
Coronavirus, ecco cosa fanno le case auto nel mondo
In un momento di emergenza sanitaria come quella che, purtroppo, l’Italia e gran parte del resto del mondo sta ancora vivendo, sono stati molti i costruttori automobilistici che hanno fatto sentire la propria vicinanza ai Paesi maggiormente colpiti. E lo stanno facendo ancora, attraverso donazioni di macchinari e dispositivi medici, spesso riconvertendo i propri stabilimenti produttivi; lo stanno facendo mettendo a disposizione le loro tecnologie più avanzate, ma anche supportando gli spostamenti del personale sanitario con i servizi di car sharing.
In Italia
FCA e Ferrari: un aiuto a Siare per produrre elettrovalvole
Per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Italia, l’emergenza Covid-19 esplosa da inizio marzo ha rapidamente azzerato le risorse del sistema sanitario nazionale. Tra i costruttori che hanno offerto il proprio contributo per sostenerlo, vi sono FCA e Ferrari che, nello stabilimento Fiat di Cento, in Emilia-Romagna, produrranno elettrovalvole per i ventilatori polmonari destinati alla terapia intensiva. I due costruttori supporteranno, infatti, il lavoro della Siare Engineering, unica azienda italiana a produrre ventilatori polmonari. La società di noleggio a lungo termine Leasys mette inoltre a disposizione della Croce Rossa Itlaiana e altre associazioni di volontariato una flotta di mezzi per la distribuzione di alimenti e medicinali nelle città italiane a malati, anziani e a persone bisognose di assistenza.
Lamborghini: dispositivi di protezione per il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna
A essere insufficienti, però, non sono soltanto i macchinari: Lamborghini ha quindi riconvertito la produzione di alcune aree dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese per realizzare mascherine chirurgiche e visiere protettive da donare al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Il lavoro del gruppo di addetti al reparto selleria – normalmente impegnati nella realizzazione di interni – consentirà una produzione giornaliera di 1.000 mascherine, mentre quello delle stampanti 3D, di 200 visiere mediche in policarbonato.
Kia e la spesa a domicilio
L’operazione di Kia si chiama #ITALIAKIAMA: una flotta di auto per la spesa a domicilio degli over 65 isolati e alle persone in difficoltà fino a dopo Pasqua, per tutto il periodo del lockdown. In collaborazione con Supermercato24, si potrà chiedere l’attivazione del servizio grazie ai numeri messi a disposizione dai Comuni di Milano e Opera. La consegna sarà completamente gratuita e l’intenzione è di estendere il progetto anche a Roma.
All’estero
PSA: una task force per produrre 10 mila respiratori
Sempre per quanto riguarda i macchinari di supporto alla respirazione dei malati di Covid-19, in Francia il gruppo PSA ha istituito una task force insieme alle aziende Air Liquide, Valeo e Schneider Electric per realizzare circa 10 mila respiratori entro la prima metà di maggio; inoltre, con il car sharing Free2Move, il gruppo ha messo a disposizione le flotte delle città di Madrid, Parigi e Lisbona per gli spostamenti di medici, infermieri e di dipendenti di tutte le strutture sanitarie delle tre città.
Renault, Skoda e Daimler: car sharing gratis e stampanti 3D
Così come sta facendo anche Renault, che ha messo a disposizione degli operatori di Parigi il proprio servizio di car sharing Zity, con 300 Zoe elettriche. La stessa iniziativa è stata presa anche con HoppyGo, il servizio di mobilità condivisa che Skoda ha offerto a volontari e ai servizi di assistenza sanitaria in Repubblica Ceca: si tratta di oltre 200 veicoli e 150 gli scooter. Per Skoda, però, c’è allo studio anche un processo produttivo con stampanti 3D per realizzare respiratori; il gruppo tedesco Daimler potrebbe fare altrettanto, servendosi di una tecnologia usata già da tempo per produrre alcuni componenti delle proprie auto.
Seat e Volkswagen
Anche Seat a Martorell, in Spagna, si sta impegnando nella realizzazione di valvole con componenti destinati solitamente ai veicoli. Il gruppo proprietario di Seat, Volkswagen, intanto sta riconvertendo diversi stabilimenti degli altri brand per produrre dispositivi di protezione degli occhi.
Ford, Rolls-Royce e Land Rover
Ford e Rolls-Royce, invece, stanno collaborando col governo britannico per rendere disponibili 10 mila ventilatori, mentre Land Rover donerà 27 nuove Defender alla Croce Rossa inglese: altri 160 veicoli sono stati inviati, per i soccorsi, in Australia, Spagna, Francia e Sudafrica. Nell’ambito delle diverse iniziative intraprese da Jaguar Land Rover nel mondo, per contribuire a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, In Italia, una piccola flotta di veicoli è stata resa disponibile alla Croce Rossa Italiana per supportare un progetto recentemente messo in campo, che prevede l’utilizzo delle vetture da parte delle unità SAPR (Sistemi Aeromobile a Pilotaggio Remoto) impiegate in emergenza.
FCA: in Brasile due ospedali da campo
Infine in Brasile, il gruppo FCA ha realizzato un ospedale da campo nell’ex club ricreativo del gruppo, a Betim. L’ospedale, costruito in appena una settimana, potrà ospitare fino a 200 posti letto per malati di Covid-19, oltre a un piano interamente dedicato al personale sanitario. Il gruppo italoamericano, che in Brasile ha uno dei siti produttivi maggiori, ha fatto sapere anche di essere a lavoro per realizzare un secondo ospedale, questa volta a Goiana, dove si trova invece uno stabilimento Jeep.