In Sicilia con Renault Captur: il suv straniero più amato delle donne italiane
Renault Captur: abbiamo trovato qualche altro motivo in più per amarlo, tra cui la Sport Edition MY2019
Siamo arrivate a Catania l’ultimo giorno di febbraio. Con un sole che già sa di mare e la voglia di fuggire dalla routine. Ok, la nostra compagna di viaggio poteva essere anche un carretto a questo punto – direte voi – e ci saremmo sentite in vacanza lo stesso, ma nonostante ciò ci ha detto pure bene: a farci strada nella meravigliosa Sicilia, il suv straniero più amato in Italia – a vedere dai dati di vendita -, in grado di conquistare tantissime donne. Il 48% della clientela di Renault Captur è appunto femminile.
Ci siamo messe subito al volante, per capire se pure quest’anno questa “storia” ha tutte le carte in regola per ripetersi. Partiti dall’aeroporto, la versione che ci sottopongono è la Sport Edition Model Year 19. Nello specifico, sotto al cofano ha un nuovo motore benzina, un 1.3L TCe FAP da150 CV con cambio automatico a doppia frizione EDC a 6 rapporti. Per Renault significa essersi adeguati a quelle che sono le abitudini di acquisto dell’ultimo anno, ma anche aver avuto un progresso significativo in termini di piacere di guida. Questo ovviamente lo scopriremo poi. Direzione: Taormina. Avanti tutta.
Da Catania a Taormina… con Renault Captur
I ritmi rallentano e si velocizzano a seconda delle strade. Catania di giorno è una frizzante città, dove domina il traffico e sguinzagliarsi è quasi d’obbligo. Ci sentiamo fortunate ad avere il cambio automatico: l’auto procede fluida e ci riusciamo a godere persino il “paesaggio” dal finestrino. Passiamo di fronte al Castello Ursino: ne sappiamo poco, ma basta una sbirciatina al roadbbook per vedere che è una struttura del 1200, costruita da Federico II per il progetto difensivo delle coste orientali, divenuto poi perfino una prigione! Ora semplicemente, sede del museo civico di Catania. Ad ogni modo un testimone del tempo – o se come direbbero in Renault che da anni lavorano con linee e forme – testimone di un design sopravvissuto negli anni.
Prendiamo l’autostrada e spingiamo l’acceleratore fino ad Acireale. La sfida di Renault è stata diminuire parallelamente i consumi e le emissioni di CO2 con un motore turbo benzina a iniezione diretta (declinato anche in 130 cv): è stato sviluppato in collaborazione con l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e Daimler, prodotto in quattro Paesi (Spagna, Germania, Regno Unito e Cina), in cinque fabbriche differenti e venduto in Europa, Russia, Brasile, Cina, Giappone e Corea del Sud
…con soste panoramiche e gastonomiche: Borgo Di Santa Maria la Scala, Giarre
Superato Acireale, quello che il tempo non ha cambiato è il Borgo Di Santa Maria la Scala. Un paesino di pescatori immerso nel relax, al di fuori del traffico quotidiano. Attraverso il percorso delle chiazzette che costeggia il lungomare lasciamo la vettura per pochi minuti per intrattenerci sulla scogliera nera: le rocce, ovviamente, sono di natura lavica. Basta qualche foto che anche la fame si fa sentire. Prendiamo l’indirizzo del ristorante nel portaoggetti easyLife (un vero e proprio cassetto!) e dritto verso Giarre.
Entrare in un agrumeto di altri tempi significa riscoprire il tempo di vivere un’altra dimensione, fatta di gesti lenti, odori intensi, visioni inedite. A Giarre i braccianti cantano mentre raccolgono la frutta e ci fanno parcheggiare al coperto come si faceva una volta: il sole è già troppo caldo. L’odore di limone diventa mandarino e piano piano ci si avvicina al ristorante dove nulla viene lasciato al caso, e anche la guida Michelin se ne è accorta. Da Zash si pranza nella “vecchia” cantina, lì dove una volta si pigiava l’uva dei vigneti. Al loro posto oggi vige un’enorme piscina dove gli ospiti mentre mangiano il raccolto, possono guardare il cielo, riposarsi e contemplare l’Etna non troppo lontano. I vigneti rimangono nascosti negli ettari dietro la struttura.
Da Taormina a Castelmola
Riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso Taormina. Per chi cerca una lunga spiaggia di sabbia, bisogna spostarsi di poco, ai Giardini Naxos, dove si alternano spiagge libere, lidi attrezzati, bar, ristoranti. E dove, tra l’altro, si trova il più grande parco archeologico della zona. Taormina è la perla per chi ama i borghi medievali: prevale l’anima greca, i colori e i profumi della vegetazione mediterranea. Entriamo da porta Messina, raggiungendo il cuore della città dove palazzo Corvaia e la seicentesca chiesa di San Pancrazio sorgono sui resti di un antico tempio.
Siamo quasi all’ora del tramonto. Ci avviamo verso l’entroterra, verso Monte Tauro, dove finalmente mettiamo un po’ alla prova la Captur Sport Edition, provando a salire in cima: la destinazione è Castelmola, uno dei borghi più belli d’Italia, dove Renault ci attende per festeggiare la fine del test. Localizzato su una scogliera a picco, raggiunto dopo tornanti e stop fotografici, Captur non demorde: la coppia raggiunge fino i 250 Nm ai bassi regimi con una maggiore disponibilità di potenza (costante) ai regimi alti.
A Castelmola al tramonto: spettacolo e goloserie
Arriviamo all’ingresso storico del paese è quasi fiabesco. Con una scalinata intagliata nella roccia, riscendere ancora dalla vettura ci dispiace, ma è d’obbligo. Parcheggiamo nella piazza gremita di persone – con la parking camera inclusa è un gioco da ragazzi – e basta qualche minuto per perdersi tra i vicoli che vivono ancora della tradizione della Sicilia più lontana. Ci attira una signora che ci offre un po’ di pane con il miele e un po’ di vino. Non possiamo abusarne. Ma come al nostro solito, ne approfittiamo però farne la prova di carico… con la spesa. E anche in versione Sport Edition, la Captur non delude.