
Seat Tarraco: il SUV che completa la famiglia…in tutti i sensi
Ci sono voluti tre anni per realizzare la nuova Seat Tarraco, disegnata a Martorell dal team di Alejandro Mesonero che ha impiegato 18 mesi per crearla e prodotta negli stabilimenti di Wolfsburg. Si tratta di un prodotto strategico per il Brand spagnolo perché completa la famiglia dei SUV, dopo Arona e Ateca.
Ed è proprio “famiglia” la parola chiave della nuova ammiraglia perché la Tarraco copre un settore dove Seat non era ancora competitiva: la prima macchina della famiglia.
Un segmento, quello dei suv medio grandi destinato entro il 2025 ad una crescita globale del 40%, arrivando a 2,8 milioni di unità, come spiega il Presidente Seat Luca De Meo durante la presentazione internazionale, che si è svolta a Tarragona, città che le ha dato il nome scelto dai fan della casa, alla presenza di tutti i membri del Board.
Il design
Prodotta sulla piattaforma MQB A+, è lunga 4,73 m e ha un passo di 2,80 m. Non solo l’abitacolo è molto spazioso ma anche il bagagliaio, di 760 litri, è davvero capiente ed è di 250 litri più grande rispetto a quello dell’Ateca. Disponibile a 5 o a 7 posti, guardando la Tarraco si ha proprio la percezione dell’appartenenza ad una famiglia poiché i richiami stilistici alle sorelle minori si ritrovano in diversi dettagli dell’auto che però è caratterizzata anche da elementi nuovi e personali. Ad esempio le linee del frontale anticipano quelle delle future auto di Seat: una griglia importante e i fari Full LED incastonati nella carrozzeria, il paraurti con la calandra maggiorata e il cofano con venature che ne movimentano tutto il disegno. Il posteriore ha il nuovo effetto “coast to coast” con una striscia luminosa orizzontale che collega i fari triangolari, firma stilistica e tratto distintivo delle Seat. Un’auto che trasmette una sensazione di solidità e robustezza senza essere pesante.
Gli interni
Due gli allestimenti disponibili al lancio, Style e XCellence che avranno contenuti di serie molto ricchi. All’interno la Tarraco è elegante, con materiali che vanno dal legno alla moquette per creare un ambiente caldo e, appunto, familiare. Essenziale, digitale e tecnologia, con un Virtual Cockpit di 10,25” che fornisce le informazioni di base al guidatore e un display da 8”, in posizione centrale “sospesa”, da usare per tutte le funzioni di connettività e dotato della funzione gesture control (con il sistema Navigation Plus 8”), il primo modello Seat ad averlo.
La tecnologia e i motori
Sulla nuova Tarraco si alzano anche gli standard di sicurezza e di serie ci sarà il Lane Assist e il Front Assist con rilevamento di pedoni e ciclisti. Optional disponibili saranno il Blind Spot Detection, Traffic Sign Recognition, Traffic Jam Assist, ACC, Light Assist e Emergency Assist ma anche il Pre-Crash Assist e il Rollover detection. Per quanto riguarda i motori, nel 2020 arriverà la versione PHEV, ibrida plug-in, da 210 cv e 400 Nm di coppia ma intanto le motorizzazioni disponibili sono benzina e diesel. Per la prima si tratta di due TSI: il quattro cilindri 1.5 da 150 cv con trazione anteriore e cambio manuale a sei rapporti e il 2.0 da 190 cv con cambio DSG 7 marce e trazione integrale 4Drive. Due le opzioni anche per il diesel, entrambe TDI quattro cilindri e motore 2.0 con due versioni: 150 cv con trazione anteriore e cambio manuale a 6 rapporti o trazione integrale 4Drive con cabio DSG 7 marce oppure 190 cv, disponibile solo con trazione integrale 4Drive e cambio DSG 7 rapporti. I prezzi della Tarraco, ordinabile da dicembre con le prime consegne previste per l’inizio del prossimo anno, andranno da un minimo di 29.000 euro a un massimo di 42.000, posizionandola nella fascia accessibile di mercato, in linea con l’offerta di Seat.
Il futuro
Il claim del nuovo SUV è “Why not now” e Matthias Rabe, Vice President Executive R&D di Seat, ci ha indicato ben quattro motivi che potrebbero rispondere a questa domanda: la sportività, la funzionalità, la connettività e il piacere di guida.
Ma questo è il presente, è la fotografia di un Brand che negli ultimi tre anni ha macinato un record dietro l’altro, come confermano gli ultimi dati che vedono una crescita tra gennaio e agosto di quest’anno del 22% rispetto al 2017: la migliore prestazione storica. E’ sempre Luca De Meo a spiegare gli ottimi risultati e a raccontare che “il 70% dei nostri clienti è di conquista e la loro età media è inferiore di 10 anni rispetto alle concorrenti”. Ma a Martorell già pensano al futuro che, nei prossimi tre anni, vedrà un nuovo modello ogni sei mesi. Ecco quindi che nel 2019 con la prima auto elettrica del Brand: una city car con un design molto accattivante e nel 2020 arriverà la prima elettrica costruita sulla nuova piattaforma MEB del Gruppo, appena presentata a Dresda. Insomma continua l’avanzata, sia in termini di prodotti che di risultati, di un brand la cui filosofia è stata ben spiegata da De Meo che ha preso in prestito una frase dal più grande giocatore di basket di tutti i tempi, Michael Jordan, che disse:
“Alcune persone vogliono che accada, alcune desiderano che accada, altri lo fanno accadere”.