
Salone di Ginevra 2020: Turrettini vuole che rimanga l’unico Salone europeo
Dal 5 al 15 marzo 2020 aprono i battenti della 90° edizione del Geneva International Motor Show (GIMS), l’unico che sembra non accusare il colpo degli anni. Il Salone di Ginevra riesce a rimanere il punto di riferimento dei Saloni auto in Europa, a differenza di Parigi e Francoforte, grazie principalmente a tre fattori: la sua neutralità perchè tutti i marchi sono sullo stesso piano; la sua organizzazione impeccabile e il fatto che è “compatto” ed è visitabile in una mezza giornata. Dall’altro lato dell’oceano, a Detroit si è deciso di cambiare periodo dell’anno e puntare sull’estate per avere un’accoglienza più “calda” ma anche per slegarsi dal CES di Las Vegas, che stava diventando un vero e proprio competitor. Appena annullato il Mobile World Congress di Barcellona, il Salone di Ginevra resiste anche al coronavirus e trasforma le defezioni di Case importanti in opportunità, creando nuovi spazi, nuovi eventi e un focus sull’ingresso delle figure femminili nel motorsport. Sono 17 i brand che quest’anno non saranno presenti al Salone mentre uno che non c’era l’anno scorso ritorna: Hyundai e poi ce ne sono tre che non hanno perso neanche un’edizione: Renault, FCA e Bentley.
Il rischio Coronavirus
“Il Salone di Ginevra, ad oggi, si farà. Siamo in contatto con l’OMS e col Dipartimento federale della salute che ci conferma che non c’è nessuna ragione per annullare il Salone dell’auto. La Svizzera non ha avuto un solo caso di Coronavirus e in Europa c’è stata una sola persona deceduta per il virus, a Parigi un signore di 80 anni. Abbiamo preso tutte le misure di prevenzione necessarie e non esiste alcuna restrizione sanitaria ai viaggi in Svizzera”, queste le parole di Maurice Turrettini, Presidente del Salone di Ginevra. Sono 4 gli espositori che arrivano dalla Cina e 2 da Hong Kong, la maggior parte di loro è già presente in Europa da diverso tempo. La situazione è completamente diversa rispetto al Mobile World Congress di Barcellona dove il 40% degli espositori venivano dalla Cina. Sono invece 63 i giornalisti accreditati dalla Cina, ma non si sa se verranno o meno.

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GIMS Discovery: la pista indoor per i veicoli con motore alternativo
Quest’anno mancheranno all’appello nomi come Lamborghini, Jaguar Land Rover, Volvo, Ford, Mini, tutto il gruppo PSA ad esclusione di DS, Nissan, Mitsubishi e Subaru. Tanto spazio a disposizione per creare qualcosa mai visto prima nella kermesse ginevrina. Dopo la partnership dell’anno scorso con l’IFA di Berlino, quest’anno è la volta di inaugurare qualcosa che ai visitatori piace moltissimo: un contatto diretto con le auto, con test drive, dimostrazioni e un po’ di intrattenimento. Ginevra diventa “festival” e prende vita una pista di 456 metri indoor dove si potranno provare tutti i tipi di motori alternativi: elettrici, ibridi, a idrogeno e gas naturale. Si chiamerà GIMS Discovery ed è una pista indoor a disposizione dei visitatori con 48 vetture di Aiways, Audi, BMW, DS Automobiles, Honda, Hyundai, Kia, Mercedes Benz, Porsche, Renault, Seat, Skoda, Smart, Toyota e Volkswagen. Ci saranno 2 auto a idrogeno, 1 a gas naturale, 6 ibride e tutte le altre elettriche. Il circuito si troverà al centro del padiglione 7 e i partecipanti ai test drive potranno fare un percorso di prova della durata di dieci minuti, sotto il controllo del team dei Commissari del Touring Club Svizzero (TCS). Due giri fatti di curve strette, larghe e rettilinei, per toccare con mano la nuova mobilità, visto che dai sondaggi svolti con regolarità tra i visitatori è emerso che quasi il 95% degli intervistati non ha mai guidato un’auto elettrica. Tutti vogliono lottare contro la CO2 e anche il Salone va in questa direzione. Si susseguiranno circa 11.000 Discovery Drives e, per gestire l’elevata richiesta di test drive tra i 600.000 visitatori previsti, bisognerà precedentemente prenotarsi sull’app mobile GIMS, disponibile per Android e iOS, e sperare di essere tra i fortunati estratti del sorteggio che seguirà.
