“Eva al volante”,  il mondo delle auto storiche si tinge di rosa
21.01.2020 - in

“Eva al volante”, il mondo delle auto storiche si tinge di rosa

Dal 13 al 15 marzo si svolgerà l’evento organizzato dall’ASI, Automotoclub Storico Italiano,“Eva al volante”, dedicato alle auto storiche e ad equipaggi tutti al femminile.

Solo donne alla guida, un evento da non perdere

Si avete capito bene, al volante di queste vetture ci saranno solo donne, che in questa edizione andranno alla scoperta della Toscana. La base dell’evento sarà al Resort Borgo la Bagnaia, sulle colline senesi, da dove le auto partiranno verso Siena, Firenze e Greve in Chianti. Sarà una manifestazione ricca di adrenalina, cultura e benessere, un mix entusiasmante solo a leggerlo. Infatti il programma prevede delle visite guidate nei centri storici della città e anche al Museo Gucci, e per rendere lo spettacolo più accattivante saranno organizzate delle prove di precisione cronometrica, dove le nostre pilotesse dovranno tirare fuori le unghie!

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Donne e auto, un legame forte

Con questa iniziativa si vuole celebrare il forte legame che da sempre esiste tra donne e motori, nato grazie alle prime pioniere che alla fine dell’Ottocento ed agli inizi del Novecento si cimentarono alla guida. L’appartenenza del gentil sesso a questo mondo si è consolidata sempre di più, grazie anche alle temerarie che si sono impegnate con successo nelle competizioni, e che continuano a farlo tutt’oggi. E poi non si può certo ignorare l’aspetto più fascinoso e di costume che lega i due mondi. Per noi di Donne in Auto è grande piacere e soddisfazione vedere come si cerchi di mantenere vivo questo rapporto, soprattutto da parte della Federazione che si impegna nel mettere la donna al centro dei suoi progetti. Del resto già nel 1920 Gabriele D’Annunzio, in un messaggio inviato al Sentore Giovanni Agnelli, dopo aver provato una Fiat 509, scrisse
L’automobile è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità d’una seduttrice; ha, inoltre, una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza. Ma, per contro, delle donne ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza. Inclinata progreditur. Le sono riconoscentissimo di questo dono elegante e preciso. Ogni particolare è curato col più sicuro gusto, secondo la tradizione del vero artiere italiano. Per consacrare l’accertamento del genere masc. o fem., ormai determinato dalla novissima macchina, Mastro Paragon Coppella, orafo del Vittoriale, osa offerire alla Sua figliuola e alla Sua nuora questi infallibili talismani. Le stringo la mano
Cent’anni dopo, il legame continua.

Le grandi pioniere

Tornando un po’ indietro nel tempo, sono diversi i nomi delle automobiliste italiane che hanno fatto la storia. Come la contessa veneziana Elsa Albrizzi, grande appassionata di fotografia e delle nuove tecnologie di fine ‘800, che visse la nascita dell’automobile, verso la quale nutrì subito una profonda passione. Fu la prima donna patentata d’Italia, organizzatrice di raduni automobilistici nella sua residenza estiva di Este, ma soprattutto fu la fondatrice del Club Automobilisti Veneti, diventandone la prima Presidente e ideando una “Prova di resistenza per veicoli automobili, province venete”, una sorta di competizione ante litteram su un percorso di ben 172 km tra Padova, Vicenza, Thiene, Bassano e Treviso.
Un’altra grande appassionata di sangue reale fu la Regina Margherita di Savoia, che possedeva una vera e propria scuderia di automobili, una per ogni occasione: “Palombella” per i servizi ufficiali a Roma, “Stornello” per la dama di servizio, “Allodola” per i reali principi, “Alcione” per le brevi passeggiate, “Passero” per la real corte. La sua marca preferita era l’Itala, ma il “garage reale” comprendeva anche Fiat, Rapid e Talbot.
Infine, passando alle sportive, va citata Maria Teresa De Filippis, la prima donna della storia della Formula 1. Nel 1958 si schierò sulla griglia di partenza del Gran Premio del Belgio debuttando al volante di una Maserati 250F. Purtroppo l’anno successivo si ritirò dalle competizioni a causa della morte di un suo caro amico durante una gara. Altre note pilotesse italiane sono state Ada Pace, Lella Lombardi, Prisca Taruffi e Giovanna Amati.