
MILITEM FEROX-T: il SUT che piace alle donne!
MILITEM Ferox-T è un SUT: Sport Utility Truck, insomma un pick-up lungo 5,53 m, largo 2,03 e alto 1,95 m che pesa 2.400 kg, capace di trasportarne fino a 3.500.
Quando si pensa ai pick-up normalmente si immaginano sulle grandi strade americane, magari sporchi e carichi di legna. Certamente non viene in mente di pensare a questo mezzo di trasporto come a un “oggetto” lussuoso. Invece in MILITEM sono risciti a renderlo tale.
Vi avevamo già parlato di Hermes Cavarzan (CEO di MILITEM e del Gruppo Cavauto) in occasione della nostra prova della MILITEM FEROX e oggi torniamo a raccontarvi di questa realtà.
Le donne scelgono MILITEM
Praticamente un atelier dove si creano auto uniche ed esclusive. Il cliente tipo ha il culto del lusso e cerca prodotti per distinguersi dalla massa. Del resto il MILITEM FEROX-T ha un prezzo di partenza di 97.490 euro + IVA. Facile immaginare che il garage di queste persone ospiti tante auto, ma alcuni di loro hanno comprato anche più di una MILITEM. Tra di loro anche tante donne! Cavarzan ha raccontato che circa il 30% di clienti sono donne, che apprezzano salire a bordo perché si sentono più sicure. Sarà che la posizione di guida è molto alta o perché è 4×4, comunque il genere femminile sceglie MILITEM.
MILITEM FEROX-T: com’è fuori…
Realizzato sulla base della Jeep Gladiator Rubicon, il risultato è però qualcosa di davvero unico. Esternamente è un pick-up che trasmette grande forza e potenza, robustezza e capacità di affrontare sforzi immani. Davanti la mascherina anteriore è in tinta, ma si può anche avere in carbonio a vista. Ha la griglia nera a nido d’ape e il simbolo del brand. Le carreggiate sono larghe, i passaruota ampi e i paraurti sempre in tinta con i cerchi MILITEM da 20”.
Impossibile salire senza un aiutino, ecco che viene in soccorso la pedana elettrica a scomparsa che esce quando si apre la portiera. Dietro c’è il rollbar – che in casa MILITEM si chiama FEROX Bar – che ha una funzione di design ma anche pratica poiché ospita i faretti LED a scomparsa. Le sospensioni e gli ammortizzatori sono sviluppati in modo specifico, per affrontare ogni tipo di percorso.
…e dentro
L’interno è curato come quello di un hotel a cinque stelle: profusione di pelle e materiali di altissima qualità. l display al centro della plancia è da 8,4” e il sistema di infotainment è compatibile con Android Auto ed Apple Carplay.
Questo bisonte della strada è mosso da un motore aspirato da 3.6 litri, V6 Pentastar da 285 cv, con una coppia di 353 Nm e cambio automatico a 8 marce, che ha anche i paddle al volante. Il sound del V6 potrà essere apprezzato grazie al doppio scarico Black Performance, sviluppato internamente da MILITEM. C’è anche la funzione Dual-Mode che ne enfatizza i toni, basta attivare il tasto nella consolle centrale.
Potente e forte, al punto che può trainare anche una barca e, proprio dal settore nautico deriva il materiale hi-tech usato per il rivestimento del cassone, disponibile in diverse colorazioni. Ma questa è solo una delle infinite personalizzazioni che si possono avere con il programma “ad personam”. Solo per citarne alcune, la pelle pieno fiore è disponibile in 18 colori, la nappa in 12 tonalità ma c’è anche il tessuto denim o le cuciture a contrasto in 20 colori. Ci sono poi anche 28 accessori specifici disponibili. Insomma è proprio vero che noi donne potremmo sbizzarrirci!
Il 2022 di MILITEM: altri due modelli e…Risiko
Il MILITEM FEROX-T è il quarto modello di Casa MILITEM e si affianca all’HERO, al Magnum e al FEROX ma per l’anno prossimo sono previsti due nuovi arrivi, ancora top secret.
Per arrivare all’obiettivo di 100 auto vendute in un anno, in MILITEM hanno mire espansionistiche degne di Risiko e ci sono in programma le aperture di nuovi punti vendita che si affiancheranno a quelli già presenti a Monza (dove c’è lo showroom storico del Gruppo Cavauto), Bologna, Padova e Mantova. A breve apriranno a Firenze e Roma, ma anche all’estero. Già operativi a Montecarlo, entro l’anno sarà la volta di Olanda, Germania e Repubblica Ceca e già si pensa agli Emirati Arabi Uniti, alla Svezia, alla Spagna, a Cipro.