
Quando l’arte incontra la strada: la Ford Puma Gen-E secondo Alice Pasquini
La Ford Puma Gen-E, versione 100% elettrica del crossover compatto della Casa dell’Ovale blu, è diventata la tela di un’artista. Nata gialla, Alice Pasquini, celebre street artist, l’ha trasformata in un’opera d’arte che celebra l’energia creativa della città. Milano, metropoli vibrante e Alice, che con i suoi stencil e le sue bombolette colorate, ha raccontato storie e identità in evoluzione. Come ci ha spiegato nel corso della presentazione dell’auto, “ha realizzato l’opera in un pomeriggio”. Sapeva che le avrebbero dato una Ford Puma gialla e, senza alcun bozzetto, si è lasciata ispirare. Questa Ford Puma Gen-E parla di persone, di quartieri, di contaminazioni, di culture.
Il MUDEC si trasforma in murales
Non è un caso che l’auto si trovi proprio all’ingresso del MUDEC di Milano, il Museo delle Culture, che quest’anno compie dieci anni. Uno spazio aperto alla contaminazione tra arti, linguaggi e visioni, dove convivono arte contemporanea, etnografia, fotografia, design e installazioni multimediali. Mostre di respiro internazionale dedicate a temi legati alla diversità culturale e all’identità globale. “Dal muralismo alla street art – MUDEC Invasion” è l’appuntamento, di cui Ford è main sponsor, che celebra proprio la creatività urbana. L’esposizione, visitabile fino al 29 giugno, è il primo progetto di murales artistici commissionato in un museo pubblico, che ha trasformato i muri del MUDEC in tele di 10 muralisti internazionali.
Si tratta di qualcosa di più di una semplice sponsorizzazione, come ha spiegato Sabina Grixoni, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne di Ford Italia.
“La partnership tra Ford e il MUDEC è molto più di una collaborazione: è una visione condivisa, un impegno concreto per promuovere la cultura, l’innovazione e una visione contemporanea dell’arte che quotidianamente colora e arricchisce le nostre città. Puma Gen-E incarna perfettamente questo spirito e, attraverso il sostegno a questa mostra, se ne fa promotrice. Un’auto che riflette l’anima urban, cool e all’avanguardia, perfetta compagna per vivere le città e le storie che vivono tra le loro vie”.
Una Ford Puma elettrica tutta da guardare
Girando intorno all’auto sembra di sentire le vibrazioni delle storie che ci sono raccontate, in base alla propria libera interpretazione. Ognuno di noi può leggerci qualcosa, può sentir toccare le proprie corde in base al proprio vissuto. Perché questa forma di “arte contestuale” – nome che Alice preferisce rispetto a street art – è la libertà di potersi esprimere con il proprio stile, femminile, autobiografico, nato dall’esperienza accumulata vivendo le città del mondo, raccontando quartieri, persone. E poi Alice adora i mezzi di trasporto e nella sua carriera ha già lavorato su treni e camper, anche se il suo sogno, come ci racconta al MUDEC, è di usare come tela una mongolfiera!
Alice spiega che “non cerco i muri bianchi perché quello che mi stimola è proprio aggiungere una storia a una storia che già c’è. E quando vado via non è già più mia perché evolve con la città”. Proprio come ha fatto con la Ford Puma Gen-E, che ha già la sua storia di auto 100% elettrica, cittadina ma non solo, in continua evoluzione. L’auto è diventata così un vero e proprio manifesto di arte urbana e responsabilità sociale, come le opere che si trovano all’interno del museo, che saranno visibili solo per tre mesi perché poi dopo verranno “cancellate”.
Arte urbana tra legalità e libertà
Mentre la street art è caratterizzata dalla velocità di esecuzione perché i disegni devono essere fatti in fretta, prima che arrivi la polizia, i murales, che sono fatti prevalentemente su commissione, richiedono più tempo e sono realizzati su spazi pubblici. Se quindi la legalità è l’elemento che distingue queste due forme di arte contemporanea, il tema del “Viaggio” è il fil rouge di questa mostra che unisce dieci artisti internazionali – in maggioranza donne – con il proprio stile, spaziando dalla calligrafia all’illustrazione, passando dalla pittura e arrivando all’incisione.
Il risultato sono opere che esprimono momenti di umanità, che restituiscono il vero spirito della città. Opere che affrontano temi sociali, politici, interiori, che parlano di morte ma anche di rinascita, di consumismo e di sostenibilità.
Dieci artisti, dieci viaggi, dieci visioni
Murales realizzati più o meno in cinque giorni, da artisti stranieri, a parte Luca Barcellona, milanese che però non ha mai realizzato opere per la sua città. Maestro di calligrafia è l’unico che ha creato due opere in cui le lettere dei suoi alfabeti diventano spazio cittadino e sembrano danzare in un’armonia coinvolgente.
C’è quindi Zoer, designer francese dal talento cromatico con un’opera che attira lo sguardo per i suoi colori e poi colpisce l’anima con il suo dolore. E ancora Capo.Bianco, con il suo tratto geometrico che arriva su Marte dove si trovano ingorghi di navicelle, rifiuti e bombe. Hitnes, ispirato al mondo animale che racconta i lunghissimi viaggi della farfalla monarca. Mazatl, incisore messicano per la prima volta in Europa con la sua opera in cui racconta del viaggio tra la vita e la morte. Neethi, illustratrice indiana con un’opera che sembra un arazzo. Cinta Vidal, che sfida le leggi della prospettiva con città di tutto il mondo capovolte. Agus Rùcula, muralista argentina attenta alle relazioni umane che rappresenta i ricordi che si portano a casa dai viaggi.
Aya Tarek, visual artist egiziana dall’energia vibrante che invita a riflettere su quanto sia difficile trovare la vera essenza del luogo che si sta visitando perché troppo distratti dagli aspetti superficiali. Mohammed L’Ghacham, artista marocchino che fonde pittura e fotografia e parla della malinconia del ritorno.
Una città che cambia, la Ford Puma Gen-E che resta
Una mostra coinvolgente che unisce il MUDEC a Ford in una collaborazione che esprime la forza dell’arte urbana: lasciare un segno, trasformare l’ordinario in straordinario, l’auto in manifesto e la città in tela. E se i murales scompariranno, resterà l’eco dei loro messaggi. E resterà la Puma Gen-E con la sua anima elettrica e smart, simbolo di un presente più attento all’ambiente, e di un futuro che si costruisce anche attraverso la bellezza. Un’auto che trasmette emozioni, un piccolo capolavoro su ruote, che racconta — a colpi di spray e sogni — una nuova idea di mobilità urban.
E adesso non vediamo l’ora di provarla!