Auto elettrica: ricaricarla sarà sempre più semplice
13.02.2019 - in

Auto elettrica: ricaricarla sarà sempre più semplice

Sono tante le innovazioni per ricaricare l’auto elettrica pronte ad aiutare chi ha l’ansia di “restare a piedi”

E se poi la batteria dell’auto si scarica in un posto dove non ho colonnine di ricarica a disposizione?”: questo è uno dei tanti interrogativi che ci si pone quando si valuta l’acquisto di un’auto elettrica.

La mancanza di infrastrutture per la ricarica o anche i tempi di “rifornimento” troppo lunghi minacciano di farci vivere con l’ansia… o forse ne sappiamo ancora poco sulle auto elettriche, ignorando i passi in avanti che la tecnologia, anche a livello di infrastrutture, sta facendo in breve tempo. Noi ne abbiamo scovate delle belle…

Ricarica on demand: E-Gap

L’idea è della startup italiana E-Gapm che ha pensato a risolvere il problema del “pieno” in casi di emergenza con la ricarica on demand. Un van (elettrico, neanche a dirlo) arriva in soccorso ovunque voi siate rimasti con la vostra auto “a secco”. Basta chiamare il servizio via smartphone tramite l’apposita app, disponibile già per Android e iOS, e una volta sul posto, potrà fornire sia una ricarica da 25 kW di potenza, sia una rapida da 50 kW.

Il servizio on demand per il momento attivo solo a Milano e in fase di attivazione a Roma, mette a disposizione tre fasce tariffarie: small, per una ricarica ridotta, della durata massima di 45 minuti e 5 kWh, medium per una ricarica da 10 kWh sempre della durata di 45 minuti e infine la large, per 15 kWh, durata massima 60 minuti.

I prezzi, oltre ai kWh, variano anche in base a quanto tempo prima si prenota la ricarica sul posto e possono variare, nella tariffa low cost di 15 euro (con un anticipo di 24 ore) fino ai 20 euro per averla last minute entro un’ora e mezza.

Pali smart: ricarica auto e wi-fi

Ci sono poi città più piccole, come Verona, che puntano a diventare in futuro delle vere smart cities, prendendo parte a progetti come quello di Volkswagen, che ha portato all’installazione dei primi due pali di illuminazione pubblica che fungono anche da colonnine di ricarica rapida a 22 kW. Non solo.

Questi pali consentono anche l’hotspot per la connessione WiFi, monitorano la qualità dell’aria e offrono un sistema di videosorveglianza della zona. Il progetto non ancora concluso, vedrà l’installazione di altri 10 pali “smart”, per arrivare a ottenere in totale 100 punti di ricarica entro il 2021.

L’albero del futuro

Un albero in vetroresina e alluminio, che assorbe energia solare e ricarica le sue batterie per rigenerare l’aria, fornire acqua potabilericaricare smartphone, bici elettriche e fare da punto WiFi: stiamo esagerando con la fantasia? Non proprio. Questa è l’idea  – quasi pronta a essere realizzata – di un ingegnere italiano di 23 anni e di suo padre, presentata al CES di Las Vegas dello scorso gennaio.

Si chiama Namastree ed è un albero alto 7 metri e largo 3, pensato tanto per quelle popolazioni che non hanno a disposizione acqua ed energia, tanto per le smart smart cities che devono combattere l’inquinamento ambientale e favorire gli accessi ai punti di ricarica in maniera totalmente green: per e-bike ora e forse un giorno per EV. Alberi del futuro, insomma, che potrebbero essere fonte di vita – rinnovabile – per i nostri veicoli… ad ogni angolo della città.