
Sayer di Jaguar, l’unica parte di proprietà delle auto
In un futuro caratterizzato da veicoli autonomi, elettrici e sempre connessi; cosa resterà di tangibile dell’auto?
Malcolm Sayer, dal designer al volante
Un nome di persona, che i conoscitori della casa inglese avranno sicuramente riconosciuto: Malcom Sayer, uno dei più illustri designer di Jaguar dal 1951 al 1970. Dalle sue mani sono nate auto come la C-Type, la D-Typer, la E-Type, la XJ13 e la XJS. Tutti modelli “meccanici” che poco avevano a che fare con la connettività ma che trasmettevano grandi emozioni al solo passaggio.
E oggi le cose – tra cui le auto – sono cambiate, così anche Jaguar Land Rover cerca un design accattivante per i nuovi modelli ma non solo. Quando si pensa alle auto a guida autonoma, la prima cosa che si suppone venga meno è stato il volante. Ma ecco che arriva una sorpresa. Si chiama Sayer ed è un volante con intelligenza artificiale in grado di rispondere agli input con comandi vocali e in grado di eseguire numerosi compiti, tra cui anche l’adesione all’on demand service hub per condividere l’auto con altri utenti della community.
Il funzionamento pare sia semplice e di supporto nel quotidiano. Per esempio, se si ha un appuntamento alla 10:00 di domani mattina, Sayer saprà aiutarci impostando la sveglia e pianificando l’arrivo di una vettura autonoma direttamente a casa e, per rendere piacevole il viaggio, segnalare le parti più panoramiche del tragitto.
Technology with Heart
Sayer verrà presentato al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra durante il Tech Fest 2017 (09-10 settembre), un evento che esplora quanto la tecnologia possa rappresentare un valido supporto nel processo di trasformazione dell’industria automobilistica (e non solo). Il tema inaugurale sarà quindi Technology with Heart e durante l’evento ci saranno esplorazioni e installazioni innovative che mostreranno come la tecnologia potrà essere impiegata in modo positivo.