
Peugeot alla 24 Ore di Le Mans: il leone è tornato
Oggi prende il via l’88a edizione della 24 Ore di Le Mans e a dare il via alla gara, come starter ufficiale ci sarà Carlo Tavares, Presidente del Gruppo PSA: alle 13.05 scenderà in pista con la Peugeot 908 HDi FAP, vincitrice nel 2009, per fare il giro del tracciato.
Per Peugeot si tratta di un ritorno importante, preparatorio alla stagione 2022, quando tornerà in gara nella categoria LMH. La Casa del Leone ha una storia di 210 anni, nasce il 26 settembre 1810, di cui un centinaio spesi nel motorsport, in tutte le sue declinazioni: Indy, Rally africani, WRC, Dakar, Pikes Peak. Adesso torna all’endurance e lo fa con Total, con cui ha una partership che dura da 25 anni e lo fa partendo da Le Mans, dove ha vinto 3 volte in passato. E’ il CEO del Marchio Peugeot, Jean-Philippe Imparato, che spiega il perchè di questa scelta
“Le Mans è il Santo Graal del mondo automobilistico. È la gara che determina il suo vincitore. Per noi questo significa 3 vittorie ma anche tanto impegno, fatica senza fine, lacrime, gioia ed un incredibile spirito di squadra assieme a TOTAL, con cui festeggiamo quest’anno i 25 anni di collaborazione.”
Naturalmente l’endurance è propedeutico per portare gli sviluppi tecnici alle auto stradali ed è per questo che a Le Mans c’è anche la nuova 508, che è un plug-in hybrid da 360 cv, con quattro ruote motrici ed emissioni molto contenute: 46 g/km c02.
Le Mans Hypercar: una nuova categoria sul circuito i La Sarthe
Si tratta di una nuova categoria che partirà l’anno prossimo e vede l’unione di hypercar da strada con dei prototipi. Potrà avere due tipi di auto: quelle che sono ibride con il motore elettrico sull’asse anteriore e le non ibride con motore a combustione posteriore. Per tutti nuove regole relative alla potenza e all’aerodinamica, lascerà però tanta libertà in fase di sviluppo. Peugeot ha scelto il primo tipo di auto che avrà un motore elettrico con potenza massima di 200 kW sull’asse anteriore.
Peugeot nella categoria LMH
E’ Olivier Jansonnie, Diettore tecnico del programma Peugeot Sport WEC che spiega come sarà la macchina:
“La vettura sarà a 4 ruote motrici, dotata – come previsto dalla normativa – di un
motore elettrico con potenza massima di 200 kW sull’asse anteriore. Il livello di
potenza TOTALE sarà identico a quello di un’auto termica a 2 ruote motrici (500 kW/680 CV) con la differenza che sarà distribuita tra i 2 assi. Rispetto a quanto
attualmente sappiamo in LMP1, l’auto sarà più pesante in modo da essere conforme
ai veicoli stradali. Sarà anche più lunga (5 m invece di 4,65 m) e più larga (2 m invece di 1,9 m). Questo regolamento è diverso anche perché incorpora un bilanciamento delle prestazioni (BoP: Balance of Performance). Certamente pone dei limiti, ma lascia spazio anche a molte possibilità tecniche nel nostro sviluppo, in particolare sulla forma generale, purché non venga superata una certa efficienza aerodinamica complessiva. Questo sarà misurato in una galleria del vento in scala 1: 1 e che farà parte del piano BoP. Ad oggi abbiamo confermato parte relativa al concept aerodinamico, è stato deciso il quadro del motore e abbiamo scelto la funzionalità del sistema ibrido e il suo design fondamentale. Mancano ancora diverse fasi prima del nostro debutto nell’endurance nel 2022, negli studi, nella produzione di prototipi e infine, nella conferma delle performance anche in pista.”
Il progetto di Peugeot è già partito e vivrà tre fasi di sviluppo:
- Prima di tutto bisogna decifrare il nuovo regolamento e capire quello che si potrà fare
- Ci sarà quindi lo sviluppo del grosso dell’architettura dell’auto, inclusa la scelta del concept del motore termico
- Infine bisognerà scegliere il motore elettrico
Adesso si stanno già creando i primi bozzetti della hypercar, un pre-progetto che però già racchiude gli stilemi estetici della Casa del Leone, a partire dalla firma luminosa: ci saranno i tre artigli nella fanaleria sia anteriore che posteriore, un simbolo per Peugeot e per l’auto. Il design iconico trasmetterà un nuovo concetto di performance “Neo Performance”.
Insomma, “The lion is back” e noi non possiamo che dire: “Welcome back”!