Auto cinesi: la sfida alle grandi marche automobilistiche
04.04.2023 - in

Auto cinesi: la sfida alle grandi marche automobilistiche

Non sono ancora molte le auto cinesi che si possono acquistare in Italia, ma secondo molti analisti dobbiamo prepararci a breve ad un vero e proprio arrivo in massa. In previsione di questa prossima invasione, cominciamo a vedere lo stato dell’arte, ad oggi.

Auto cinesi: scopri le migliori marche e modelli

Molti i nomi di brand cinesi che stiamo pian piano imparando a conoscere: BYD, Nio, Xpeng, Aiways, Geely, Dongfeng, Chery, Saic. Pur essendo arrivati in molti Paesi europei, non tutti sono ancora sbarcati in Italia.

Nella nostra lista non abbiamo inoltre considerato alcuni brand che in Italia si possono acquistare ma, formalmente, non sono cinesi. E’ il caso di MG, che è una società inglese anche se gli stabilimenti sono in Asia. La Smart, che è tedesca anche se da quando c’è stato l’accordo tra Mercedes e Geely la sede si è spostata a Ningbo. Escluse anche DR, EVO ed EMC perché le auto vengono riassemblate in Italia, anche parzialmente.

Non abbiamo considerato anche Great Wall perché produce solo pick-up.

Questi quindi i veri modelli cinesi in vendita in Italia: Aiways U5, DFSK Glory 500, DSFK Glory 580, DFSK Glory iX5, DFSK Glory 500 E, Lynk & Co 01, Seres 3.

Le auto cinesi: vantaggi e svantaggi

Spesso le auto cinesi vengono demonizzate e associate a scarsa qualità e basse prestazioni. Se una volta effettivamente questo poteva essere molto vicino alla realtà, oggi le cose sono cambiate.

Il design, si sa, è questione di gusti, ma ormai le macchine cinesi non sono più la fotocopia di quelle occidentali. Sono dotate di personalità, linee accattivanti e fresche e stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico. Anche il contenuto è decisamente migliorato, con tecnologie in alcuni casi anche più avanzate delle nostre. Certo devono fare ancora molta strada per migliorare la loro reputazione in termini di qualità, soprattutto nel segmento premium. Un percorso che è comunque già iniziato e destinato a continuare, con la loro diffusione capillare a livello globale.  

Come scegliere un’auto cinese di qualità

Negli ultimi anni, l’industria automobilistica cinese ha compiuto passi da gigante per diventare competitiva a livello globale. Ci sono ora molti modelli di auto cinesi sul mercato che offrono qualità e convenienza.

Quando si sceglie un’auto, di qualunque provenienza sia, si fanno ricerche e approfondimenti su modelli e marchi. La stessa cosa andrà fatta anche quando si vuole cercare un’auto cinese. Ecco quindi che si dovrà verificare la qualità costruttiva dell’auto, assicurarsi che abbia superato i test di sicurezza, considerare la potenza e l’efficienza del motore e valutare il rapporto qualità-prezzo. E’ inoltre importante considerare l’assistenza post-vendita e la disponibilità dei ricambi.

Auto cinesi a confronto: quale scegliere?

Come detto le auto cinesi in vendita in italia al momento non sono ancora molte e si concentrano nei segmenti attualmente più venduti, cioè i SUV. Di seguito le caratteristiche principali per aiutarvi nella scelta di quello potenzialmente più adatto alle vostre esigenze

Aiways U5: SUV elettrico, lungo 4,68 m con un bagagliaio che va da 432 a 1555 litri. Autonomia dichiarata è di 400 km. 204 cv e coppia di 310 Nm. Parte da 43.500 euro

Auto cinesi Ayways

DFSK Glory 500: crossover di medie dimensioni. Lungo 4,39 m. Motore benzina 1,5 l da 4 cilindri con 116 cv e coppia di 148 Nm. Da 19.990 euro

Auto cinesi DFSK Glory 500

DFSK Glory 500E: Autonomia dichiarata di 405 km, 163 cv e coppia di 300 Nm. Da 42.990 euro

Auto cinesi DFSK Glory 500E

DSFK Glory 580: SUV lungo 4,68 m da 7 posti con bagagliaio che va da 375 a 2215 litri. Motore 1.5 l turbo 4 cilindri da 150 cv. Parte da 25.990 euro

Auto cinesi DSFK Glory 580

DFSK Glory iX5: SUV di 4,69 m con bagagliaio da 379 a 796 litri. Motore 1,5 l, 4 cilindri da 150 cv e coppia di 220 Nm. Parte da 28.590

