Porsche Club Bullet, “pazzi” per la beneficenza
Un raid di due giorni tra colline toscane, 70 equipaggi – arrivati dalla Puglia al Veneto – una caccia al tesoro di 10 tappe. Tutti in corsa per beneficenza. Noi comprese. Questo è la Porsche Club Bullet, giunta alla sua seconda edizione.
Di donne al volante ne abbiamo viste solo un paio per la verità. “Compagne di viaggio eccellenti – commenta un driver sulla sua GT3 – ma mia moglie per guidare la macchina dovrebbe prima sapere quanto costa”. Le risposte insolenti non mancano, così come signore e ragazze più giovani che con grande entusiasmo si siedono a fianco dei propri driver per mettersi alla prova con roadbook digitali e tempi: per portare a termine una gara di regolarità contano infatti tanto i minuti che passano, quanto le prove di abilità sul territorio.
Orientamento, quiz di cultura generale, ma anche di arte e logica, senza dimenticare gli oggetti da trovare sul campo, sono state le vere difficoltà di questa 48 ore toscana. Una reale caccia al tesoro che ha messo gli equipaggi di fronte alla proprie capacità, specie in realtà abitative isolate dove nessuno poteva correre in aiuto del team: è così che mazzi di carte toscane – da cercare in paesini di 200 anime – arrivano ad avere il valore dell’oro, un pieno di benzina a 1.4 euro a litro – con tanto di scontrino e cap del luogo – diventa prova di scaltrezza tra App da scaricare e tragitti veloci verso il distributore più vicino.
Difficoltà che – diciamolo pure – la maggior parte dei porschisti non avrebbe mai affrontato nel quotidiano, ma che hanno saputo spronarli, sfruttare la loro caparbietà e bravura al volante. Spesso, anche andando contro le regole della competizione: non è mancato chi, trovando prima la risoluzione dell’indizio, ha reso impossibile ad altri partecipanti la vittoria al check-point (…magari acquistando tutto il necessaire nella bottega di turno…)
Ovviamente nelle 10 prove, oltre alla ricerca del “tesoro”, pure le destinazioni erano tutte da scoprire in corsa. Tolto il punto di partenza a Campi Bisenzio, la carovana ha proceduto tra scorci mozzafiato e strade italiane tra le più famose (la via Francigena!), percorrendo oltre 300 km tra le province di Firenze, Siena e Grosseto. Itinerario che varrebbe una gita fuoriporta anche senza il Club. Ma la competizione, si sa, rende tutto più eccitante, soprattutto quando il valore dell’auto – Cayenne, Cayman, Boxster, GT3RS, GT4 e 911 con ogni tipo di livrea – conta meno dell’equipaggio. Al podio un ragazzo disabile con la mamma pronti a sfidare il mondo, una coppia di giovani verso il matrimonio.