Mobilità dopo il Coronavirus: le cinque cose che non torneranno più come prima
Il Coronavirus ha cambiato tutte le nostre abitudini e, anche adesso che stiamo lentamente iniziando a pensare alla fase 2, prendiamo consapevolezza che molte cose comunque non torneranno ad essere come prima. La mobilità in particolare subirà cambiamenti enormi, almeno da cinque punti di vista
Più possesso e proprietà
Il mondo stava andando sempre più verso la direzione di avere meno auto di proprietà e più auto condivise. Una tendenza che sembrava dettata da tanti motivi e che verrà invertita a causa del Covid 19. Una volta che la situazione si sarà stabilizzata, si cominceranno a comprare più auto almeno per tre motivi. Prima di tutto i viaggi a lungo raggio in aereo, per molto tempo, rimarranno più difficili e complicati, quindi riscopriremo il piacere di viaggiare in auto. Dalle gite fuori porta alle vacanze estive, l’auto tornerà ad essere la compagna fidata e fedele. In secondo luogo il prezzo del petrolio così basso, presumibilmente ancora per un bel po’ di tempo, invoglierà le persone ad acquistare auto perché il prezzo del carburante è inferiore. Ultimo, ma forse il più importante, è che le auto a noleggio, il car sharing e la condivisione in generale fa paura, almeno fin quando non ci sarà un vaccino o una terapia efficace per trattare il Coronavirus. E’ inoltre plausibile che, quando saremo in fase 2, i prezzi delle auto saranno particolarmente convenienti, con le Case auto che faranno offerte e sconti quindi saremo tutti invogliati a cambiare auto.
Meno car sharing e noleggio a breve termine
L’idea della condivisione dell’auto era stata un successo, specialmente nelle grandi città ma, almeno nell’immediato futuro, subirà un rallentamento. Il problema della sanificazione delle auto post noleggio è serio e non va sottovalutato quindi penso che finchè non ci saranno norme igieniche standardizzate che entrino nell’utilizzo comune sia difficile pensare ad un ritorno alla normalità per questo settore. Tra l’altro si tratta di un servizio che potrebbe subire dei rincari proprio perché sanificare le auto ha un costo piuttosto elevato.
Meno trasporto pubblico
La paura del contagio rimarrà fra noi ancora a lungo e la sanificazione dei mezzi sarà un problema da affrontare seriamente, senza contare che mantenere la social distancing richiederà meno persone sui mezzi e, per garantire lo stesso servizio, significa avere più corse. Ecco quindi che ingressi sui mezzi pubblici contingentati e regolarizzati saranno la prima conseguenza del Coronavirus. Una città come Milano, che aveva dei trasporti pubblici molto efficienti, potrebbe subire peggioramenti in termini di velocità degli spostamenti e vivibilità delle corse. La mobilità in fase 2 vedrà quindi una diminuzione dell’utilizzo di tram, autobus e metro e, anche in città useremo più l’auto, la bicicletta, i motorini o banalmente, andremo più volentieri a piedi.
Meno noleggi a medio-lungo termine
I noleggi auto subiranno un rallentamento perché potrebbero diventare meno vantaggiosi economicamente rispetto all’acquisto delle auto. Come dicevo sopra, i prezzi delle macchine, tra sconti, offerte e incentivi, saranno inferiori a quelli pre-Coronavirus quindi, chi sceglieva il noleggio a medio-lungo termine troverà probabilmente meno conveniente farlo e preferirà comprare la macchina, specialmente se ha una vecchia auto da sostituire.
Meno pendolarismo
Il coronavirus ci ha portati tutti online, ormai lo smart working dilaga e continuerà così anche dopo questa emergenza. Non solo tante persone continueranno a lavorare da casa più di prima ma saranno evitate anche molte trasferte e tante riunioni verranno fatte in videoconferenza come già accade. Le aziende non torneranno indietro perché in questo modo si tagliano costi e si aumenta produttività ed efficienza. L’effetto di questo è che ci sarà meno pendolarismo e meno viaggi di lavoro.
Se questi, secondo me saranno i futuri trendi relativi alla mobilità, ce ne sono altri due che si affiancheranno agli altri. In questo periodo abbiamo imparato a comprare online tante cose e anche le auto dovranno inevitabilmente passare da acquisti online e dovranno essere combinati con servizi più digital e touch. I concessionari si stanno già iniziando ad attrezzare per questo e anche la virtualizzazione in questo settore non potrà che aumentare.