
Aston Martin DBX: aspettando il prossimo James Bond
Il cliente più famoso di Aston Martin è James Bond: lui le ritirava da “Q”, a Milano adesso si possono ritirare nel nuovo Atelier appena inaugurato e dove, per l’occasione, è stata presentata in anteprima nazionale la nuova Aston Martin DBX. Ma andiamo con ordine, prima il dove.
James Bond andava da “Q”, a Milano si va in Viale Certosa 187
Che non sia una concessionaria qualunque lo si capisce già guardando una delle vetrine nelle quali si specchiano vetture iconiche della casa, tre edizioni speciali firmate da Zagato: Vanquish Speedster, Vanquish Shooting Brake e V12 Zagato. Poi uno splendido pezzo che appartiene all’heritage della Casa di Gaydon, come la DB6 nel classico verde Aston Martin, ma anche la Superleggera Volante.
Insomma uno showroom dove possono abitare fino a dieci vetture e una terrazza dove esporre altri otto esemplari “Timeless” Aston Martin. La nuova casa delle auto di 007 fa parte del Gino Group, che proprio quest’anno festeggia il 60° anniversario e la Managing Director è una donna, Stefania Canale che, durante la presentazione spiega
“Questo non è uno showroom, ma un vero e proprio atelier dove vivere un’esperienza unica e tailor made. Le Aston Martin sono auto che si comprano col cuore e, per questo motivo, noi qui regaliamo un’esperienza emozionante”.
Aston Martin DBX: da un foglio bianco, il primo SUV della casa
In questa cornice è stato svelato il primo SUV della Casa di Gaydon. Dopo 106 anni di storia Aston Martin entra in un segmento fino ad ora inesplorato, ma dove sono già arrivati Brand come Lamborghini, Bentley e Rolls Royce. Manca solo Ferrari, che ci sta lavorando. La DBX sarà costruita sulla base di una nuova piattaforma specifica per SUV, nello stabilimento di St. Athan, nel Galles, realizzato ad hoc. Già al primo sguardo mantiene gli stilemi tipici di un’Aston Martin come la griglia “DB” sul davanti.
Ai suoi lati c’è una novità rappresentata dalle luci di marcia diurna che fungono da indicatori e incorporano un condotto aerodinamico. Sopra le luci, i fari Bi-LED che completano la firma luminosa dell’auto. Sul cofano due prese d’aria che servono per scaricare la pressione dell’aria da sotto il cofano riducendo la resistenza della parte frontale e concorrono al raffreddamento del motore turbo. Fiancate scolpite, guarnizioni nascoste del vetro laterale nelle portiere senza telaio, finiture dei montanti in vetro e il portellone con una ribalta che trae ispirazione dalla Vantage, sono tutti elementi che catturano l’attenzione e trasmettono una sensazione di armonia e potenza, tipica del Brand. Dietro le inconfondibili luci posteriori, i doppi scarichi e lo spoiler completano il design di un’auto che, nonostante le dimensioni, non trasmette certo la sensazione di essere sovrappeso. Lunga 5,039 m, larga (con gli specchietti ripiegati) 2,05 m, alta 1,68 m pesa 2.245 kg ma il numero da memorizzare è 3,06 m: il suo passo, che spiega l’enorme spazio disponibile all’interno, per tutti i passeggeri. 632 sono invece i litri del bagagliaio ma sotto il pianale si nascondo altri 62 litri per lo stivaggio.
Realizzata anche con i consigli del comitato consultivo femminile
Con quest’auto Aston Martin punta anche ad aumentare il pubblico femminile che, al momento, è intorno al 10%. Ormai del resto la figura delle Bond Girls diventa sempre più anacronistica e invece prende il sopravvento quello di una donna direttamente al volante anche di una Aston Martin.

by Luca Riva/Aston Martin Milano
Sicuramente il design levigato e sofisticato piacerà molto alle donne ma anche gli interni riscuoteranno molto successo visto che sono stati progettati anche coi loro consigli. Entrare in quest’auto è come entrare in un’altra dimensione, a partire dal profumo che respira: quello della pelle
pieno fiore del partner storico Bridge of Weir che riveste i sedili, ripresi dalla DB11. Progettata per ospitare donne dal 5° percentile a uomini al 99° percentile è stata realizzata tenendo in considerazione anche i suggerimenti del comitato consultivo femminile, i feedback delle concessionarie e gli input di una serie di gruppi di discussione privati organizzati in tutto il mondo che si sono tradotti in piccoli dettagli, come i braccioli centrali separati, il design del vano portaoggetti e il posizionamento ergonomico dei sistemi di controllo chiave della vettura. Il tetto panoramico in vetro a tutta lunghezza è meglio di un lampadario di cristallo di un albergo di lusso e trasmette una bellissima sensazione di luce, che rende l’ambiente ancora più accogliente.