Una parte del padiglione 6 sarà invece dedicato alle startup che operano nel campo della mobilità: GIMS Tech, dove si potranno anche provare bici elettriche, monopattini e mezzi a due ruote come i SEGWAY.
Al GIMS Vip Day una sessione dedicata alle donne nel motorsport
Un’altra novità del Salone di quest’anno è il GIMS VIP Day: il 4 marzo importanti personaggi del mondo automobilistico e tecnologico si incontreranno per discutere temi chiave del settore ma, cosa che ci sta molto a cuore, ci sarà anche una sessione appositamente dedicata al tema dell’ingresso delle figure femminili nel campo dello sport motoristico. Saranno presenti infatti, Jamie Chadwick, la pilota che ha vinto il campionato W Series 2019 ed è Development Driver di ROKiT Williams Racing insieme a Claire Williams, Deputy Team Principal ROKiT Williams Racing. Complessivamente il programma del Vip Day prevede cinque sessioni: “Dalla pista alla strada”, “Guida autonoma”, “Elettromobilità”, “La trasformazione digitale nel mondo dell’automobile” e “La diversificazione nel mondo dell’automobilismo sportivo”: alle quali parteciperanno numerosi amministratori delegati, piloti e opinion maker del mondo dell’industria automotive. Per avere accesso a questa giornata speciale si pagherà un biglietto che ha un costo nettamente superiore rispetto a quello standard che invece è di 16 CHF per gli adulti. Turrettini ci ha detto che, ad oggi, “online sono stati già venduti complessivamente più biglietti del Salone di quanti non ne siano stati venduti l’anno scorso, nello stesso momento e che il prezzo più alto per il VIP Day non è un deterrente, anzi viene ritenuta una cosa più esclusiva e, più una cosa è esclusiva, più è richiesta. I biglietti online, tra l’altro, costano meno di quelli che vengono fatti direttamente alla cassa a Ginevra e, per il Salone, rappresentano una fonte importantissima di dati che vengono girati agli espositori.”
La 1000 Miglia a Ginevra con la mostra: Crossing the future
A Ginevra ci sarà anche una parte di italianità importante: la MilleMiglia. La storica gara nasce nel 1927, a seguito dell’influenza che il futurismo italiano ha avuto nella società e per trent’anni è stata la gara di velocità più seguita e nel corso di quegli anni sono state sviluppate numerose innovazioni: è stata un ponte col futuro. Questo il fil rouge che lega la MilleMiglia al Salone di Ginevra e che verrà rappresentato in una mostra allestita in un tunnel multimediale diviso in 5 ere, dal 1905 (anno del primo Salone di Ginevra) al 2030, su una superficie di 1000 m2: un mix di pezzi fisici e virtuali per creare un’esperienza e comunicare in modo un po’ fuori dall’ordinario.
Il futuro di Ginevra
Se questa edizione del Salone accoglie 150 espositori, più di 90 anteprime, una ventina di nuovi espositori, uno che arriva anche dallo Sri Lanka per presentare la prima auto mai prodotta in questo Paese, l’hypercar Vega EVX, il futuro della kermesse ginevrina è incerto. Abbiamo chiesto a Turrettini cosa stanno facendo per far fronte alla crisi di questo format e ci ha risposto che “Stiamo cercando di parlare con le Case auto per capire i motivi delle assenze. Alcune non ci rispondono neanche, altre rimandano a problemi finanziari, altre ci dicono che il Salone non è più un modo per comunicare e altre ancora che se non ci sono anteprime mondiali non vengono al salone. Ormai le marche amano comunicare in modo diverso: al Superbowl, alle sfilate di moda a Milano o vanno sulla piazza Tienammen”. Il Presidente continua spiegando che “ci stiamo facendo molte domande e parleremo con le Case. La Fondazione è a disposizione per promuovere l’industria automobilistica. Se i principali attori dell’industria automobilistica ci diranno che non vogliono più il salone, allora ci fermeremo“. Ma Turrettini, quando l’abbiamo intervistato ha detto di voler essere l’ultimo Salone a sopravvivere, proprio come Highlander – l’ultimo immortale.
Per il programma completo e i dettagli vi rimando al sito del GIMS: www.gims.swiss