Toyota Aygo, amica hi-tech

Look

A colpi di design manga e tecnologia made in Japan, Aygo si fa sempre più largo tra i marchi generalisti: si parte da nuovi colori sgargianti e dalla maggiore grinta e presenza su strada, evidenti già alla prima occhiata; per poi scoprire la rivisitazione dei gruppi ottici con luci diurne a led e l’inedita firma luminosa. Da fuori ti aspetti che cambino le dimensioni. Invece no. Solo i paraurti sono più larghi e ribassati rispetto al modello precedente. La Toyotina vuole essere ancora una city car esemplare (3.46m di lunghezza per 1,61 di larghezza). Esemplare, certo, ma non perfetta. Come in tutte le mini car non mancano i punti no.

Comfort

Abbiamo scelto Roma per il nostro test. Dalle strade dissestate alle dimensioni, è una delle città che prediligiamo per capire le potenzialità di un veicolo: 30-60 km in media al giorno, tra traffico, semafori, buche e pioggia mettono alla prova il modello meglio di qualsiasi altra cosa. Comfort compreso. Dopo una settimana al volante la risposta vien da sè.

Aygo ha notevolmentene isolato il rumore proveniente dal motore – complice l’utilizzo di materiali fonoassorbenti posizionati dietro la plancia -; ha curato i montanti anteriori, insonorizzato i pannelli porta e il pianale posteriore, eliminando i soliti rumori provenienti dal fondo stradale, soprattutto superati i 100, come avviene sul GRA.

Il quadro strumenti ha un nuovo effetto tridimensionale ed è diventato semplicissimo connettere lo smarthphone, integrandolo con lo schermo touch da 7’’. In men che non si dica mentre si guida si possono anche usare le app meno impegnative: applicazioni dove non bisogna scrivere, come Spotify per dirne una. Per il resto, quando arriva una mail o un messaggio, ci pensa Aygo a leggerlo con il sistema vocale. Come a dire: “Qui non si scherza, mica: zero distrazioni!”

Tecnologia

Sull’automobile per la maggior parte delle funzioni è attivo il riconoscimento vocale, compatibile con Siri di Apple e con Google Voice Command. Un’opzione disponibile su tutti gli allestimenti tranne quello di ingresso, pensato per un pubblico meno esigente. Per il resto le versioni sono state sviluppate per conquistare clienti nella fascia alta del segmento.

Su tutti gli allestimenti, comuque, di serie, c’è il Safety Sense, sistema che raggruppa tecnologie di sicurezza attiva: previene le collisioni, e grazie al Pre-Crash il guidatore viene avvisato in anticipo di eventuali impatti frontali, in un raggio di intervento compreso fra 10 e 80 km/h. A questo, inoltre, si aggiunge il Lane Departure Alert che allerta se accidentalmente il conducente si sta allontanando dalla propria carreggiata.

Carattere

La nuova AYGO assicura migliori performance rispetto al passato. Il VVT-i da 998 cc, 3 cilindri, 12 valvole DOHC – oggi conforme agli standard EURO 6.2 – si mostra agile ed efficiente. Ora è in grado di bilanciare consumi e potenza con buoni livelli di coppia, anche ai regimi del motore più bassi. Sotto al cofano sviluppa 72 cavalli a 6.000 giri/min e 93 Nm di coppia a 4.400 giri/min. Le prestazioni sono più che buone: l’accelerazione 0-100 km/h è in 13,8 secondi e Aygo è in grado anche di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. Questo alla luce dei consumi ovviamente…pari a 24,4 km/l, secondo la Casa.

Noi, che volevamo fare la prova a pieno carico (si sa quanto le donne amino riempire l’auto…) però, non possiamo dirvi di più. L’intenzione era trasportare degli scatoloni da un ufficio ad un altro. Ma l’Aygo – disponibile sia a 3 che a 5 porte -,pur consentendo di ospitare in tutto 4 persone, ha il bagagliaio solo di 168 litri: giusto giusto per sacchetti o bagagli a mano. Morale della favola, per evitare di rovinare la tappezzeria, abbiamo rinunciato. Ritornando a lei nei momenti di pausa dal lavoro. Durante i pomeriggi di shopping o nelle serate in centro, ad esempio. “Non si può avere tutto – viene da pensare – in fondo, un po’ come succede con certe amiche.