduta sportiva e un baricentro ancora più in basso, tutto a vantaggio del piacere di guida (sportivo). Gli interni hanno numerosi dettagli in alcantara, la leva del cambio è molto bassa e gli innesti sono precisi. Quando (finalmente) ho messo la prima e alzato la frizione, la mia reazione è stata di quelle “wow”. A differenza delle altre Mazda l’attacco della frizione è in basso, i pedali sono molto vicini e per una con un piede da Cenerentola come il mio, la rapidità nello spostamento sui pedali viene da sé. Questo mi richiama il fatto che si tratta di un’auto sportiva quindi tiri un po’ le marce e il sound non si lascia attendere. In partenza, quando scarichi a terra i 160 cavalli la ragazza “sculetta”…e qui parte il secondo “wow”. Nelle curve è precisa nell’inserimento e nel mantenere la linea, questo grazie al baricentro basso di cui parlavo prima e alle tecnologie per la ripartizione della potenza tra le ruote. A bordo lo spazio è davvero poco, giusto per due persone. Nonostante la bella amicizia che abbiamo instaurato ci sono due cose che non mi convincono: la leva del cambio che vibra e la posizione del freno a mano (manuale) un po’ troppo spostata verso il passeggero. Ma alla fine, ridendo e scherzando, siamo arrivate a Santa Cesarea Terme, e per oggi è arrivato il momento di salutare le auto e metterle a dormire.

Filosofia Jinba Ittai formato Suv: CX-5

Svegliati dai raggi del sole (e dal caldo), è il momento di riprendere il viaggio! La prima auto della mattina è stata la CX-5 con la quale, nonostante la sua giovane età, è una amica conosciuta.

CX-5

Dopo il test drive a Barcellona, anche sulle strade del Salento si è dimostrate precisa, dando una netta sensazione di sicurezza grazie all’azione del G-Vectoring -per la ripartizione della coppia motrice- presente su tutta la gamma ma che in questo caso si fa sentire in modo più pronunciato dato che si tratta di un suv e quindi con un veicolo dal baricentro più alto.

SantaMariadiLeuca

E CX-5 mi ha portato fino a Santa Maria di Leuca, dove il mar Ionio incontra il Mar Adriatico. E qui io incontro…

A Gallipoli con MX-5

Un incontro molto piacevole, con MX-5! Dopo aver provato la RF, è il momento di sentire le differenza con la classica. Motore e cambio sono gli stessi, cambiano solo alcuni dettagli nella distribuzione dei pesi, ricordiamo che il tetto rigido della RF aumenta di circa 40 kg il peso della vettura. Sono stati circa 45km, soprattutto in strade statali. Vento tra i capelli e sound del quattro cilindri, sarei andata avanti per altri chilometri, ma purtroppo la destinazione era raggiunta!

abordo

A poco a poco le ore passavano e il momento di salutare la famiglia Mazda si avvicinava. Prima però, c’era ancora il viaggio verso Brindisi. Il tempo a disposizione era ancora tanto quindi ho optato per un percorso di due ore a bordo di MX-5 RF, un po’ per conoscerci meglio, un po’ per divertirci insieme! Lunghe strade in mezzo a uliveti e campi, stradine strette in paesi dove non vedi anima viva ma nei quali senti solo il caldo sole del Salento. Poi, ogni tanto entri in sensi unici improbabili, affidandoti al 100% al navigatore e sperando di non trovare il mercato…mi è successo anche quello! Ma alla fine il bello è che l’armonia con l’auto -in Jinba Ittai- e la cultura e l’ospitalità pugliese ti regalano un sorriso e arrivi in aeroporto non accorgendoti di aver già percorso 100km. In aeroporto io e Mazda MX-5 RF siamo state le ultime ad arrivare (chissà come mai :-)) e il momento dei saluti è arrivato. Un saluto che ha il sapore di un arrivederci e che mi resterà nel cuore per avermi fatto scoprire questa terra d’Italia provando sensazioni di guida nel comfort e nella sportività made by Mazda.