Addio Niki Lauda, leone della Formula 1
21.05.2019 - in

Addio Niki Lauda, leone della Formula 1

Grave lutto nel mondo della Formula 1 con la morte dell’ex campione austriaco Niki Lauda.

Se ne va un campione, un pilota di quelli che hanno fatto la storia, quella con la S maiuscola.

Niki Lauda fino a poco tempo fa era ancora una delle figure più particolari nel paddock, una di quelle persone che non passano mai inosservate, sempre pronto a dire la sua senza peli sulla lingua, con quell’aria un po’ “disordinata” e quel suo immancabile cappellino rosso: una questione di sponsor certo, ma anche un vero e proprio segno distintivo e di stile che lo rappresentava e di cui non poteva fare a meno.

Niki Lauda, una vita contro il destino

Andrea Nikolaus Lauda, per tutti “Niki”, si è spento a 70 anni in una clinica svizzera, a causa di ulteriori complicazioni ai reni che lo avevano portato alla dialisi recentemente. La sua vita era ricominciata più volte, due o forse più, dopo essere scampato miracolosamente all’incidente che lo ha visto protagonista al Nürburgring il 1 agosto del 1976: rimase gravemente ustionato e ancora oggi ne portava i segni. Seguirono fatti più recenti come i due trapianti di reni rispettivamente avvenuti nel 1997 e nel 2005, nonché quello ai polmoni a cui si era dovuto sottoporre circa 8 mesi fa e dal quale ancora una volta Niki ne era uscito con le unghie, con la forza di un vero leone, quella che ha caratterizzato la sua vita intera.

Tutti attendevano e speravano da tempo un suo rientro nel paddock del Circus della Formula 1, ritorno che purtroppo non è avvenuto. Niki lascerà un grande vuoto, tra gli addetti ai lavori e i fans di ieri e di oggi e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzare la sua storia e le sue gesta.

Niki la leggenda: dei motori e non.

Un uomo che dall’Italia faceva sorridere durante le interviste, con le sue battute e con quel suo “buffo” accento germanico, ma che valeva sempre la pena di ascoltare per un parere, giusto o sbagliato che fosse.

Nel mondo delle corse lo avevano soprannominato anche “il computer”, per quella sua innata capacità di comprendere ogni piccolo difetto di messa a punto delle vetture di cui si metteva alla guida: un maniaco della perfezione, preciso calcolatore, capace di gestire ogni piccolo particolare e di fare della sua figura una sorta di “istituzione”. Tutti conoscevano e rispettavano Mr. Lauda, colui che non solo si era messo in gioco nel motorsport, ma anche come imprenditore, con la fondazione di ben due compagnie aeree, Lauda Air e Niki.

Lauda 2

Lauda: l’ultimo saluto

In un video a novembre 2018, dopo il trapianto di polmoni ed il periodo difficile che stava affrontando, Niki fece l’ultima apparizione in video: in quel messaggio aveva promesso che sarebbe tornato presto, pronto per un’altra stagione, pronto per ricominciare l’ennesima volta. Ringraziò tutti del supporto avuto e si congratulò con il team Mercedes – di cui tra l’altro era presidente non esecutivo – per il mondiale appena conquistato.

Niki, questa volta non c’è stata, ma oggi siamo noi che ringraziamo te: come uomo e professionista in grado come pochi di lasciare il segno e grande emozioni. Una leggenda.

La redazione di Donneinauto.it si stringe intorno all’intera famiglia del campione, con un messaggio di grande cordoglio.