
“M” come…il nuovo marchio per la mobilità di Volvo
La mobilità è in continua evoluzione, specchio della società che cambia abitudini, necessità e stile di vita. Basti pensare che, ad oggi, avere l’automobile di proprietà non è più considerato fondamentale per avere libertà di movimento. A sollecitare il cambiamento servizi come il car sharing e il ride sharing – o car pooling che dir si voglia, sempre di condivisione si tratta -, impensabili fino a qualche anno fa e ora indispensabili per buona parte degli utenti.
Secondo i dati del Rapporto Aniasa, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, sempre più italiani scelgono di affidarsi al noleggio condiviso e questo accade maggiormente nelle grandi città come Roma (2.100 vetture disponibili) e Milano (3.100): nel 2017 è stata registrata una crescita del +21% rispetto al 2016, con 7 milioni di noleggi in più e un totale di 820 mila utenti realmente attivi. In Europa, nel 2016, si sono contati 4,5 milioni di utenti, con grande apporto di Germania e, ancora, Italia; per il 2020, si stima di arrivare a un totale di 8 milioni.

The new Volvo XC60 T6
In questo contesto si inserisce l’ultima proposta di Volvo Cars con l’annuncio di “M”, il nuovo marchio dedicato alla smart mobility – la mobilità intelligente, in italiano suona meglio! – che consentirà di accedere alle vetture del marchio svedese tramite un servizio on demand. La casa scandinava non è certo nuova a questo tipo di servizi: infatti, M avrà come base l’esperienza maturata dall’ormai lontano 1998 con il car sharing “Sunfleet”.
La missione di Volvo, ora, è differenziarsi nel vasto panorama delle auto a noleggio e in condivisione: la tecnologia cui stanno lavorando si propone di creare una comunicazione tra auto e clientela, di modo che la prima sia in grado di comprendere e soddisfare i bisogni della seconda: non solo un servizio di car sharing o taxi, insomma, ma un’esperienza di vita alternativa. “La mobilità sta vivendo una fase di trasformazione radicale e Volvo Cars è alla testa di questo cambiamento. Il lancio di M genera nuove fonti di ricavi per Volvo Cars e sarà uno degli elementi portanti su cui si fonda l’ambizione della Casa di arrivare a oltre 5 milioni di relazioni dirette con i consumatori entro la metà del prossimo decennio,” ha spiegato Håkan Samuelsson, presidente e CEO di Volvo Cars.
Quindi, le auto del marchio M saranno in grado di interagire con le persone per chiedere e capire quali siano le esigenze di chi ne usufruisce e rendere il noleggio ‘personalizzato’. Al momento la tecnologia di M è in fase di sviluppo e per il prossimo anno è previsto l’inserimento della società Sunfleet all’interno del marchio; il debutto, invece, è programmato in Svezia e negli Stati Uniti nella primavera del 2019.