Due gli schermi, uno TFT da 10,25” a filo nella consolle centrale e uno da 12,3” con tutte le informazioni per chi guida. Nuovo il design del volante e delle palette del cambio. Di serie Apple CarPlay, telecamere a 360 gradi e un’illuminazione ambiente con 64 colori. Sotto il cofano della DBX c’è una nuova versione del V8 twin-turbo da 4 litri, già usato per la DB11 e per la Vantage e fornito da Mercedes-AMG, partner tecnico di Gaydon. La potenza arriva a 550 cv con 770 Nm di coppia, per una velocità massima di 291 km/h e uno scatto da 0 a 100 Km/h in 4,5”. Nuovo è il sistema di trazione integrale con due differenziali attivi, uno centrale e uno posteriore a controllo elettronico, nuove le sospensioni pneumatiche adattive a triplo volume che permettono di aumentare l’altezza di marcia di 45 mm o di abbassarla di 50 mm, nuovo il sistema di controllo elettronico antirollio a 48 V e anche nuove le modalità di guida “Terrain” per i tratti fuori strada, che includono una capacità di guado fino a una profondità di 500 mm. Il cambio è automatico con convertitore di coppia a nove marce e di serie ci sono tutti i sistemi di sicurezza attiva disponibili. Anche il sound è quello caratteristico di Aston Martin e, per aprire le valvole di scarico sarà sufficiente una breve pressione del pulsante di avviamento/arresto in vetro. Se invece volete viaggiare più silenziosamente, potrete tenere premuto il pulsante di avviamento/arresto all’accensione del motore. Il prezzo della DBX parte da 193.500 euro, è già in vendita e le prime consegne saranno a partire dal 2° trimestre 2020
Personalizzazioni “Q by Aston Martin”
Tante le personalizzazioni che si possono fare, grazie a “Q by Aston Martin”…neanche a farlo apposta come il settore che personalizzava le auto di James Bond. La frase più famosa di “Q” era “La prego di riconsegnare intatto l’equipaggiamento al termine della missione” che viene ripetuta ogni volta che viene consegnato a Bond qualche nuovo marchingegno. Anche per la DBX ci sono “equipaggiamenti” interessanti, al momento ci sono 11 pacchetti di accessori opzionali che si possono scegliere in base alle esigenze, agli sport o ai passatempi del clienti. Per esempio, il pacchetto “Pet” che includerà, tra le altre cose, una lavatrice portatile per lavare un cane infangato dopo una passeggiata. Il pacchetto “Snow” fornirà invece scaldascarponi, utile dopo una giornata sugli sci. Il pacchetto “Event” prevede un cestino da picnic modulare, una coperta da picnic e sedute da evento per ogni occasione, che si tratti del Royal Ascot, di Goodwood o di un pranzo improvvisato all’aperto. Il pacchetto “Touring”, che comprende un set di valigie da quattro pezzi e, per gli appassionati degli sport all’aperto è disponibile anche un pacchetto con portafucili e bastone da tiro.
Il prossimo film di James Bond: No time to die.
Chissà quali saranno invece le personalizzazioni delle Aston Martin del prossimo film di 007, quello che uscirà nel 2020 e sarà il 25° della saga. Alcune scene sono state girate anche tra i Sassi di Matera e ci saranno ben 4 modelli di Aston Martin, due vecchi e due nuovi. La mitica DB5, la prima ad apparire nella serie di 007 nel Goldfinger del 1964, in Thunderball nel 1965, in GoldenEye del 1995, Il domani non muore mai del 1997, Casino Royale del 2006 e Skyfall del 2012. Ci sarà poi la Aston Martin V8 Vantage del 1977 apparsa in “Agente 007 – Zona pericolo” del 1987. Le due nuove sono la Aston Martin Valhalla, futuristica hypercar realizzata da Aston Martin con RedBull e Adrian Newey, ibrida, con motore centrare 6 cilindri a V biturbo affiancato ad uno elettrico. L’ultima è la DBS Superleggera, che era anche nell’Atelier di Viale Certosa e che mi ha completamente rapita!