
Hyundai Kona: una coreana col nome hawaiano
Sapete da dove deriva il nome Kona? Si tratta di una località selvaggia e avventurosa delle Hawaii dove, dal 1978, si svolgono i campionati del mondo di Ironman. Certo un’auto che porta questo nome deve essere all’altezza della situazione, almeno relativamente alle tre caratteristiche che possono essere collegate alla competizione: design, sicurezza e tecnologia.

La millennial
La prima Hyundai con l'Head Up Display e una millennial come me non poteva certo non apprezzarlo!

Generazione X
ll design del primo B-Suv Hyundai mi è piaciuto molto come il tre cilindri che non è affatto sottodimensionato, i freni e lo sterzo che mi hanno sorpreso positivamente.
Look
Esternamente, come il corpo degli atleti è scolpito grazie ai loro allenamenti, così il design della Kona ha una forma robusta e scolpita che attira sicuramente l’attenzione. Prodotta a Ulsan, in Corea del Sud, nel più grande stabilimento al mondo è un modello importante perché vede il debutto di Hyundai nel segmento dei B-Suv ed è sviluppata su una piattaforma esclusiva per questo modello che non solo rende disponibile la trazione 4WD, ma anche una versione 100% elettrica che ho visto a Ginevra che avrà un’autonomia fino a 500 km e arriverà a metà di quest’anno. Le linee sono forti e hanno una grande personalità. Il frontale, con la grande griglia, è caratterizzato dal nuovo gruppo ottico su due livelli, con luci diurne a LED posizionate al di sopra dei fanali anteriori, che mi ricordano gli occhi sottili e a mandorla degli asiatici. Anche il posteriore è originale, con lo spoiler e i quattro gruppi ottici. A completare il tutto sono anche disponibili dieci colorazioni offerte in combinazione a tre diverse opzioni per il tetto e agli specchietti retrovisori con indicatori LED integrati, per un totale di 20 combinazioni possibili.
Comfort
Lungo 4,16 metri e largo 1,80 questo SUV è comodo per quattro persone con il quinto che, come più o meno in tutti i modelli di queste dimensioni, si deve un po’ stringere dietro. All’interno ci sono dettagli e inserti colorati a contrasto che caratterizzano la plancia, le cuciture dei sedili e il volante. Quest’ultimo può essere regolato in altezza e profondità per trovare la posizione di guida più comoda per ognuno, posto che comunque l’altezza da terra della macchina è di 177 mm e la seduta, anche se regolabile (nella versione Style che ho in prova le regolazioni sono elettriche), rimane comunque elevata. Le plastiche più in vista sono abbastanza morbide mentre le altre sono un po’ più dure. Il bagagliaio è di 361 litri, non il massimo nella sua categoria, ma possono arrivare a 1.143 abbattendo i sedili. Molto comoda, specialmente per noi donne, il sistema di accensione con la smart key: la chiave è sperduta nella borsa, mi avvicino alla macchina, appoggio un dito sulla maniglia e lei si apre.
Tecnologia
C’erano una volta Rocky Balboa da una parte, con i suoi allenamenti “sudore e sangue” e Ivan Drago, coi suoi allenamenti tecnologici, dall’altra. Oggi però è normale, per gli atleti, farsi aiutare dalla tecnologia per misurare le prestazioni e tenere sotto controllo l’evoluzione della preparazione. Anche la Kona è un giusto mix di “cuore” e tecnologia. All’interno ad esempio tutto ruota intorno allo schermo della plancia, che può essere da 5”, da 7” o 8” a colori, a seconda delle versioni. Nella versione Style c’è quello da 8”, che supporta Apple CarPlay e Android Auto, e include il navigatore touch screen di ultima generazione con una retrocamera posteriore e mappe 3D, dispone di un abbonamento di 7 anni alle opzioni Live Services (informazioni aggiornate in tempo reale su meteo, traffico, autovelox, ricerche on line per i luoghi di interesse) e il servizio Map Care (aggiornamento mappe). A questo si aggiunge il Sistema Audio Premium Krell ad 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno da 360 W che si sente davvero benissimo. Il quadro strumenti della Style ha un display TFT a colori da 4,2” che mostra tutte le informazioni più utili al guidatore. Comoda sia la presa USB, peccato sia solo una e il sistema di ricarica wireless per smartphone, sempre di serie sulla versione in prova.
