Volvo XC40: la svedese bella, brava e organizzata.
24.11.2017 - in

Volvo XC40: la svedese bella, brava e organizzata.

Appena partita in Belgio la produzione della Volvo XC40, già ordinabile da settembre e in arrivo nei concessionari dal prossimo mese, giusto in tempo per Natale. Ingenti gli investimenti effettuati nello stabilimento di Ghent, che produce Volvo dal 1965 e che diventa un polo d’esportazione globale per le vetture basate sulla CMA, la nuova architettura modulare utilizzata anche per tutte le prossime auto della Serie 40. Sono stati installati 363 nuovi robot, incluso uno che è stato soprannominato “la bestia” dai dipendenti: è molto grande e viene usato per sollevare le parti inferiori della carrozzeria e posizionarle su un nastro trasportatore posto vicino al soffitto dello stabilimento. Nasce così la sorellina piccola di XC60 e XC90 con caratteristiche che possono attirare l’attenzione di un pubblico trasversale: XGen e Millennial, uomini e donne, proprietari di Volvo o persone che si avvicinano per la prima volta al segmento dei SUV compatti o alla casa svedese. Non solo la famosa sicurezza svedese ma anche tecnologia e connettività, cui si affiancano la possibilità di condividere l’auto con parenti e amici e anche quella di possederla con la formula dell’abbonamento. Serve altro? Si, ordine e organizzazione intelligente degli spazi.


La millennial

Da buona Millennial mi piace guardare anche l'intorno digital. E confesso che il servizio Care by Volvo è davvero interessante. Poter condividere l'auto attraverso un'app è quel tassello che tante (forse troppe) volte limitava la condivisione della propria auto con parenti e amici.

Generazione X

Difficile scegliere un'unica cosa da segnalare, ma quello che mi ha davvero colpito è l'organizzazione intelligente degli spazi, prima su tutte quella del bagagliaio che ritengo essere, nella vita di tutti i giorni e anche nei viaggi, quello che può creare dipendenza.

Look

L’abbiamo vista la prima volta in occasione del lancio in Italia al Volvo Studio di Milano e le sue linee e proporzioni ci avevano già convinto. Quando l’ho incontrata nuovamente a Barcellona, dove ho potuto provarla in occasione di un primo test drive, ho confermato la mia impressione iniziale. Un’auto lunga 4,42 metri che non è squadrata ma ha linee scolpite che la rendono più morbida e accattivante. Filante ma al tempo stesso sportiva e determinata, grazie al posteriore leggermente più largo dell’anteriore. All’interno le parole che mi vengono in mente guardandola sono elegante ed essenziale. Materiali di buona qualità e un’ampia abitabilità completano il quadro di un’auto che ha il quadro strumenti digitale a colori da 12,3” con un’alta risoluzione grafica e una plancia in cui si inserisce lo schermo da 9” con l’interfaccia Sensus da cui si comanda l’infotainment della macchina.
Ma l’estetica si sa che è molto soggettiva. Quindi cosa dovevano fare i designer svedesi per conquistare una fetta di pubblico femminile non sensibile al fascino dei nordici? Il design alla fine è una questione di gusti e, come a una donna possono piacere i mori o i biondi, i calvi o i capelloni, gli alti o i bassi, i “morbidi” o gli smilzi, così anche l’estetica di un’auto può convincere o meno a seconda della propria sensibilità. C’è però forse una cosa a cui la donna è più attenta rispetto a un uomo: la possibilità di accaparrarsi tanto spazio. Quindi?

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Comfort

Se penso agli armadi di casa mia e a tutto quello che riesco ad accumulare, beh…mi viene in mente “ho visto cose che voi umani…” In macchina non è molto diverso, quindi meglio se lo spazio sia ben organizzato. E la XC40 per me ha vinto tutto.

Comfort

C’è uno spazio per qualunque cosa: i cellulari non scivolano più da un lato all’altro della consolle, ci sono fessure per l’abbonamento del parcheggio e carte fedeltà, nelle portiere c’è spazio per PC e tablet, che possono trovare posto anche sotto i sedili anteriori, dove è collocato un vano in grado di ospitare mini-tablet o altri oggetti di piccole dimensioni. Di fronte al posto del passeggero è stato aggiunto un piccolo gancio a scomparsa per piccoli sacchetti o per la borsa. Nella console centrale, sotto il bracciolo, c’è posto per la scatola dei fazzoletti di carta e c’è anche un contenitore estraibile consente di gettare comodamente i rifiuti. Ma la chicca che mi ha conquistato è il bagagliaio (anche se si tratta di un optional che costa 110 euro), dove c’è un divisorio che può essere ripiegato: in questo modo si crea uno spazio per sistemare ad esempio le buste della spesa che altrimenti si spostano sempre e si rovesciano. Ecco che secondo me, se Volvo voleva conquistare un pubblico più femminile, questa degli spazi intelligenti è un’arma davvero efficace. In questo brevissimo video la dimostrazione di come funziona il bagagliaio.

