Officine Ruggenti, passato e presente del cinquino
A Milano aprono i battenti di Officine Ruggenti, il primo atelier italiano per trasformare le auto classiche in ecologiche ad alimentazione elettrica. La presentazione ufficiale è avvenuta durante la Design Week di Milano e le protagoniste sono state quattro auto dalla storicità indiscussa e in versione sostenibile. Io e Monica siamo andate a vederle di persona e abbiamo anche fatto un giro. Per Monica entrare in macchina è stato fare un vero e proprio tutto nel passato: l’apertura porte al contrario, le leve dell’aria, il profumo dei materiali d’altri tempi, tutti elementi che
risaltavano ancor di più quando, una volta messa in moto la macchina, tutto veniva avvolto da un silenzio “elettrico”. Per me è stato un ritrovare elementi innovativi in un oggetto di design del passato: le batterie, il motore elettrico, il piccolo display posto sul cruscotto per monitorare il consumo della batteria; una conferma che, se si vuole essere sostenibili, oggigiorno lo si può diventare anche rimanendo “vintage”.
Ma quali sono le macchine che abbiamo visto e provato? Adesso ve le presento!
Fiat 500 Jolly o Spiaggina
Un look senza tempo, anche se si tratta di un esemplare del 1967 progettata da Sergio Santorelli. Si tratta di un’auto che già dal debutto aveva un prezzo quasi doppio rispetto a un modello normale ed è stata oggetto molto ambito anche tra i vip, pensate che anche Aristotele Onassis amava circolare con la sua spiaggina!
Quella che abbiamo incontrato ha avuto in lifting un po’ in tutto. Dalla carrozzeria che è stata verniciata e successivamente sottoposta a trattamento anticorrosione con la cataforesi. Inoltre, gli occhi più attenti si accorgeranno che le modanature sono in acciaio ioni lucidato a specchio, piegate e saldate a mano. Per quanto riguarda il cuore, sotto il cofano troviamo un motore a trazione elettrica che è in grado di avere le stesse prestazioni del motore originale, con un’autonomia di 120 km e una velocità massima di 95 km/h.
Fiat 500 versione 595
Chi si ricorda di questa auto sportiva? È stato un progetto del 1968 di Karl Abarth ed ha rappresentato la svolta per il successo della 500. Pensate che nel 1958 la 500 Abarth fece registrare il record di velocità sul Circuito di Monca! Questa versione presenta una calandra speciale, fari supplementari di profondità e stemmi dello Scorpione sulla carrozzeria. Inoltre, lo scarico è a doppia uscita e la coppia dell’olio è molto visibile, facendola diventare unica nel suo genere!
Dal passato mantiene le prestazioni anche con il motore a trazione elettrica, con una velocità massima di oltre 100 km/h a un’autonomia di 120 km.
Fiat 500 D Trasformabile
Nata nel 1963 da un progetto di Dante Giacosa, ricordato per essere il padre di tutte le 500. Le sue antenate sono la 500 Trasformabile e la 500 tetto apribile, entrambe presentate nel 1959 al salone di Ginevra.
Erano le prime 500 ad essere omologate per quattro posti! Anche in questo caso, del suo iconico passato conserva le prestazione con una velocità massima di 95 km/h. In fase di assemblaggio è stata dotata di un sistema costruito con la tecnologia più innovativa, grazie alle batterie di ultima generazione al Litio Ferro Fosfati che le garantiscono un’autonomia di 120 km con una carica completa.
Fiat 500 F
La Fiat 500 F è nata nel 1968, anch’essa da un progetto Dante Giacosa. Una curiosità della 500 F è che già nel 1965 venne presentata con un cambiamento evidente rispetto alla versione precedente: le nuove porte vengono incernierate anteriormente, a vantaggio della sicurezza e aumentando il peso della vettura di 20 Kg.
L’aggiornamento di questa versione riguarda il motore elettrico che mantiene le stesse prestazioni della 500 F storica, raggiungendo una velocità massima di 95 km/h. La batterie consentono un’autonomia di 120 km.