Opel Combo Life: la nuova vita di quello che fu un veicolo commerciale
Opel Combo cambia (quasi) sostanza, così come sta cambiando, nel tempo, il concetto di spaziosità e funzionalità dei veicoli. Difatti, la vera novità è che per “rigenerare” il nuovo Combo, dopo trent’anni di carriera da veicolo commerciale, si è partiti da un veicolo passeggeri. E questo dettaglio – che in realtà tale non è – si fa sentire e vedere sotto ogni aspetto: il veicolo di Casa Opel si fa in due, con una versione Life votata alla comodità e alla spaziosità per famiglie e sportivi appassionati, e una versione Van, più fedele alle originarie pretese del modello.
Look
Negli esterni vediamo innanzitutto un’estetica ingentilita rispetto alle generazioni precedenti, ma che non rinuncia alla robustezza, soprattutto del frontale. Qui troviamo nuovi gruppi ottici con fari full led e soprattutto, grazie all’impiego della piattaforma EMP2 – che Combo ha in comune con le cugine Berlingo e Rifter – lo sbalzo ridotto.
Comfort
L’abitacolo è vero e proprio comfort, grazie all’ergonomia dei sedili anteriori e posteriori (da oggi con la possibilità di montare su ciascuno un seggiolino per bambini) e al nuovo volante in pelle, riscaldabile così come i sedili anteriori. Le postazioni inoltre sono tutte abbattibili, tranne quella del conducente, mi raccomando: non siamo ancora su un Combo a guida autonoma! Però questo consente di ottenere un vano di carico di 3,5 metri di lunghezza, quindi via con assi di legno, pallet, biciclette e batteria per i musicisti. È poi possibile richiedere l’indicatore di sovraccarico per la versione Van: questo consente di trasportare fino a un massimo di 1.000 kg e quando si comincia a superare l’80% del peso sopportabile, l’indicatore invia segnali luminosi al conducente.
Tecnologia
Nonostante la “stazza”, guidare il Combo è sempre più facile grazie all’introduzione di ben 19 dispositivi di assistenza alla guida, il che conferisce al veicolo grande sicurezza: tra questi troviamo il Lane Keep Assist che aiuta a mantenere la corsia di marcia, il cruise control adattivo che ci tiene automaticamente a una velocità costante e una distanza di sicurezza dal veicolo che precede; poi ancora, la telecamera frontale con riconoscimento pedoni e frenata di emergenza e infine un sistema molto utile per parcheggiare in tutta comodità negli spazi urbani, ovvero il Flank Guard che rende visibile tutta la zona circostante al veicolo.
Carattere
Per quanto riguarda i motori, troviamo il PureTech 1.2 da 110 CV – si aspetterà il prossimo anno per avere il 3 cilindri anche con potenza da 130 CV – con cambio manuale a 6 rapporti e il turbodiesel da 1.5 con potenze da 75, 102 e 130 CV (trasmissione manuale a 6 e automatica a 8 velocità), tutti omologati Euro6d-Temp secondo la nuova e più restrittiva normativa in termini di emissioni inquinanti.
Non pensate più al Combo come a un semplice veicolo commerciale, difficile e ingombrante da guidare: la versione che abbiamo provato, una Life con motorizzazione turbodiesel 1.5 da 102 CV, è stata piuttosto discreta, tanto ai bassi regimi del traffico cittadino, quanto a quelli alti dei tratti autostradali.
Viene da chiedersi, però, come si comporti lo stesso motore quando l’auto si trova a percorrere dei tratti di forte pendenza e nell’assetto a pieno carico: per questo tipo di esigenze, probabilmente sarebbe meglio affidarsi alla versione da 130 CV per uscirne con maggior scioltezza.
Come dicevamo, i numerosi ADAS sono di grande supporto alla guida del Combo, sia in velocità sia quando si è alle prese con le manovre di parcheggio: aumentano la sicurezza e la tranquillità di chi siede al volante.