
Su Nissan Qashqai arriva “il Propilot”: il guidatore in più
Il suv leader in Europa rilancia il rapporto-uomo macchina. Puntando ancora all’evoluzione.
Dal 2007 ad oggi, Nissan Qashqai ha rivoluzionato la mobilità sulle strade. Nello specifico ci è riuscito per 2,3 milioni di guidatori, di cui 300.000 in Italia, 31.000 solo nell’ultimo anno. Portando una ventata di novità nel settore: gli Sport Utility Vehicle. Ora l’evoluzione continua. Obiettivo: cambiare il rapporto uomo-macchina.
Come? L’azienda ha creato il “ProPilot”, mettendo sotto i riflettori tutti i sistemi di ultima generazione, connessi e pensati per la sicurezza a bordo.
In questo video ce lo spiega Bruno Mattucci, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia
Per il pilota, semplici tecnologie da attivare, sistemi di sostegno nel momento in cui ci si trova in situazioni stressanti – il traffico in autostrada o la coda in città – e il piacere al volante piano piano scompare… Quanti di noi in quei momenti vorrebbero essere trasportati con una navicella a destinazione?
Dopo essere stato da esempio su auto di nicchia come quelle elettriche e performanti, ora Nissan porta il ProPilot su Qashqai, suv generalista leader in Europa, puntando a diventare uno “strumento” quotidiano per tutti gli automobilisti. Niente a che vedere con la guida autonoma, ovviamente. Chi si siede al volante è sempre l’unico responsabile del controllo e del comportamento del veicolo… ma il ProPilot si può rivelare un grande aiuto per diminuire la tensione magari di chi passa molte ore a bordo: agisce in fase di sterzata, accelerazione e frenata, aiutando a prevenire incidenti, grazie a telecamere, radar, sensori che leggono la realtà meglio e più rapidamente dell’essere umano.
Il sistema unisce l’Intelligent Cruise Control che regola la velocità e la distanza dal veicolo davanti tenendo l’auto nella stessa corsia di marcia; il Lane Keep Assist che agisce sullo sterzo e mantiene il veicolo al centro della carreggiata; il Traffic Jam Pilot che permette di seguire la vettura davanti alla distanza stabilita rallentando, fermandosi e ripartendo.
In tutto ciò il conducente è sempre a conoscenza di ciò che accade e obbligatoriamente deve tenere le mani sul volante. Non solo: viene tenuto “sveglio” da due quadranti luminosi, spie di avviso e segnali acustici quando non risulta “reattivo” al ProPilot. Allertato continuamente, il guidatore è così anche in grado di capire se è il momento di continuare a stare al volante oppure no. I Giapponesi sono chiari: a bordo il massimo piacere e divertimento alla guida, stress e stanchezza esclusi. Questa concezione ci è incredibilmente piaciuta.
- Nissan lancia la tecnologia ProPILOT su Qashqai.
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