Hyundai i30 Fastback: la coupé cinque porte carismatica

Look

Il design mi è piaciuto molto, con una silhouette che richiama tanti aggettivi: elegante, sofisticata, affusolata. Insomma una linea che mi ha convinto, anche perché è originale in questo segmento, con proporzioni decisamente armoniose, da coupé sportiva. Rispetto alla cinque porte è più lunga di 11 cm, arrivando a 4,45 m e più bassa di 25 mm. Davanti la “cascading grille” è più bassa, ma è probabilmente il posteriore quello che attira di più l’attenzione, con lo spoiler sportivo che chiude il posteriore.

Comfort

All’interno il comfort è al pari di quello che si respira in un’auto premium, anche se gli adulti seduti dietro, se sono normalmente alti, si trovano con la testa davvero attaccata al tetto e, se più alti di un metro e ottanta devono proprio abbassarsi. La visibilità è quella tipica da coupé col tetto spiovente e sono fondamentali i sensori di parcheggio e la retrocamera posteriore, di serie. Il bagagliaio è grande, capiente e facilmente accessibile, parte da 450 litri e arriva a 1.351 se abbassate i sedili posteriori. Qualità davvero ai massimi con plastiche morbide e rifiniture e dettagli che non lasciano spazi a sbavature o cadute di stile. Sedili e volante riscaldati sono davvero impagabili, specialmente con questi primi freddi milanesi!

Tecnologia

Domina in posizione centrale il display da 8” che è facile da usare e con una bella grafica. Il sistema di infotainment integra Apple Carplay™ e Android Auto™ e il sistema di navigazione include di serie un abbonamento di 7 anni alle opzioni LIVE Services (informazioni aggiornate in tempo reale su meteo, traffico, autovelox, ricerche on-line per i luoghi d’interesse). Sempre di serie la possibilità di ricarica wireless per il cellulare, ma non manca comunque anche la presa USB per gli smartphone che ancora non supportano questo tipo di funzione. Un’auto dalla ricca dotazione di serie anche per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida e infatti non mancano gli elementi di Hyundai SmartSense in cui si trovano: il sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento dei veicoli, il rilevamento della stanchezza del conducente, la regolazione automatica dei fari abbaglianti, il sistema di mantenimento della corsia. Se mettete a budget anche il Safety Pack con 1.850 euro avrete anche il cruise control adattivo e il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi, tra le altre cose.

Carattere

Un unico allestimento disponibile, Business, per le due le motorizzazioni esistenti: il diesel 1.6 CRDi DCT da 136 cv e il 1.4 benzina T-GDI da 140 cv, che è quella della nostra prova, col cambio automatico a doppia frizione a sette marce. La macchina è piacevole da guidare e, agendo sul bottone che regola il Drive Mode, si può scegliere se viaggiare in modalità ecologica o in quella sportiva. Naturalmente io preferisco la seconda, abbinata all’utilizzo dei paddle al volante per modulare le cambiate al proprio stile di guida. Se scegliete “Eco” ovviamente la reattività del motore ai bassi regimi non sarà velocissima, ma sarà più grintosa aumentando i giri. L’assetto ribassato di 5 mm rispetto alla cinque porte e la rigidità delle sospensioni, aumentata del 15%, la rendono divertente da guidare anche nei percorsi un po’ più impegnativi, anche grazie a freni potenti, che sono a disco sia davanti che dietro. Insomma questa “fastback” è eclettica e versatile e va bene un po’ dappertutto, non solo in autostrada, dove è molto confortevole o in città, dove comunque attutisce molto bene anche le asperità di pavè e rotaie.