Volvo C40 Recharge ispira la moda sostenibile

Auto e moda sono due mondi che potrebbero sembrare paralleli ma hanno trovato un fil rouge che li unisce nella sostenibilità. Così la Volvo C40 Recharge, il suv 100% elettrico della Casa svedese, è stata la fonte di ispirazione per lo stilista Gilberto Calzolari per la sua capsule collection. Presentata in occasione della Milano Fashion Week è una collezione limited edition disponibile solo al Volvo Studio Milano e made to order.

Volvo C40 Recharge: l’auto leather free

Dopo il reveal mondiale dello scorso 2 marzo, Volvo C40 Recharge torna al Volvo Studio Milano in veste di “modella” e per ricordare ancora una volta l’impegno di Volvo per un futuro a zero emissioni. Del resto la direzione intrapresa dal brand è tracciata chiaramente e, insieme alla sicurezza, la sostenibilità è una priorità assoluta. Entro il 2025 Volvo Cars intende far si che il 50% delle sue vendite siano costituite da auto completamente elettriche. Entro il 2030 questa percentuale arriverà al 100%. Volvo Cars punta a diventare un’azienda climate neutral per il 2040. Come ci ha raccontato Michele Crisci, Presidente e Amministratore Delegato di Volvo Cars Italia:

“La C40 Recharge è il primo modello Volvo ad avere interni completamente leather-free, per rispettare il mondo animale e più in generale il Pianeta, poiché gli allevamenti intensivi comportano emissioni nocive. In futuro gli interni delle Volvo saranno fatti dal riciclo di materiali come i sugheri tratti dall’industria vitivinicola. La sostenibilità è un argomento molto serio, non c’è più tempo, bisogna assolutamente agire”.

Non solo sostenibilità ma anche semplificazione in Casa Volvo. Infatti Volvo C40 viene offerta in un solo allestimento – 1^st Edition – e due prezzi: 57.500 Euro (con accesso agli ecoincentivi) o 60.950 Euro se si opta per la formula Care Offer che include tre anni di manutenzione e assicurazione kasko/furto/incendio.

Gilberto Calzolari e la sua capsule collection

Ispirata ai valori di sostenibilità della Volvo C40 Recharge, riprende l’elegante colore “fjord blue”. E’ frutto di un accurato lavoro di ricerca di materiali innovativi, sostenibili e tecnologici. La collezione comprende un lungo abito asimmetrico senza maniche, un elegante midi dress, una blusa con collo sciarpa e una gonna multipieghe. Realizzati in un crêpe de chine di poliestere riciclato, certificato GRS realizzato dall’azienda tessile italiana Clerici Tessuto tramite un filato ottenuto dalla plastica recuperata dalla pulizia degli oceani.

La collezione è completata dalla t-shirt Ethics Meets Aesthetics in cotone organico certificato GOTS e da un set di accessori. Si tratta di una tote bag e un bucket hat realizzati dall’upcycling di airbag scoppiati, e una sleep mask da viaggio anch’essa realizzata in poliestere certificato GRS, ottenuto dalla plastica recuperata dagli oceani.

Il claim utilizzato sulla t-shirt riprende di fatto il titolo dell’incontro tenutosi il 3 marzo scorso al Volvo Studio Milano. In quell’occasione Michele Crisci e Gilberto Calzolari avevano tracciato un inedito parallelo fra il mondo dell’Automotive e quello della Moda.

I percorsi di Volvo e di Gilberto Calzolari si erano già incrociati anche in precedenza. Volvo Car Italia aveva infatti fornito allo stilista materiali come tela di airbag e cinture di sicurezza usate per la creazione di capi. Inoltre nel 2020 il Volvo Studio Milano ospitò la sfilata di Gilberto Calzolari in apertura della Milano Fashion Week.

“Quando Volvo Car Italia mi ha proposto di realizzare una capsule collection che puntasse sui valori della sostenibilità e dell’eleganza, mi è sembrata un’occasione straordinaria,” ha dichiarato lo stilista Gilberto Calzolari. “Non si tratta di merchandising ma di una vera e propria collezione di prêt-à-porter high-end, frutto di un lavoro accurato sulla scelta dei materiali, tecnologici e sostenibili, e delle linee, essenziali ed eleganti, in sintonia con l’immagine di Volvo. Ho voluto replicare il colore fjord blue della C40 Recharge perché lo trovo davvero bello e sofisticato. Infine, ci siamo voluti divertire con le t-shirt e gli accessori, tutti rigorosamente unisex.”