
Goodwood Festival of Speed: sto arrivando!
Charles Gordon-Lennox, conosciuto in passato come Lord March, è diventato l’11° Duca di Richmond a settembre del 2017 e abita a Goodwood, una delle più grandi tenute inglesi: quasi 5.000 ettari vicino Chichester, West Sussex, costa sud dell’Inghilterra.
Qui si disputò la prima partita di cricket nel 1702 e tutt’ora c’è un campo di cricket; la prima corsa di cavalli pubblica si svolse cent’anni dopo, e tutt’ora si svolgono gare di cavalli. Nel 1914 si introdusse il golf e adesso ci sono due campi che si snodano in un percorso incantevole, in cima alle colline. Potevano mancare le auto? Ovviamente no e infatti c’è anche un circuito di 3,8 km che risale al 1948 e non va confuso con la collina di 1,86 km sulla quale si svolge la famosa cronoscalata, la prima risalente al 1936. A questo si aggiunge la scuola di volo, l’aerodromo, la sede della Rolls Royce Motor Cars e anche un’azienda biologica che produce latticini, carne e pure birra.
Goodwood nel passato
Nel mondo automobilistico Goodwood divenne famosa perché vi si svolgevano gare come la Glover Trophy, o la Nove Ore di Goodwood o ancora il Tourist Trophy. Gare che si sono svolte tra la fine degli anni 40 e la metà degli anni 60, gli anni d’oro per i nostalgici del motorsport, e che hanno visto vincere o anche solo partecipare piloti del calibro di Stirling Moss, che qui fece la sua prima e ultima gara: nel 1962 l’incidente con la sua Lotus 18 al St. Mary’s Corner che terminò la sua carriera. Derek Bell vinse qui la sua prima gara. Fangio corse qui, come anche Graham Hill, Jim Clark, Jackie Stewart, Jacky Ickx. L’ultima gara si disputò nel 1966 e su questo circuito perse la vita Bruce McLaren, il 2 giugno 1970, intanto che testava la nuova McLaren M8D.
Goodwood nel presente
Più di trent’anni di inattività ed ecco che nel 1993, dopo aver preso in mano le redini della tenuta di famiglia, Lord March ha lanciato una delle kermesse automobilistiche più attese dell’anno: il Goodwood Festival of Speed. Classe 1955, con la passione per il cinema e la fotografia, oltre che per le auto, lasciò Eton per lavorare a 17 anni per Stanley Kubrik al film Barry Lyndon. Nel 1998 ha quindi riportato in vita anche il circuito del 1948, quello creato dal nonno, il 9° Duca di Richmond che era un buon pilota prima della guerra e amava le auto, ma aveva chiuso la pista perché non voleva modificare il tracciato aggiungendo le chicane per diminuire e controllare la velocità delle auto moderne. Si tratta del Goodwood Revival che si svolge ogni anno in settembre.
Quest’anno si festeggia il Silver Jubilee
Il Festival of Speed festeggia quest’anno la sua venticinquesima edizione e ha il suo apice nella cronoscalata della famosa collina. Qui arrivano piloti vecchi e nuovi, attori, personaggi del jet set internazionale, dello spettacolo, ma anche normali appassionati che vogliono partecipare ad uno degli eventi più inusuali ed emozionanti del mondo automobilistico. Derek Bell, David Brabham, Martin Brundle, Mika Hakkinen, Marc Gene, Tom Kristensen, Arturo Merzario, Sebastien Ogier, Emanuele Pirro, Mark Webber, Robert Kubica ma anche Valtteri Bottas al volante della Mercedes-Benz F1 W07 Hybrid e Jenson Button alla guida della Honda RA301. Questi solo alcuni dei nomi che vedremo a Goodwood nel weekend. Certo il biglietto non è economico ma ne vale davvero la pena. Qui si radunano circa 200.000 persone in un weekend tra fine giugno e metà luglio che ha l’obiettivo di celebrare auto storiche ma anche moderne e future. Il Duca di Richmond è molto “open mind” e quest’anno ad esempio ci saranno auto con il classico motore a scoppio, auto ibride, auto elettriche, ma anche la robocar: è la prima volta che la “collina” verrà violata da un’auto autonoma senza un pilota umano, ma non sarà l’unica perchè ci sarà anche una versione molto speciale di una Ford Mustang
Le auto che vedremo quest’anno
Mai come quest’anno ci saranno così tante auto nuove, al loro debutto. Qui quest’anno case come Polestar faranno girare la 1. Toyota ha deciso di far esordire qui la nuova Supra che sarà pilotata da due personaggi che hanno contribuito in maniera decisiva al suo sviluppo: il Chief Engineer Tetsuya Tada e il Master Driver Herwing Daenens.
Sempre qui farà il suo dedutto la Nissan GT-R50 by Italdesign che nasce per celebrare il 50° anniversario di GT-R, nel 2019 e di Italdesign, nel 2018.

Nissan e Italdesign insieme per un prototipo di GT-R
Qui Tesla lancerà la Model 3 in Europa. Ci sarà la Bentley Bentayga che ha fatto registrare il record per un SUV a Pikes Peak, la Brabham BT62 – l’auto da 1 mln di sterline solo da pista con un V8 5.4 l –, la Ferrari 488 Pista e la 812 Superfast, la Ford Eagle Squadron Mustang GT – dedicata ai piloti americani che hanno serevito nella RAF durante la seconda guerra mondiale prima che gli Stati Uniti entrassero ufficialmente nel conflitto. Lamborghini sarà presente con la Centenario Roadster – un’edizione limitata di soli 20 esemplari realizzata per festeggiare il 100° anniversario dalla nascita di Ferruccio Lamborghini – con la Huracan Performante Spyder e con la Urus, . Ci sarà anche la Nio EP9 che, dopo aver segnato il tempo record al Nurburgring per le auto di produzione proverà a far segnare un nuovo record anche sulla collina guidata dal pilota inglese Peter Dumbreck, autore del record al Ring. Non mancherà neanche la Volkswagen I.D. R Pikes Peak.
Vi consiglio di controllare dalla A alla Z tutti i debutti dinamici che ci saranno, perchè saranno davvero tanti.
Compleanni illustri
Sempre qui continueranno le celebrazioni per i 70 anni di Porsche e sarà dedicata a lei la scultura dell’artista e designer inglese Gerry Judah, che le crea dal 1999. Il punto centrale sarà la Porsche 356, il primo modello del 1948: motore posteriore, trazione posteriore. Sarà la terza volta che Porsche è il soggetto della scultura: nel 1998 per festeggiare il 50°, nel 2013 per il 50° della 911 e quest’anno: un record per un’azienda auto.
Anche Lotus festeggerà i suoi 70 anni di storia e sui prati verdi della tenuta ci sarà una mostra che ripercorre la storia del brand con i suoi modelli più significativi.
Oltre a quelle che percorreranno la “collina” ci saranno supercar e hypercar al Michelin Supercar Paddock e sparse tra gli stand che animeranno la tenuta nel prossimo weekend.
Insomma dal 12 al 15 luglio, Oltre Manica, che vi piaccia la puzza dei fumi dei tubi di scappamento di auto sportive o del silenzio delle nuove auto elettriche non correrete il rischio di annoiarvi!