Fase 2, ripartono anche i furti d’auto: triplicati nei primi 10 giorni di maggio
Nei mesi di marzo-aprile 1 ladro su 3 ha continuato ad operare e, con la partenza della fase 2, i furti d’auto sono ripresi come prima del coronavirus. Ad evidenziare dati e trend sui furti d’auto ai tempi del lockdown è stato Massimo Ghenzer – Presidente LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli usati.
“Con la parziale riapertura delle attività produttive e commerciali del Paese e l’allentamento delle misure restrittive anche l’industria dei furti d’auto, mai davvero ferma (1 ladro su 3 è rimasto in attività anche nelle settimane di blocco), si è rimessa in moto. Nei primi dieci giorni di maggio il numero di furti si è triplicato rispetto alla prima decade di aprile, confermando il trend registrato nei primi due mesi dell’anno di leggera crescita rispetto al 2019. Lo scorso anno nel nostro Paese state rubate 95.403 auto, circa 261 ogni giorno. Meno del 36% del totale sottratto è stato ritrovato, di 61.000 vetture si sono perse le tracce”.
Nonostante il coronavirus, nei mesi di marzo-aprile, 1 ladro su 3 ha continuato a lavorare e la riduzione dei furti ha riguardato principalmente le Regioni più colpite dal virus (Lombardia e Veneto su tutte) oltre a quelle maggiormaente impattate dalle ordinanze restrittive come la Campania. In Puglia e in Sicilia invece la contrazione è stata meno sensibile e hanno continuato a verificarsi furti d’auto nonostante il lockdown.
Quali auto più rubate nel lockdown?
Secondo l’osservatorio LoJack in questi circa 60 giorni i ladri hanno messo nel mirino in particolare le utilitarie, maggiormente disponibili su strada (Panda e 500 in primis), e i SUV più diffusi sul mercato (ad esempio Jeep Renegade).
Sin dalle primissime ore della Fase 2 gli operatori della centrale operativa LoJack, impegnati nel supportare le Forze dell’Ordine nelle ricerche dei veicoli rubati attraverso la tecnologia della radiofrequenza, hanno registrato immediati segnali di ripresa per questo business ed è presumibile che nei prossimi giorni il trend si consolidi ulteriormente con le organizzazioni criminali impegnate a recuperare il terreno perduto.