Una delle novità della Kona è quella di avere l’Head Up Display, che può essere regolato in altezza e inclinazione ed è di serie sulla Style. Lo trovo utilissimo: una volta acceso col pulsante dedicato accanto al volante, il supporto fuoriesce dal cruscotto (rientrando nel momento in cui viene spento) e fornisce le informazioni più rilevanti come velocità, indicazioni del navigatore, livello di carburante, sistema di assisenza alla guida.
Carattere
Al momento disponibile in due motorizzazioni, il 1.0 T-GDI da 120 cv e il 1.6 T-GDI da 177 cv, io ho provato il primo, con la trazione anteriore, cambio manuale a 6 rapporti e 172 Nm di coppia. Tra qualche mese debutteranno i diesel da 115 e 136 cv con il cambio manuale o l’automatico doppia frizione 7DCT.
Il motore 3 cilindri, nonostante la bassa cilindrata, non risulta affatto essere sottodimensionato, vuoi per il peso della Kona, che non arriva ai 1.300 kg, vuoi per il telaio che garantisce una certa piacevolezza nella guida. E’ rumoroso alle basse andature e a freddo ma questa è un po’ la caratteristica di quasi tutti i 3 cilindri. Quando l’ho vista la prima volta ho pensato che fosse grande e poco pratica per la città e invece mi sono ricreduta praticamente subito: è compatta, agile e se serve un po’ più di grinta, basta scalare la marcia e la ripresa è molto fluida. Anche in autostrada il motore è reattivo e l’unico appunto è che il cruise control non è adattivo. Ottimi i freni che sono potenti oltre ogni aspettativa, come anche lo sterzo, preciso e veloce. I consumi si sono dimostrati essere piuttosto parchi e, nel combinato, ho fatto circa 16 km con 1 litro, che è meno dei 19 km dichiarati dalla casa ma non è comunque male.
Oltre al motore, che non delude, sono tanti i sistemi di assistenza attivi: sistema di mantenimento della corsia e il rilevamento di stanchezza del conducente già di serie nella versione Classic, ci sono poi nella Style la frenata autonoma di emergenza con rilevamento di pedoni e veicoli, l’illuminazione statica degli angoli, la gestione dei fari abbaglianti, l’avviso di possibili urti posteriori, il rilevatore dell’angolo cieco. Insomma direi proprio che il nome Kona sia assolutamente adatto a questo SUV compatto dal design che colpisce, e con tanta tecnologia e sicurezza.
Un’offerta interessante: Kona Extend
Hyundai propone un’offerta lancio interessante: Kona 1.0 Classic al prezzo di 15.450 euro in caso di permuta o rottamazione, con un vantaggio di 3.000 euro rispetto al listino di 18.450 euro. Vale per il mese di marzo, su tutti gli allestimenti. Anche per la Kona c’è la garanzia Hyundai di “5 anni a km illimitati”, ma non è tutto. Kona Extend permette di iniziare a guidare Nuova Kona nella versione benzina, per poi decidere dopo un anno se tenerla, restituirla o cambiarla con una versione diesel, elettrica o un’altra benzina, senza obbligo di rate e a interessi zero. Infatti i clienti Kona Extend possono scegliere se versare un anticipo e non pagare le rate per i primi 11 mesi di contratto, oppure se rateizzare l’anticipo in 11 comode rate mensili.
Scheda tecnica
Motore: tre cilindri
Cilindrata: 998 cc
Cambio: manuale a 6 rapporti
Potenza massima: 120 cv
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 5,2 l/100 km
Emissioni: 117 g/km
Trazione: anteriore
Peso a vuoto: 1.233
Volume bagagliaio: 361/1.143
0-100 km/h: 12,0"
Prezzo di listino della versione provata (1.0 T-GDI Style): € 25.650