Quarant’anni di Volvo 262 Coupé
16.03.2017 - in

Quarant’anni di Volvo 262 Coupé

Sono passati quarant’anni dal marzo 1977, quando Volvo presentò al Salone di Ginevra una coupé a due porte che prendeva il nome di Volvo 262 Coupé.

Una tradizione sportiva che viene da lontano

Nel 1973 Volvo sospese la produzione della 1800ES, un modello sportivo top di gamma per il quale non c’era un degno successore. Per Pehr G Gyllenhammar, CEO di Volvo, questo era un problema soprattutto per rispondere alla domanda del principale mercato d’esportazione, gli Stati Uniti d’America.

Volvo_262_C

Per soddisfare questa esigenza Jan Wilsgaard fece dei disegni preparatori e utilizzò una Volvo 164 per fare delle prove. L’auto venne portata a Torino, presso la carrozzeria automobilistica di Sergio Coggiola, dove la scocca venne trasformata. Le quattro porte diventarono due, il tetto ribassato e rivestito in vinile e sorretto da un largo montante a “C” su cui spiccavano tre coroncine, simbolo araldico della Svezia, successivamente sostituite da versioni leggermente ingrandite del simbolo. Inizialmente il motore della 262C era il B27E, un V6 da 2.7 litri da 141 CV che pesava 150Kg, sviluppato con Peugeot e Renault prodotto a Douvrin, in Francia.

L’italianità di Volvo 262C

Si trattava di un prodotto di nicchia che non poteva essere inserito nella produzione di Göteborg; perciò, l’assemblaggio veniva eseguito in un luogo molto vicino a noi: la Carrozzeria Bertone!

Il Model Year 1981 è quello che spicca, un restyling che aggiunse paraurti più snelli e nuove luci anteriori. L’unità B27E si trasformò nella nuova B28E, caratterizzata da una cilindrata maggiore e 14 CV in più di potenza. A livello estetico si introdusse la versione bi-colore in oro e nocciola.

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L’obiettivo era quello di produrre 800 esemplari l’anno, ma le previsioni erano state troppo caute. Infatti, il modello piacque talmente che, ad eccezione del 1977, la produzione effettiva superò del doppio quella pronosticata. Già nel 1981, si iniziò a comprendere l’importanza di questo modello, tanto che gli esemplari venduti erano considerati pezzi da collezione. Il numero complessivo di esemplari venduti dal 1977 al 1981 è di 6.622.

Nel 1985 venne presentata l’auto che l’avrebbe sostituita, si trattava della Volvo 780. Il tocco italiano di Bertone era ormai indispensabile, così anche la collaborazione con la carrozzeria italiana continuò intensificandola: progettazione e costruzione della vettura erano eseguite in terra nostrana.