Il Jaguar Land Rover Winter Tour fa tappa a Livigno
13.02.2018 - in

Il Jaguar Land Rover Winter Tour fa tappa a Livigno

Il modo migliore per conoscere e apprezzare le qualità di un’auto è provarla. Un’ovvietà che però non è sempre facile trasformare in realtà a causa del poco tempo a disposizione o perché organizzarsi con i concessionari non è sempre banale. Quando si è in vacanza si è più rilassati e si ha più tempo per fare tutto, anche provare una macchina. Ecco quindi che Jaguar Land Rover, anche quest’anno, ha organizzato il Winter Tour.

Jaguar Land Rover Winter Tour

E’ partito l’8 dicembre a Cortina d’Ampezzo, ha fatto tappa a San Martino di Castrozza e, attualmente, si trova a Livigno, dove rimarrà fino al 18 febbraio e dove sono andata anche io. Proprio nella Piazza Centrale, da dove partono gli impianti principali, si potranno vedere i modelli del Gruppo e si trova il Jaguar Truck: un angolo di Inghilterra fra le Alpi dove, tra le altre cose, si può prenotare il proprio test drive. Tanti i modelli a disposizione: Jaguar E-Pace, F-Pace e XF Sportbrake ma anche i modelli Land Rover: Range Rover Velar, Range Rover Sport, New Discovery e Discovery Sport. Io mi sono focalizzata su Range Rover Velar e Jaguar E-Pace, poi ho sfruttato il Truck per scaldarmi, mangiare qualche dolcetto e bere un po’ di sano te inglese. Tra una prova e l’altra ho fatto una passeggiata a Livigno, dove non ero mai stata e ho apprezzato particolarmente, oltre all’incantevole panorama, anche le bontà locali, come il formaggio Grotta o la slinzega!

Range Rover Velar: un elegante fuoristrada

Il design della Velar è molto pulito, con linee che la rendono robusta e imponente. Belle le marcate prese d’aria sul paraurti anteriore ed anche le maniglie estraibili allo sblocco delle portiere, tramite telecomando o con la pressione di un pulsante sulla maniglia stessa. Quando le portiere vengono bloccate, o sopra gli 8 km/h, le maniglie si ritraggono a filo della carrozzeria.

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Quando l’avevo vista l’anno scorso a Ginevra, la Velar mi aveva colpito per il suo interno pulito e futuristico. Di fronte al guidatore si trova l’Interactive Driver Display da 12,2”, un cruscotto virtuale ad alta definizione con tutte le informazioni desiderate. Al centro della plancia ci sono poi due touchscreen da 10” ad alta definizione per il nuovo sistema di infotainment Touch Pro Duo. Lo schermo superiore, leggermente curvo per integrarsi alla struttura circostante, può essere ulteriormente inclinato di 30° per ottenere la posizione ottimale. Quando il motore viene spento lo schermo torna a filo della plancia, pronto a riposizionarsi automaticamente secondo l’ultima angolatura quando il motore verrà nuovamente avviato. Lo schermo inferiore è integrato alla consolle e ospita altre funzioni, come il controllo del climatizzatore e del Terrain Response 2, che modifica le tarature del motore, della trasmissione, della trazione integrale, delle sospensioni e dei sistemi di controllo della stabilità, per ottenere la trazione ottimale. Quest’ultimo è il sistema che abbiamo più sollecitato e utilizzato a Livigno. In un percorso che si è snodato in tortuose, strette e piccole stradine innevate in mezzo ai boschi, che ci ha portato a costeggiare le piste da sci, abbiamo messo alla prova le capacità fuoristradistiche della Range Rover, che è stata davvero all’altezza della situazione. Molto utile in questo contesto anche l’All Terrain Progress Control (ATPC) che funziona come un cruise control a bassa velocità e controlla il veicolo sui terreni più impegnativi: il guidatore si concentra solo sul volante mentre “lei” si occupa di acceleratore e freni. Non posso non citare anche l’Hill Descent Control che, tramite l’ABS, controlla la velocità della macchina su discese ripide, senza l’intervento del guidatore. Non solo adatta ai percorsi off road anche più impegnativi, grazie ad esempio a degli ottimi angoli di attacco, la Velar è perfetta anche per viaggi lunghi e confortevoli. Sei le motorizzazioni disponibili, per tutte cambio ZF a 8 marce con paddle al volante, io ho provato quella per i clienti più esigenti: il V6 da 3.0 litri Supercharged denominato P380 proprio per i 380 cv erogati e 450 Nm di coppia massima. Tantissime inoltre le caratteristiche legate alla connettività: dai servizi di geolocalizzazione per rendere il viaggio più semplice, fino alla possibilità di interagire con la propria auto direttamente dall’app InControl Remote.

Jaguar E-Pace: il cucciolo di giaguaro

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Un esemplare dell’auto è esposto in bella mostra a 2.360 metri, presso il Rifugio Costaccia. L’avevo già vista in occasione della presentazione internazionale ma a Livigno ho approfondito la conoscenza. Quella presente è la First Edition, disponibile per il primo anno di vendita, equipaggiata col motore diesel Ingenium da 180 cv o il benzina da 249 cv, con cambio automatico ZF a nove rapporti. Colore della First edition è il Caldera Red, che sulla neve spicca moltissimo. Il design di questo primo SUV compatto di Jaguar, lungo 4,40 metri, è sportivo e ha tanti dettagli che si ispirano alla F-Type: le fiancate muscolose, i fari Advanced LED, il disegno a goccia dei finestrini. Ma visto che sono proprio i dettagli a fare la differenza, ce ne sono altri, molto originali. Ad esempio la chicane di un circuito, che si ritrova nella linea dei gruppi ottici a LED posteriori; la macchina fotografica Leica che ha ispirato le manopole centrali del cruscotto; la Wildlife che, con l’immagine del cucciolo di giaguaro, “Jaguar Cub”, è presente nella fascia di oscuramento del parabrezza e nella proiezione delle luci degli specchietti. Dentro i materiali sono molto curati e gli spazi ben sfruttati, con un bagagliaio da 577 litri. Grande attenzione anche alla connettività, infatti si può avere un hotspot Wi-Fi 4G che consente di connettere fino a otto dispositivi contemporaneamente. Non mancano neanche le prese USB che sono cinque. Le informazioni di marcia si possono avere dallo schermo TFT da 12,3” e dall’Head-Up Display, che io continuo a considerare una delle cose più comode che si possano avere in auto. A tutto ciò si affianca un sistema di infotainment Touch Pro, che ha il suo cuore nello schermo touchscreen da 10”. Ma venendo alle dinamiche di guida, il JaguarDriveControl permette di scegliere tra quattro modalità di guida: Normal, Dynamic, Eco e Rain, Ice and Snow che cambiano la mappatura della risposta di acceleratore, sterzo, cambio e, se presenti, delle sospensioni adattive. Completano il quadro la trazione integrale, il sistema Active Driveline AWD, che trasferisce la coppia dove ce n’è effettivamente bisogno, e il Torque Vectoring, che interviene durante le curve veloci. Se poi avete in programma di usare il cucciolo di giaguaro anche in situazioni di scarsa aderenza, come quelle che ho trovato a Livigno, solo per le versioni con il cambio automatico è disponibile l’All Surface Progress Control (ASPC) che funziona tra 1,8 e i 30 km/h. In pratica si tratta di un cruise control a bassa velocità che aiuta a mantenere il controllo dell’auto in sicurezza anche su superfici scivolose come le strade ghiacciate, l’erba bagnata o i percorsi nel fango.