4L Trophy: un rally umanitario con un team italiano
15.02.2018 - in

4L Trophy: un rally umanitario con un team italiano

Prende il via oggi una manifestazione sportiva molto particolare, il 4LTrophy, il più grande rally raid d’Europa per studenti universitari giunto alla sua 20esima edizione, che ha l’obiettivo di portare aiuti umanitari in Marocco, a bordo di iconiche Renault 4.

Chi

Più di 1.500 equipaggi provenienti da tutta Europa per un viaggio di 10 giorni, ideato nel 1998 dall’Ecole Supérieure de Commerce de Rennes, con l’obiettivo di guidare attraverso il deserto del Marocco per portare aiuti ai bambini. Ogni equipaggio è composto da due studenti universitari, i quali solitamente organizzano raccolte fondi tra sponsor locali e privati per l’iscrizione alla competizione, la preparazione tecnica dell’auto, il materiale benefico, benzina, pedaggi e campeggio. Lo scopo di ogni giornata è vincere la tappa grazie all’utilizzo della sola mappa e della bussola. La classifica viene stilata in base all’abilità di guida nel deserto e del raggiungimento dei checkpoint designati. Ogni giorni viene stilata una classifica generale per ogni tappa, una classifica per gli equipaggi europei non francesi e una classifica dedicata alle ragazze.

Un team tutto italiano con una protagonista femminile

Quest’anno parteciperà un team tricolore molto particolare, sostenuto da Norauto, e composto da due giovani ragazzi alla guida, Ferdinando De Candia e Dario Cammarata e una 22enne donna meccanico, Alessia Parimbelli, pronti ad affrontare questa grande avventura e mossi dal desiderio di portare orgogliosamente aiuti umanitari.

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Le auto

Alla competizione possono partecipare solo vetture Renault 4, da cui deriva il nome della manifestazione – le celebri Quatrelle (4L), il modello R4 accessoriato – anche se vengono ammesse tutte le versioni della famosa auto, sulla quale ha iniziato anche Michèle Mouton, a patto che abbiano telaio e motore originali.

Dove

L’edizione di quest’anno scatta da Biarritz con destinazione Marrakech, dopo un viaggio di 10 giorni. Circa 6.000 chilometri percorrendo la penisola iberica, approdando in Africa, a Tangeri, con un percorso che porta oltre la catena dell’Atlante attraversando il deserto marocchino fino all’arrivo nella grande metropoli africana.

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Perchè

Un’avventura sportiva con un fine benefico: portare aiuti umanitari in Marocco, sotto forma di costruzione di aule scolastiche, fornitura di alimenti non deperibili, materiali didattici e sportivi per i bambini o sostegno economico alle associazioni no-profit locali.