In quanti modi si scrive “frenata d’emergenza”? Troppi!
La federazione di automobilisti americani parla di confusione tra i consumatori e chiede alle marche di uniformare i nomi. Un problema che si pone con la lingua inglese, ma che può creare scompiglio anche tra gli automobilisti italiani, dal momento che le Case adottano le denominazioni inglesi anche per il marketing nostrano.
Frenata di emergenza, mantenimento della corsia, monitoraggio dell’angolo cieco: hanno sempre gli stessi nomi da brand a brand?
I sistemi di assistenza alla guida sono ormai noti a tutti, o almeno a tutti quelli intenzionati ad acquistare un’auto nuova. La sigla che li identifica è ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), tranne poi essere chiamati ciascuno con nomi diversi a seconda della Casa automobilistica che li adotta sui propri modelli. Un esempio è quello della frenata d’emergenza, che può trovarsi come Emergency Brake Assist, Automatic Emergency Breaking o anche Autonomous Emergency Brake, giusto per citarne alcuni: si tratta sempre dello stesso sistema di sicurezza, che prevede la frenata automatica del veicolo – al di sotto di una certa velocità oraria – nel momento in cui supera una distanza minima da quello che lo precede. A fare la differenza, quindi, è solo la marca.
Ma l’elenco è ancora lungo, se consideriamo che in media oggi si possono trovare almeno 20 sistemi di assistenza alla guida su ogni nuovo modello di qualsiasi brand; un altro sistema spesso indicato in modi diversi, è quello che interviene sullo sterzo per il mantenimento di corsia: può chiamarsi Lane Keep Assist, Lane Support Systems, Active Lane Departure Warnign System e così via. Incredibile poi se si pensa che questi riescono a cambiare di denominazione anche da un modello all’altro della stessa marca.
Troppa confusione e l’American Automobile Association “non ci sta”
Stando al report stilato dalla federazione automobilistica degli Stati Uniti, l’American Automobile Association, la frenata di emergenza risulterebbe indicata addirittura con 40 nomi diversi, mentre per il controllo adattivo della velocità le denominazioni sarebbero 20; poi 19 per il mantenimento della corsia, 18 per il sistema degli abbaglianti automatici e 15 modi diversi di chiamare il controllo dell’angolo cieco. Una bella confusione, insomma: così la “Tripla A” si è decisa a “richiamare” tutti i costruttori affinché trovino un nome comune per ciascuna tipologia dei sistemi di assistenza, come ad esempio, con Lane Keeping Assistance il sistema del mantenimento di corsia, e con Blind Spot Warning il controllo dell’angolo cieco.
La federazione, infatti, ha fatto notare come tutto questo stia portando i consumatori a non avere le idee chiare per quanto riguarda le esatte funzioni delle tecnologie di sicurezza, in virtù di un marketing che potrebbe rivelarsi un vero e proprio boomerang: ad esempio, riporta ancora l’American Automobile Association citando il report dello scorso novembre, il 40% delle persone è così confuso che crede i veicoli completamente autonomi già presenti sulle strade americane. La confusione, in quel caso, sarebbe derivata dalle diciture PilotAssist, ProPILOT e AutoPilot, che avrebbero fatto pensare a sistemi in grado di rendere le auto in tutto e per tutto autonome.