 

Tecnologia

Giovani e adulti sono sicuramente attirati da aspetti diversi e quest’auto ha caratteristiche che colpiscono entrambi. Prima di tutto la Volvo XC40 è la prima Volvo che può essere acquistata grazie alla formula dell’abbonamento, come quello col quale, soprattutto i giovani, si accaparrano smartphone di ultima generazione. “Care by Volvo” è già realtà: dal lancio, in Italia, la casa svedese ha ricevuto già 600 ordini per la Volvo XC40 con il metodo tradizionale ai quali si aggiungono 300 “abbonamenti”, fatti quasi al 100% online. E ancora non è partito il programma per le Partite IVA che potrà allargare ulteriormente l’utenza. I possessori della XC40 saranno anche i primi clienti Volvo che potranno condividere la propria auto con amici e familiari grazie al servizio Volvo on Call, con la tecnologia della chiave digitale incluso nel Care by Volvo. L’ho provato a Barcellona e ne ho apprezzato le potenzialità. Prestare la macchina a mia figlia o a un’amica quando non la uso, semplicemente scambiandosela con un’app sul cellulare è davvero comodo. Chi la riceve in prestito potrà aprirla con la chiave digitale sullo smartphone. Tutto il processo risulta facile e intuitivo, anche uno che non è un Millennial ce la può fare!

Accanto a queste comodità che stuzzicano i nerd, c’è poi tutta la tecnologia utilizzata per i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida. Già di serie sulla XC40 troverete il City Safety (il sistema di rilevazione di veicoli, ciclisti, pedoni e grandi animali con avviso anticollisione e frenata automatica a tutte le velocità), il DAC (che rileva la stanchezza del conducente), il Lane Keeping Aid che interviene con leggere correzioni dello sterzo in caso di superamento delle linee di corsia, il Park Assist. Non ve li sto ad elencare tutti perché sono davvero tantissimi, coerentemente con l’attenzione alla sicurezza che da sempre caratterizza Volvo. Se poi volete provare le prime sensazioni di lasciare il volante e far fare tutto alla macchina, non potete non prevedere il pacchetto Intellisafe Pro che, con 1.600 euro in più, vi darà l’Adaptive Cruise Control con Pilot Assist, ma anche il Blind Spot Information System, il Rear Collision Warming & Mitigation e il Cross Traffic Alert con frenata automatica.  Se poi avete ancora qualcosa da spendere allora io non rinuncerei al Visual Park Assist 360° che vi darà una visuale a 360° attorno al veicolo fino a 20 km/h.

Carattere

Disponibile in quattro allestimenti: Business, Momentum, R-Design e Inscription all’inizio è disponibile con due motorizzazioni, entrambe 2.0 litri, 4 cilindri. Si tratta del T5, il turbo benzina da 247 cv 350 Nm di coppia che ho provato a Barcellona e il D4 diesel da 190 cavalli, entrambi con trazione integrale e cambio automatico a 8 marce. Più avanti arriveranno la versione ibrida, una versione tutta elettrica e anche il “piccolo” T3, il motore 3 cilindri benzina da 150 cavalli, che sarà montato per la prima volta su un modello Volvo.

Carattere

La macchina è molto piacevole e confortevole da guidare. In città, anche nelle piccole viette di Barcellona si è dimostrata essere maneggevole e agile, caratteristiche che rimangono anche nel misto, in cui risaltano la stabilità e la buona tenuta di strada. I suoi 1.700 chili in ordine di marcia non si fanno sentire, come il suo baricentro alto che non la penalizza e, anche nelle curve più allegre, il rollio è accettabile. L’erogazione è fluida ed è ben sincronizzata col cambio automatico che è veloce e asseconda l’impostazione di guida. Non l’ho guidata molto ma il primo impatto non è stato affatto male: il mio è un arrivederci.

Per quanto riguarda il prezzo, l’XC40 T5 costa 44.200 euro mentre la D4 è a 43.420 euro, entrambe con l’allestimento Momentum, AWD e cambio automatico. Quando arriverà il T3 costerà 33.820 euro, con l’allestimento Momentum e il cambio manuale.

Scheda tecnica

Motore: 4 cilindri, benzina
Cilindrata: 1.969
Cambio: automatico, 8 rapporti
Potenza massima: 247 cv
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 7,1 l/100 km
Emissioni C02: 166g/km
Trazione: AWD
Peso a vuoto: 1.560
Volume bagagliaio: 1336/460
0-100 km/h: 6.5"
Prezzo di listino della versione provata, T5 R-Design: euro 47.420