
Auto di proprietà, nei prossimi 10 anni lascerà posto a sharing e noleggio
Secondo il report di Avis Budget Group, la mobilità in futuro sarà principalmente condivisa e on demand: anche se per l’82%, oggi, avere un’auto di proprietà è ancora importante.
Noleggio a lungo o breve termine, car sharing, car pooling: con la diffusione di tutti questi servizi che consentono di avere un’auto al bisogno (senza per forza doverne avere una propria in garage) o che permettono di averla in “abbonamento” e abbattere le spese, come sta cambiando la concezione dell’auto di proprietà?
A dare qualche risposta o perlomeno degli spunti di riflessione è stato il rapporto elaborato da Avis Budget Group, azienda specializzata nei servizi di noleggio.
Oggi vince ancora l’auto di proprietà, ma domani…
Secondo lo studio “The Road Ahead: the future of mobility report” condotto sui consumatori di 16 Paesi europei e asiatici, per l’82% degli intervistati avere un’auto di proprietà è ancora importante, il 77% la possiede e circa il 50% ritiene le quattro ruote ancora il mezzo migliore per gli spostamenti.
C’è poi un 68% pronto a scommettere che i servizi di sharing e di vetture in abbonamento prenderanno decisamente piede nei prossimi dieci anni, così come un altro 54% si dice anche pronto a fare a meno della “propria macchina” e affidarsi alle nuove frontiere della mobilità. Questo però dovrà corrispondere, per il 60% degli intervistati, a un aumento dei servizi che dovranno interessare anche chi utilizza veicoli commerciali.
La situazione in Italia
Spostando il focus sulla nostra Penisola, i dati restano sostanzialmente gli stessi: il 92% degli italiani ritiene fondamentale possedere l’auto, tanto che questa è di proprietà per un bel 90%. Ma ormai la mobilità condivisa sembra essere un’idea (e non solo) entrata a far parte anche della mentalità dei consumatori italiani, che nel 71% dei casi hanno mostrato apertura verso i trasporti on demand o con noleggio a lungo termine: l’importante è che ci si guadagni in comodità e poi, soprattutto, che si possa risparmiare, dal momento che possedere un’auto di proprietà non è una spesa che si esaurisce con l’acquisto del mezzo.
“Il mutamento delle esigenze e l’espansione della sharing economy” ha spiegato Keith Rankin, Presidente di Avis Budget Group, “offrono sia sfide che opportunità per il settore della mobilità. La nostra ricerca ha dimostrato che se i consumatori si aspettano servizi connessi, integrati e on demand, allo stesso tempo desiderano la comodità ad un prezzo ragionevole”.