L’automobile, oggetto d’arte in movimento
Al Salone Internazionale di Ginevra ha fatto il suo debutto la quinta generazione di Seat Ibiza e con lei allo stand erano presenti anche Ateca, Leon Cupra 300 e la supersportiva Leon Cupra Evo 17.
Girando la testa, lo sguardo è attratto dalle linee delle nuove auto della casa di Martorell, forme che nascono dalla creatività di un team capitanato dal Director Designer Alejandro Mesonero, il quale ha spiegato la sua arte!
L’arte della scultura nelle auto di Seat
Tutti sappiamo e abbiamo sperimentato che la difficoltà nel realizzare un lavoro sta sempre nel trovare la giusta fonte d’ispirazione in grado di stimolare la nostra creatività; chissà cosa stimola la creatività dei designer di auto! Risposta semplice e al tempo stesso molto difficile! Si tratta dell’arte classica.
I classici sono la mia passione e, quando ho iniziato a sentir parlare di arte classica e scultura riferiti al design dell’auto, ho capito che avrei imparato qualcosa in più di me stessa. Già all’inizio del ventesimo secolo Marinetti scriveva su Le Figaro
We declare that the splendor of the world has been enriched by a new beauty: the beauty of speed. A roaring motor car which seems to run on machine-gun fire, is more beautiful than the Victory of Samothrace.
Infatti, la materia prima con cui viene costruita un’auto è la lamiera, una superficie piana priva di valore ma che, grazie all’intervento dell’uomo e del suo occhio, assume plasticità e movimento. L’auto, a differenza delle sculture classiche, introduce il movimento dell’oggetto portando a fare un passo successivo, cioè a riflettere sulla luce e il movimento dell’oggetto. Così diviene necessario lavorare sulle linee e sulla tensione.
In questo modo, alla fine l’auto con il suo design deve essere in grado di tramettere carattere, movimento, tensione, robustezza e qualità. Ed ecco spiegata la differenza tra il design della Seat Leon e della nuova Seat Ibiza: la prima è più matura, con muscoli rilassati; mentre la seconda ha un carattere più dinamico con linee che fluiscono dall’anteriore al posteriore e viceversa, sprizzando energia con i suoi muscoli contratti.
Per raggiungere questi risultati non è necessaria solo creatività, altri importanti fattori influiscono come i limiti funzionali, economici, legislativi e tecnici. Tra questi ultimi rientrano anche gli strumenti che vengono utilizzati per la realizzazione, per esempio oggi, grazie agli strumenti di progettazione 3D è possibile vedere l’oggetto nelle sue dimensioni prima che questo prenda corpo realmente.
From Design to steel
Una volta conclusa la fase di progettazione entra in campo Joaquin Serra, Direttore della qualità. Lavorare lamiera è molto esigente e nel reparto carrozzeria le persone devono essere molto abili per stampare linee di stile e superficie in grado di conferire forza, consistenza ed eleganza.
Sapete una cosa? Per riuscire a realizzare un prodotto come quello immaginato, si misurano anche il numero di lampadine che illuminano lo stabilimento.
Nel reparto carrozzeria lavorano 900 robot e vengono fatti 4mila punti saldatura; una volta costruita la scocca, è il momento di farle indossare il suo colore. Così si passano cinque mani di vernice per passare nel montaggio prodotto.
La piattaforma è il corpo, ora è il momento di prepararle un vestito su misura,
così si passa alla fase di montaggio delle sue componenti.
Per passare dall’idea alla realizzazione di un prodotto ci vogliono 3/4 anni di lavoro della squadra composta da circa 200.
Le lezioni di storia dell’arte mi sono sempre piaciute e poter ascoltare l’arte di Alejandro Mesonero guardano le sue opere d’arte (e dei team che hanno lavorato al progetto) è stato davvero interessante e mi ha fatto toccare con mano che quanto noi percepiamo dalle linee di un’auto è frutto di anni di studi e ragionamenti!