Seat Leon Cup Racer: il monomarca Seat con la pilota Millennial
03.04.2017 - in

Seat Leon Cup Racer: il monomarca Seat con la pilota Millennial

Oltre alla ST Cupra Cup c’è un altro monomarca SEAT che si corre con lo stesso calendario, ma con le Seat Leon Cup Racer: più cattiva e più potente della ST Cupra. Carrozzeria allargata, enormi appendici aerodinamiche, un sound roboante, insomma una macchina per niente “femminile” ma poco sembra importare a Carlotta Fedeli, una giovane Millennial di 25 anni che, con gentilezza e disponibilità, si è raccontata in un momento di pausa, mi ha portato a fare un giro con la sua macchina, me l’ha spiegata e poi me l’ha fatta guidare.

IMG-20170328-WA0011-01

Del resto in Seat sono anni ormai ad essere abituati a puntare sulle capacità femminili nel Motorsport , Valentina Albanese ha corso per la casa di Martorell per 11 anni e ha messo in archivio due titoli del Campionato italiano turismo endurance.

La pilota Millennial

Carlotta, romana, classe 1992, inizia nel 2007 le sue prime esperienze con i kart e, nel 2010 inizia a girare in macchina. In realtà prende la licenza prima della patente e il suo debutto automobilistico è stato a Vallelunga con la Seat Leon nel CITS. Parlare con lei è come fare una full immersion di passione e adrenalina, ci vado a nozze!

IMG_20170328_144329

Quando le ho chiesto se cambierebbe tipologia di auto e, magari, le potrebbe piacere anche il rally, la prima cosa che mi ha risposto è che il rally non la fa impazzire perché non c’è la bagarre della gara, oltre ad essere molto rischioso perché non sai mai cosa puoi aspettarti, mentre la pista è quella e non ci possono essere imprevisti. Inutile dire che, in un mondo così maschile, ci si sentono sempre gli occhi addosso e, mentre se sbagli qualcosa tutti sono pronti a ricordarlo e a sottolinearlo per settimane, quando fai qualcosa di buono, è normale. Del resto anche lei ha iniziato perché suo padre aveva portato ai kart il fratello che però poi si è dedicato ad altri sport mentre lei ha continuato. Quel papà che adesso le fa da manager e la segue in tutte le gare. Il campionato vede il periodo più caldo in estate, quando all’Università c’è la sessione estiva degli esami, che lei si perde regolarmente e poi cerca di recuperare. È al terzo anno di lingue e riesce a conciliare le gare, gli allenamenti quotidiani in palestra e l’università. Naturalmente da una Millennial ci si aspetta che sia un drago al simulatore e invece mi ha confessato che un suo amico le ha detto che se lei guidasse nella vita reale come usa il simulatore dovrebbero strapparle la licenza! Ammette però che è molto utile, specialmente per imparare le piste sulle quali non ha l’occasione di andare a girare prima delle gare, anche se naturalmente non può sostituire l’esperienza reale: ad esempio le pendenze si percepiscono poco dal simulatore, mentre i cordoli sono assolutamente identici.

Ma veniamo alla vita di tutti i giorni. Lei alla guida è tranquilla e si rende conto che la pista dà tanta sensibilità e insegna cose che possono poi servirti anche sulle strade normali, specialmente in situazioni di pericolo imprevisto e quando serve una certa prontezza e reattività. Per questo dice che i corsi di guida sicura sono molto importanti e aiutano a gestire le situazioni di panico, cosa che la scuola guida normale non insegna. Intanto, nel dubbio, quando esce con le amiche guida sempre lei, ufficialmente perché lei non beve.AP7J3881

È piacevole chiacchierare con Carlotta ma io non vedo l’ora di salire in macchina e, nascosti i capelli sotto il casco, saliamo sulla SEAT Leon Cup Racer.

Macchina

Ci aiutano a sistemare le cinture e poi siamo pronte. La giornata è piena di sole e in macchina fa davvero molto caldo ma, appena si parte, non ci si accorge più di nulla. Carlotta lascia i box senza esitazione e fa due giri di pista come se fosse la cosa più normale del mondo, con una guida decisa, grintosa, aggressiva. La macchina sembra facilissima da guidare e, quando mi metto io alla guida non so bene cosa aspettarmi. Il 2.0 turbo da 330 cv sembra avere sempre ancora un sacco da dare, l’importante è non cambiare al limite delle tacchette rosse perché in quel caso il turbo perde potenza e non è più reattivo. Per il resto la macchina scivola tra le curve di Franciacorta, il cambio DSG a sei marce è veloce, i freni forti e potenti ma duri, forse anche perché io freno col destro, a differenza di Carlotta che usa il sinistro, ma lei è abituata!

IMG-20170328-WA0005

Quando rientro ai box e scendo sono completamente elettrizzata, tolgo il casco e l’unica cosa che percepisco, non è il caldo ma l’adrenalina che ho in circolo che non si placa e mi porta immediatamente a mettermi in coda per guidare nuovamente quella macchina divertentissima!

Il format delle gare

Quest’anno la Leon Cup Racer ha anche il serbatoio più grande rispetto a quella dell’anno scorso così le gare passeranno dai 28′ ai 48′ + 1 giro, diventando quindi gare di durata, con cambio pilota o sosta obbligatoria tra il 20° e il 30° minuto. Le prove saranno di 45′ sia per le libere che per quelle ufficiali, che definiranno la griglia di gara 1. La griglia di gara 2 invece sarà composta dai primi 8 di gara 1, ma invertiti. I pneumatici saranno Yokohama e costeranno anche un filo meno rispetto al 2016. Sempre perchè in Seat stanno molto attenti ai costi per rendere più accessibile possibile questo Campionato, la tassa di iscrizione a tutte le gare sarà dimezzata rispetto all’anno scorso e sarà di 3.000 euro. Anche il montepremi è interessante: per i primi tre classificati ci saranno rispettivamente 15.000, 10.000 e 5.000 euro, poi 2.000 fino all’ottavo classificato; ma sono previsti anche 5.000 euro per il primo classificato tra i Junior e per la prima donna.

AP7J3877

Insomma una macchina coinvolgente per un campionato che ha tutte le caratteristiche per assicurare un gran divertimento e, per noi, naturalmente un in bocca al lupo davvero speciale a Carlotta!