
Viaggio nella storia dell’auto e di Mercedes-Benz
Un viaggio nella storia che mi ha portato a riscoprire la nascita e gli sviluppi delle auto; dove sono stata? Sono due i luoghi che ho visitato e dei quali vi racconterò: il Museo Mercedes-Benz di Stoccarda e il Mercedes Classic Center.
Storia dell’auto: il Museo Mercedes-Benz
Ero già stata al museo Mercedes-Benz di Stoccarda qualche anno fa, ma com’è ormai risaputo, il settore sta cambiando più in questi anni che nei 100 di storia. Perciò, la filosofia di questo luogo è di essere un posto in continua trasformazione, dove ad ogni visita impari e vedi qualcosa di nuovo.
Su una superficie di 16.500 metri quadrati disposti su nove piani, si possono vedere circa 160 veicoli più oltre 1.500 oggetti. La sua forma ricorda la spirale del DNA con la forma a doppia elica che custodisce il patrimonio genetico umano, cosa che in casa Mercedes-Benz significa
restare fedeli all’originalità del marchio impegnandosi a creare prodotti sempre nuovi.
Si tratta di un progetto di UNStudio, uno degli studi di architettura più autorevoli al mondo che intende questa opera come l’insieme di principi spaziali che creano come risultato finale una tipologia completamente nuova.
Il viaggio nel tempo è iniziato salendo a bordo di un ascensore che conduce al piano più elevato del museo. Qui inizia la storia dell’automobile.
La storia dell’automobile
Era il 1876 quando Nikolaus August Otto, co-founder della Gasmotoren-Fabrik Deutz depositò il brevetto per il suo motore a quattro tempi a gas dalla potenza di un cavallo (0.7kW). Dopo qualche anno (1880) iniziò la produzione di serie per macchine che operavano in fabbriche o che generavano elettricità. Ma per dei mezzi di trasporto non andava bene, era troppo pesante (520kg) e troppo grande.
A questo progetto avevano lavorato anche Daimler e Maybech che, nel 1882 decisero di lasciare la Deutz a causa (si dice) dei pochi meriti riconosciuti. I due si trasferirono a Stoccarda, dove in un’officina iniziarono a lavorare sul motore di Otto risolvendo i problemi di accensione e peso. Il primo mezzo ad essere motorizzato fu una moto nel 1884, la Reitrad con una potenza di 0.25 CV, un battello e una slitta ferroviaria. Per pensare all’auto il momento giusto fu l’anno 1886, quando venne montato un motore ad una carrozza.
Le cose iniziavano a girare per il verso giusto e, quando Daimler propose a Otto di riappacificarsi, questo rifiutò. Daimler non si perse d’animo, anzi! Fu lui a convincere il tribunale sul suo ruolo nello sviluppo del motore, tanto che il 30 gennaio 1886 venne annullato il brevetto di Otto a favore di Daimler. Fu proprio questo il momento d’ingresso sulla scena principale di Benz, il quale poté registrare il suo motore e la vettura su cui era montato, consacrandosi così come l’inventore della prima vettura a motore al mondo. Questa era un triciclo con grandi ed esili ruote a raggi mosso da un motore a benzina monociclindrico orizzontale a quattro tempi che erogava 0,8 CV con accensione elettrica. Lo stesso anno anche Daimler e Maybach presentarono il loro veicolo: la Motorkutsche.
Sin dai primi lavori possiamo intendere che Benz e Daimler avessero tue obiettivi diversi: il primo, si concentrò su sviluppo e produzione di auto; il secondo, sul motorizzare veicoli d’aria, acqua e terra.
Ora, non ripercorro tutte le tappe di questi 130 anni ma vorrei focalizzarmi su alcuni dettagli per poi passare al dietro le quinte: la visita al Mercedes Classic Center!
Modelli che hanno fatto la storia dell’auto…
È del 1902 la prima auto dell’età moderna che ancora possiamo vedere: la Mercedes-Simplex 40PS, nata dopo la 35hp. È un quattro cilindri con una potenza massima di 40 CV (29 kW) e in grado di raggiungere una velocità massima di 80km/h.
Facendo un salto temporale di circa mezzo secolo arriviamo al 1953, quando entra in produzione la Mercedes 180, la prima tre volumi. Le viene dato il nome Ponton (in tedesco pontoon) perché la sua forma sembra lo spaccato del ponte di barche. La sua particolarità sta anche nel fatto che il telaio e la carrozzeria formano una sola unità.
Infine, vorrei soffermarmi sull’auto che mi ha fatto sognare sin da bambina, con questa apertura di porte alare e con gli interni in pelle rossa: la 300 SL coupé. Un’auto con motore a sei cilindri, 3.0 di cilindrata e con una potenza massima di 215 CV (158 kW). La velocità massima? 250 km/h. Di questo capolavoro sono stati prodotti solo 1.400 esemplari.
I modelli presenti non finiscono qui, anzi. Si potrebbe andare avanti per ore e ore a raccontare le bellezze custodite al museo, ma ora vorrei portarvi in un luogo accessibile a pochi e con un ricco repertorio di storia: il Mercedes Classic Center.
Dietro le quinte: il Mercedes Classic Center
Dagli oldtimer sino agli youngtimer, qui c’è posto per tutti i modelli che hanno fatto storia. Entrata nel Classic Center di Fellbach, la prima cosa che mi ha colpito è stato l’odore: quello che noi appassionati chiamiamo “profumo d’olio e benzina”. Diciamo che questa è la beauty farm delle auto Mercedes. Questo luogo custodisce il valore di tutte le auto della stella, restaurando le auto del Museo e offrendo consulenza e supporto a tutti i privati del mondo.
Il Classic Center sta diventando sempre più importante grazie al crescente interesse per le auto storiche, pensate che negli ultimi 5-10 anni i clienti sono aumentati del 20%. Qui le oldtimer (auto dai 30 anni in su) e le youngtimer (dai 15 ai 30 anni) possono trovare l’assistenza e le cure per essere delle signore sempre eleganti e ben messe, da far girare la testa!
Ed è proprio qui che si possono scoprire alcune curiosità, come per esempio che la personalizzazione ha una lunga tradizione. Pensate che tra il 1948 e il 1975 Mercedes ha pensato ben 160 colori per le carrozzerie e ancor oggi il codice del colore nero è rimasto invariato!
Dopo le prime chiacchiere, è il momento di passere una porta in ferro ed entrare nella vera e propria officina: la beauty farm delle auto storiche!
Dalla prima carrozza a motore alle frecce d’argento passando per le Mercedes 300 SL: la mia sensazione è stata di vivere un viaggio nel tempo.
E qui non ho trovato solo auto viste sul mercato, ma anche un prototipo che è stato costruito per battere il record di 500 km/h: un veicolo a tre assi, cioè con sei ruote!
Come dire, due luoghi che contengono la storia di Mercedes e, più in generale, la storia della nascita dell’auto. Tutti i sensi sono stati sollecitati per un viaggio nel tempo che continua e che continuerà sempre restando fedele al DNA del marchio, proprio come in ogni istante ci ricorda la forma della struttura del museo!