Non ci sarà il Salone di Ginevra nel 2021.
30.06.2020 - in

Non ci sarà il Salone di Ginevra nel 2021.

Il Salone di Ginevra non ci sarà neanche nel 2021.

Quest’anno avrebbe dovuto svolgersi la 90° edizione che è saltata a causa del Coronavirus ma, in un triste comunicato stampa sono state date tre notizie contemporanee:

  1. La Fondazione non organizzerà il GIMS nel 2021
  2. Il prestito dello Stato di Ginevra non sarà accettato
  3. Si cercherà di vendere l’evento GIMS al Palexpo

Interpellati in una survey, la maggioranza degli espositori del Salone hanno dichiarato che molto probabilmente non avrebbero partecipato all’edizione dell’anno prossimo e che avrebbero preferito averne una nel 2022. Inoltre è ancora incerto se si potrà effettivamente organizzare un evento, nel corso della prossima primavera, che attrae più di 600.000 e 10.000 giornalisti.

A questo si aggiungono le difficoltà economiche che si è trovata a dover fronteggiare la Fondazione. Il Cantone di Ginevra, all’inizio di giugno, ha approvato l’erogazione di un prestito, le cui condizioni però non sono state gradite all’organizzazione dell’evento. In pratica sono stati rifiutati i soldi perchè si è ritenuto che, le caratteristiche del prestito, non avrebbero garantito la stabilità finanziaria nel lungo termine della Fondazione.

Ecco quindi che si arriva al terzo punto del comunicato: vendere l’evento a Palexpo SA sarebbe il modo per assicurare il regolazione svolgimento del Motor Show di Ginevra.

Per me che preferisco i Saloni auto agli outlet di moda, si tratta di un duro colpo.Secondo me i Saloni auto devono cambiare pelle ma non estinguersi.  Si dovrebbero rafforzare i momenti di scambio sinergico tra realtà che non possono più viaggiare su binari paralleli: macchine, realtà virtuale, intelligenza artificiale, robotica, smart cities e 5G. Si tratta di facce diverse di un’unica medaglia, che è la nuova mobilità. Secondo me le persone hanno comunque bisogno di “fisicità” e di mettere alla prova i propri “sensi”. La dimostrazione è che, nella fase 2 post Covid, tutti hanno voglia di uscire e non più di stare a casa e vedersi in modo virtuale. I Saloni devono continuare a vivere. Diversi ma vivi.

Vedremo come andrà a finire. Ma io spero che non finisca.