Motor Valley Fest Digital: l’occasione giusta per celebrare e rilanciare i motori post COVID-19
19.05.2020 - in

Motor Valley Fest Digital: l’occasione giusta per celebrare e rilanciare i motori post COVID-19

Si è appena conclusa la 2° edizione del Motor Valley Fest, che quest’anno però si è svolta in digitale dal 14 al 17 Maggio, a causa della pandemia da COVID-19. Quattro giorni che avrebbero dovuto offrire eventi dedicati ad appassionati, lavoratori del settore, famiglie e turisti per promuovere la terra dei motori, dei più importanti marchi storici simbolo del Made in Italy, ma che purtroppo hanno dovuto essere completamente rivisti. In ogni caso la voglia di rilanciare questo settore, così come il grande amore per i motori si sono fortemente fatti sentire anche da dietro lo schermo del computer.

Moltissimi i temi affrontati e numerosi gli appuntamenti trasmessi live con l’intervento di ospiti d’eccezione appartenenti alla filiera italiana delle due e quattro ruote. Si è parlato dei cambiamenti nel settore automotive, ma anche di storia, designracing, shared mobility, elettrico e sicurezza stradale. Grande attenzione anche ai giovani studenti ed alle start-up con un programma di E-talks per discutere di lavoro, prospettive professionali, percorsi didattici ed innovazione. Potevano mancare poi gare virtuali e live streaming dai musei dei brand delle due e quattro ruote? Assolutamente no! Se ve li siete persi potete ancora recuperarli online sul sito www.motorvalleyfest.it.

Noi abbiamo deciso di concentrare il nostro interesse proprio sul tema di cui si è fortemente parlato durante questo Motor Valley Fest Digital: la digitalizzazione.

Il mondo digitale dell’automotive post COVID-19

Non solo è digital questa edizione di Motor Valley Fest, ma lo sarà, e già lo è, il mondo dell’automotive. Molto interessante a tal proposito l’intervento durante il congresso inaugurale del 14 maggio di Gianluca Camplone, Senior Partner McKinsey & Company, la cui analisi ha aperto gli occhi in maniera molto esaustiva sullo scenario che si prospetta per il settore dell’auto dopo questa pandemia.

Lento sarà il recupero e considerando il 20-25% di volumi persi dal settore a livello mondiale, forse solo verso fine anno si potrà avere un riallineamento degli stessi rispetto ai volumi iniziali.

Per non affondare è necessario accettare di operare in un mercato completamente diverso, propenso al digitale, sia per quanto riguarda le vendite che l’after sales. Le case auto, come anche i concessionari, dovranno investire molto nella digitalizzazione e nella connettività del business. Questa però sarà anche da considerarsi una grande occasione per raccogliere dati utili a comprendere al meglio le esigenze della clientela, creando nuovi punti di contatto. Non sarà più il cliente ma il concessionario ad andare direttamente a casa sua.

È anche chiaro che per brand automobilistici di lusso, sarà tutto un po’ più complesso, vendendo loro sogni e non utilitarie per la vita di tutti i giorni, ma sarà ben questa l’ulteriore sfida, tra l’altro già iniziata, per cercare di sfruttare le nuove tecnologie, i social ed un differente tipo di comunicazione per risvegliare quella componente emozionale, che spinge i consumatori ad acquistare vetture certamente non indispensabili, ma uniche.

La digitalizzazione anche nel motorsport e in Formula 1

Se il mondo dell’auto sta cambiando, anche quello del motorsport, dal quale si trasferiscono ogni anno le tecnologie sui modelli di serie, non è da men. Campionati online, posticipazione dell’inizio dei campionati con gare che saranno quasi prettamente a porte chiuse: la piattaforma di ricerca del mondo racing è fortemente messa alla prova.Uno scenario in cui la capacità di cambiare velocemente rotta e modificare il proprio sistema di lavoro la fanno da padrone.

Si è parlato anche di questo durante uno degli appuntamenti live di Motor Valley Fest Digital. Durante la conferenza dedicata al “Racing”, mondo da cui parte gran parte della storia della zona della Motor Valley dell’Emilia Romagna, hanno potuto dire la loro Roberto Dalla (Managing Director Media & Technology Centre F1), Mattia Binotto (Managing Director e Team Principal Scuderia Ferrari F1), Claudio Dominicali (CEO Ducati Motor Holding S.p.A.), oltre che Maurizio Crispino (Professore di Costruzione di Strade, Ferrovie ed Aeroporti, Politecnico di Milano).

Quanto emerso sottolinea anche in questo caso la necessità di digitalizzarsi, di convertirsi quanto più possibile ad un’attività remota. Un impegno sul quale sta lavorando anche la Formula 1 che ha da subito convertito la sua attività in smart working e quando inizierà finalmente il campionato, sposterà meno della metà delle persone che normalmente erano impegnate a gestire la regia internazionale live sul terreno di gara. Si passerà da 300 a meno di 100 persone cercando comunque di garantire la qualità del servizio con un progetto di “Remote Operation”.

Liberty Media inoltre sta cercando il modo migliore per aumentare la platea di spettatori e il loro interesse. Anche in questo caso la digitalizzazione avrà un ruolo fondamentale per avvicinare i propri fan, conoscerli e capire cosa vogliono. Si tratta di un cambio radicale da applicare al modo di lavorare e di raccontare la Formula 1 per avere sempre più giovani appassionati nel futuro della F1.

Insomma, una crisi che se “sfruttata al meglio”, diventerà speriamo una grande opportunità di rilancio del settore delle quattro ruote, sia nelle corse che sulle strade di tutti i giorni. Grazie a Motor Valley Fest Digital per aver dato voce ad un mondo fortemente messo in crisi in questo momento, ma che di certo sarà in grado di rimettersi in moto al più presto!