Auto cinesi DSFK Glory ix5

Lynk & Co 01: SUV lungo 4,54 m con bagagliaio da 397 a 1213. Ibrida plug-in ha un motore 1,5 l, 3 cilindri, e uno elettrico  per complessivi 261 cv e coppia di 425 Nm. Da 42.500 euro

Auto cinesi Lynd&Co 01

Seres 3: Crossover elettrico lungo 4,39 m con un bagagliaio da 310 a 1247 litri. Autonomia dichiarata intorno ai 300 km, 163 cv e coppia di 300 Nm. Parte da 42.850 euro

Auto cinesi Seres 3

La storia dell’industria automobilistica cinese

L’industria automobilistica cinese è diventata una delle più grandi e importanti del mondo, ma la sua storia è relativamente breve, risalendo solo alla metà del secolo scorso. Tutto inizia nel 1953 quando viene fondata a Changchun la prima fabbrica di automobili, la First Automobile Works (FAW). Inizialmente, la produzione era limitata a veicoli commerciali e militari, ma nel 1958 la FAW ha iniziato a produrre anche automobili passeggeri. Negli anni ’60, la produzione di automobili cinesi è cresciuta in modo significativo, grazie anche alla cooperazione con aziende straniere come Volkswagen.

Tuttavia, durante la Rivoluzione Culturale degli anni ’60 e ’70, l’industria automobilistica cinese è stata gravemente danneggiata e la produzione è diminuita drasticamente. È stato solo negli anni ’80 che è tornata a crescere, grazie anche alle politiche di riforma e apertura del governo cinese.

Negli anni ’90, l’industria automobilistica cinese ha visto un’ulteriore crescita e sviluppo, grazie anche alla cooperazione con aziende straniere. Con l’arrivo del nuovo millennio la crescita è stata sempre più rapida e ha portato la Cina ad avere il settore auto più grande del mondo nel 2009. Tuttavia, questo successo è stato segnato anche da problemi come la bassa qualità dei prodotti e l’eccesso di capacità produttiva. Inoltre, la concorrenza all’interno dell’industria automobilistica cinese è diventata sempre più intensa, con numerose nuove aziende che entravano sul mercato.

Alcune delle principali aziende automobilistiche cinesi includono oggi la SAIC, la FAW, la Changan, la Geely, la BYD e la Great Wall Motors.

Molte le pressioni interne per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare l’efficienza del carburante. Ecco quindi che sempre più aziende stanno investendo in tecnologie avanzate come l’elettrificazione e la guida autonoma. BYD, ad esempio, è stata una delle prime aziende al mondo a produrre veicoli completamente elettrici, e ha investito in tecnologie come le batterie al litio-ferro-fosfato e la guida autonoma. La Geely ha invece acquisito la Volvo Cars nel 2010, diventando così la prima grande azienda automobilistica cinese a possedere un’importante casa automobilistica straniera. Oggi Geely possiede anche Lotus, Lynk & Co, Polestar e il 50% di Smart.

Certo è che l’industria automobilistica cinese è ancora fortemente dipendente dal mercato interno e deve superare alcune importanti sfide. Ad esempio quelle relative alla qualità dei prodotti, sicurezza e rispetto delle normative ambientali.

Tuttavia, con la sua capacità di innovazione e la sua grande base di consumatori, l’industria automobilistica cinese ha già dimostrato di avere un enorme potenziale. Nel prossimo decennio, ci si aspetta quindi che continui a crescere, adattarsi e innovare, diventando sempre più importante a livello globale.

Auto cinesi: miti da sfatare e verità da riconoscere

Sono diversi i luoghi comuni che aleggiano intorno alle auto cinesi ma in molti casi si tratta di miti da sfatare. Vediamone alcuni:

