Peugeot 406 coupé: figlia di Pininfarina dalla A alla Z
01.06.2017 - in

Peugeot 406 coupé: figlia di Pininfarina dalla A alla Z

Lanciata nella primavera del 1997, la Peugeot 406 Coupé fu il primo modello del rapporto Peugeot-Pininfarina a vedere il carrozziere torinese occuparsi non solo dello stile esterno e interno, ma anche dell’industrializzazione e della produzione. La collaborazione con Pinin era iniziata nel 1951, quando Peugeot si rivolse a lui per il progetto della nuova Berlina 403, ma con la 406 Coupé assunse una dimensione decisamente nuova.

Il processo produttivo del Peugeot 406 Coupé comprende le fasi di assemblaggio, lastroferratura e verniciatura, che si sviluppano nello stabilimento di Grugliasco, quelle della finizione e del montaggio della meccanica con i successivi test sul 100% delle vetture effettuati sulla pista di prova Pininfarina a San Giorgio Canavese e su strada.

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Tuttora considerata dagli appassionati una delle più belle creazioni automobilistiche dell’era moderna ha ricevuto importanti riconoscimenti:

L’automobile più bella del mondo 1997 nella categoria dei coupé

La più bella vettura dell’anno 1998

Il Car Design Award 1998 come miglior design tra le vetture di serie

Com’era

Fu una vettura sportiva dalla grande personalità, con alcune caratteristiche particolari come il frontale appuntito con fari sottili e la calandra appena accennata, la fiancata pulita con l’accentuata inclinazione dei montanti anteriori e posteriori, il design dei cerchi in lega a 6 razze da 15 o 16 pollici a seconda della motorizzazione e la coda “sfuggente” con gruppi luminosi romboidali.

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Debuttò sul mercato con due motori: un due litri 16 valvole benzina da 135 cv (poi diventati 137) e un tre litri V6 24 valvole benzina da 194 cv, entrambi disponibli con cambio meccanico a 5 marce o automatico a 4. A richiesta sul 3 litri (i cui cavalli saranno portati a 207 a fine 1999) si potevano avere le sospensioni attive a gestione elettronica.

Gli allestimenti erano al top della categoria e la dotazione variava in base alla versione, normale o Plus: interni in pelle, sedili elettrici con memoria e riposizionabili, tergicristallo automatico, climatizzatore automatico, sistema audio a 10 altoparlanti, airbag guidatore e passeggero, ABS e, dal 1999, addirittura uno dei primi sistemi di navigazione integrati.

La sua vita

Nel 2000, al Salone di Ginevra, fu presentata la serie speciale numerata che festeggiava i settant’anni di attività di Pininfarina: 1.200 esemplari con un V6, cerchi in lega Nautilus, in due colori: Grigio Hadés con interni in cuoio brun Alezan oppure in Blue Hyperion con interno “bianco Settanta”, il preferito di Pininfarina.

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Nel 2001 questo modello del Leone sorprese ancora una volta introducendo in gamma una motorizzazione diesel: un 2.2 litri HDi da 133 cv con il filtro antiparticolato FAP con il quale Peugeot anticipava quelle norme Euro 4 che sarebbero entrate in vigore solo nel 2005.

Nel 2002 arrivò un quattro cilindri benzina di 2,2 litri da 158 cv.

Nel 2003 fu disponibile una nuova versione che introdusse alcuni aggiornamenti estetici come il disegno del fascione  e ancora i fendinebbia lenticolari ai lati della presa d’aria, circolari e più piccoli. Anche la plancia e la strumentazione subiscono leggeri cambiamenti che li rendono più eleganti. Nello stesso anno Pininfarina festeggia il 100.000° esemplare della Peugeto 406 Coupé uscito dalle linee di produzione del proprio stabilimento di San Giorgio Canavese e destinato al mercato tedesco. Era un HDI in allestimento Plus.

Nel 2004, con un totale di 107.631 auto prodotte, di cui circa cinquemila in Italia, si concluse la produzione con una serie speciale ad effetto: 2.000 esemplari denominati “Ultima edizione”.

Per celebrare i 20 anni della 406 Coupé si terrà un raduno internazionale a Milano dal 2 al 3 giugno dove si aspettano auto proveniente da tutta Europa.