Sui colli vicentini con Seat, tra paesaggi, arte e gusto
In occasione del nostro test drive della Seat Tarraco, abbiamo percorso un itinerario che, partito da Verona, si è sviluppato lungo le colline Vicentine, offrendoci panorami incantevoli, ma non solo. Ve lo raccontiamo così potete usarlo come spunto per una vostra prossima gita, con l’arrivo della bella stagione.
1° tappa: da Verona alla Fondazione Bisazza
Si parte dalla sede di Volkswagen Group Italia e, dopo un primo tratto autostradale, ci aspetta una seconda parte più cittadina, fino a Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza. Una sessantina di km che ci portano alla Fondazione Bisazza: regno incantato tra arte, lusso e fantasia. Appassionati di design ed architettura del mondo, ma anche estranee del settore come noi, restano completamente affascinati dalle opere e dalle installazioni presenti in tale spazio espositivo. In particolare siamo colpite da tutti questi oggetti d’arte realizzati a mosaico con la vecchia tecnica bizantina, firmati da artisti e progettisti di fama internazionale.
Fondazione Bisazza è di fatto un’organizzazione no profit, aperta al pubblico e nata con lo scopo di sensibilizzare verso la cultura del design, dell’architettura e dell’applicazione della tecnica del mosaico, ma anche per ospitare mostre itineranti e progetti di tali settori. Intorno alla fondazione, su e giù per le colline, da Montecchio Maggiore a Sovizzo, passando per Sant’Urbano e di nuovo rientro in Fondazione, abbiamo fatto strade che ci hanno dato la possibilità di ritrovare anche una nostra cara conoscenza, la SEAT Arona che si è ben comportata sul percorso di circa 20 km tra salite e tornanti con i vigneti a farla da sfondo. Peccato davvero che le condizioni atmosferiche non ci abbiano permesso di ammirare questi luoghi con un po’ di sole. Ad ogni modo itinerario indubbiamente consigliato!
2° tappa: Cantine Bellaguardia
Solo a 6 km a nord della Fondazione Bisazza, arriviamo alla nostra tappa “a sorpresa”: le Cantine Bellaguardia. Ci troviamo sempre in quel di Montecchio Maggiore, presso questa azienda vinicola normalmente non aperta al pubblico, ai piedi dei castelli di Bellaguardia e della Villa, noti anche come i Castelli di Giulietta e Romeo, gli sfortunati amanti resi celebri dal capolavoro di William Shakespeare. Qui abbiamo assaporato un’esperienza davvero unica: all’interno delle grotte di una cantina dove si conservano e maturano vini pregiati, siamo stati rapiti dai racconti dei proprietari sulle fasi di lavorazione e sulla storia di questi luoghi così incantevoli.
3° tappa: destinazione Negrar
Dopo aver scorrazzato per le colline, lungo un percorso che ci ha permesso di apprezzare la versatilità della Tarraco, anche in presenza di fondi scivolosi con scarsa aderenza, si riprende la strada verso Verona. Un itinerario semplice, con la scelta di location di grande impatto: scelte coerenti con la nuova brand campaign di Seat che arriverà in settembre e che sembra proprio essere partita con questo evento: dagli importanti tasselli, (come quelli del mosaico) che compongono questa loro strategia di marketing, per far capire quanto le piccole cose siano importanti, quanto sia necessario diversificarsi, per raggiungere un grande risultato, come quello che SEAT sta ottenendo in questi ultimi anni: nel 2018 hanno superato il mezzo milione di unità vendute e questo potrebbe essere l’anno record delle vendite. Il tutto tenendo gli occhi ben puntati sul futuro del Brand che ha la clientela più giovane rispetto alla media di tutti gli altri costruttori.
Superata Verona, con quella nostalgia del passato che un po’ ci prende pensando alle vicissitudini di Giulietta e Romeo ed immaginando come avrebbero potuto essere questi luoghi a quel tempo, continua il nostro viaggio lungo l’autostrada A4 prima di deviare di nuovo verso le colline, dove ancora una volta è il verde a farla da padrone. Ci troviamo in Valpolicella, neanche a farlo apposta ancora una volta casa di pregiati vini italiani, ricca di cultura e tradizione enogastronomica, nonché zona adornata da ville venete di grande pregio, chiesette, contrade e corti che arricchiscono il territorio a testimonianza di anni di storia. Una di queste speciali ville, ospita oggi un lussuoso hotel 5 stelle, il Byblos Art Hotel Villa Amistà, risalente al 1700 e costruito sui resti di una “casa forte” Romana. Ne è d’obbligo una visita al suo interno, (dove peraltro abbiamo pernottato), per ammirare affreschi e reperti originali di entrambe le epoche e dove la storia si fonde con la contemporaneità degli arredi. Rimaniamo completamente a bocca aperta. Non basterebbero parole per descrivere gli ambienti di questo hotel così curati e così “particolari”. E qui si chiude la giornata con una squisita cena in quel Negrar, presso la Locanda 800’ per assaporare la cucina tradizionale veronese e perché no un buon bicchiere di vino, visto che tanto ormai non dobbiamo più guidare!