  • La qualità: molti consumatori pensano che le auto cinesi siano di qualità inferiore rispetto alle auto prodotte in Europa o in America. Questa affermazione non è del tutto vera. Negli ultimi anni, i produttori cinesi hanno fatto enormi progressi nella qualità delle loro auto.
  • Il prezzo: Molte persone credono che le auto cinesi siano economiche solo perché sono di bassa qualità, ma questo non è sempre vero. Anche se alcune auto cinesi sono economiche, molte altre offrono una qualità eccellente a un prezzo competitivo rispetto ai marchi più noti. Inoltre, il costo di produzione più basso in Cina consente ai produttori di offrire prezzi più competitivi senza compromettere la qualità
  • Sicurezza: I produttori cinesi si stanno concentrando sempre di più sulla sicurezza dei loro veicoli, lavorando su sistemi di frenata avanzati, airbag e tecnologie di assistenza alla guida per migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei passeggeri. Anche in Europa sono sempre di più i costruttori cinesi che raggiungono punteggi elevati nella classifica Euro NCAP. Nel 2022 ad esempio la “Small family car” più sicura è stata la ORA Funky Cat, una compatta 2 volumi 100% elettrica di Great Wall. Sempre l’anno scorso Euro NCAP, nella categoria “Large Off-Roader” ha premiato la Wey Coffee 01, un suv ibrido plug-in sempre del Gruppo Great Wall.
  • Innovazione: Negli ultimi anni, i produttori cinesi hanno investito molto nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative, come i veicoli a energia pulita e le auto elettriche, dimostrando di essere all’avanguardia dell’innovazione automobilistica.
  • Disponibilità di ricambi e assistenza post-vendita: I produttori cinesi stanno espandendo sempre di più la loro presenza in tutto il mondo, aprendo filiali e concessionarie in diversi Paesi. Inoltre, ci sono molti rivenditori di ricambi di terze parti che offrono parti di ricambio per auto cinesi a prezzi competitivi.

Le auto cinesi e l’ambiente: sono davvero ecologiche?

Il legame tra le auto e l’ambiente è molto delicato. Le variabili da prendere in considerazione sono parecchie ed è difficile arrivare a una definizione univoca. Se per auto ecologica intendiamo quelle macchine che producono basse emissioni di CO2 “sulla strada” e che sono alimentate da fonti di energia rinnovabile indubbiamente l’industria automobilistica ha fatto passi da gigante. Inclusa quella cinese. Se invece definiamo tout court auto ecologica l’auto elettrica si può aprire un lungo capitolo e non è questa la sede.

Uno dei punti di forza della Cina è l’abbondanza di risorse energetiche rinnovabili. La Cina è il primo produttore di energia solare al mondo e si sta impegnando a ridurre l’uso di combustibili fossili. Le perplessità che ruotano intorno alla definizione di auto ecologica riguardano la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento delle batterie. Inoltre la produzione di auto elettriche richiede una grande quantità di energia, che spesso proviene da fonti non rinnovabili. Ma questo è così sia in Cina che nel resto del Mondo.

Auto cinesi: perché stanno conquistando sempre di più i mercati

Sebbene i cinesi non fossero leader del settore automobilistico delle macchine tradizionali a combustione, il loro ruolo è completamente cambiato con l’evento delle auto elettriche. Loro infatti hanno già raggiunto il famoso “punto di pareggio”, grazie anche ai molti gli investimenti dello Stato in questo settore.

Oggi acquistare un veicolo a zero emissioni in Cina è molto conveniente, oltre che più economico rispetto all’Europa. Questo vantaggio competitivo si è tradotto nell’aumento della crescita delle auto elettriche di provenienza cinese nel Vecchio Continente, a discapito dei produttori tradizionali.

Le auto cinesi: come si posizionano rispetto alle concorrenti straniere

Soprattutto con riferimento alle auto elettriche, l’industria automotive europea potrebbe vedersi costretta a ridurre drasticamente i volumi di produzione a fronte della crescente concorrenza cinese. Marchi come Saic, BYD e Nio stanno conquistando le preferenze degli acquirenti europei grazie ad un rapporto qualità-prezzo incomparabile rispetto alle rivali europee.

Molti i manager di Case del Vecchio Continente che si sono espressi su questo argomento. Non ultimo Tavares, CEO di Stellantis, ha affermato che

“Le normative europee fanno sì che il costo delle automobili elettriche costruite in Europa sia di circa il 40% più alto rispetto alle concorrenti cinesi. Se l’Unione europea non prende provvedimenti si profilerà la stesso scenario già verificatosi con l’industria europea dei pannelli solari”.

Auto cinesi: dove comprarle in Italia

Le auto cinesi si possono acquistare in Italia attraverso la rete di vendita di concessionari che le hanno a catalogo. Ad esempio, unico importatore per l’Italia della Aiways U5 è il gruppo Koelliker. Se invece avete scelto di acquistare un modello Lynk & Co, potrete ordinare la vostra auto sul sito ufficiale della Casa. Per avvicinarvi al brand intanto sono stati inaugurati a Roma e a Milano i Club Lynk & Co. Luoghi dove partecipare a eventi e conoscere molti prodotti, non solo le auto, che tra l’altro non ci sono neanche!