Lamborghini Urus: il super SUV che può diventare una city car.
19.02.2019 - in

Lamborghini Urus: il super SUV che può diventare una city car.

Lamborghini Urus: prende il suo nome dall’antenato del toro da combattimento: l’uro, un animale estinto le cui corna potevano arrivare ad un metro di lunghezza. Il Super Suv che non esisteva ma che nasce fedele alla tradizione della Casa di Sant’Agata. Un modello importantissimo, per il quale è stata ampliata tutta la fabbrica e che sta già raccogliendo ottimi risultati e sarà il best seller di Lamborghini: delle 8.000 auto prodotte nel 2020 si prevede che la metà saranno Urus e le altre 4.000 suddivise tra Huracan Evo e Aventador S. Ma vediamo com’è questo Suv con prestazioni da supercar che si adatta a qualunque situazione e può essere anche una city car.


Look

Sprizza potenza da ogni lato lo si guardi ma è anche molto elegante e sinuoso, con la sua linea da coupé. Ma la notizia è che è più basso di me: 1,63 m! E infatti è forse questa, tra le altre, la caratteristica che più di tutte la rende una Lamborghini: è attaccato a terra pur essendo un SUV e il baricentro rimane ben più basso dei suoi rivali, posto che ne abbia. Lungo 5,11 metri, largo 2 e con un passo di 3 non passa inosservato: davanti è molto aggressivo, con le prese d’aria frontali che ricordano la LM002, col quale Lamborghini si era avvicinata, negli anni ’80, ai fuoristrada. Ma non è questo l’unico legame stilistico col passato. La sagoma del cofano motore richiama quella della Miura e dell’Aventador. E ancora, la linea del tetto che si allarga alla base del pannello posteriore ricorda la Countach e la Murciélago. Ci sono poi i passaruota esagonali, linee diagonali, le ruote da 22” con i freni carboceramici Brembo più potenti di sempre: da 100 km/h a 0 in poco più di 30 metri!

Comfort

Non si ha la sensazione di entrare e accomodarsi “in alto” e tutto quello che si vede e si “respira” è tipicamente Lamborghini: dai dettagli esagonali, alla pelle, ai loghi, al cupolino rosso del bottone per accendere la macchina. Dal display centrale si possono regolare tutte le impostazioni, grazie a dei pulsanti “virtuali” touch, che hanno il rumore dei vecchi bottoni analogici. Quando si accende, la Urus sembra prendere vita: anche i tweeter dello stereo Bang and Olufsen si “svegliano” e si alzano, quasi a darvi il benvenuto.

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Sul tamburo c’è sia ANIMA – Adaptive Network Intelligence Management – che EGO. Il primo serve per le regolazioni delle diverse modalità di guida: Strada, Sport, Corsa, Neve, Terra, Sabbia. Ad ogni regolazione corrisponde una diversa grafica sul display sopra il volante. EGO vi consente di personalizzare i settaggi della trazione, del volante e delle sospensioni. Inutile dire che lo spazio a disposizione è tantissimo. Si può scegliere tra una versione a cinque posti e una a quattro, che è quella che abbiamo noi in prova. In questo secondo caso il bagagliaio rimane di 616 litri, che invece nella cinque posti può diventare 1.596 litri poiché si possono abbattere i sedili. Sedili che possono essere regolati elettricamente sia davanti che dietro e sono avvolgenti, accoglienti e “nascondono” una funzione massaggio (quelli anteriori), che è una coccola inaspettata. Ma parliamo del sound. All’interno è sempre molto discreta e forse io l’avrei lasciata anche un po’ meno “silenziosa”: in modalità Strada, sembra di avere un agnellino. In modalità Sport o Corsa diventa un vero toro che scalpita, sia per la potenza che per il rumore e sembra quasi di vedere il fumo che esce dal naso. Non è il sound dell’aspirato, però non ne fa sentire la mancanza.

Tecnologia

In un’auto del genere la tecnologia è dappertutto ma non è assolutamente invadente o invasiva e, cosa ancor più importante, non è difficile. Tutti i settaggi sono facili, comprensibili e immediati. Nonostante si abbia l’impressione di entrare in un jet militare non serve un libretto di istruzioni per decifrare nulla. Il sistema di infotainment si governa facilmente, anche dal volante multifunzione che, naturalmente ha i paddle. Il telefono si collega in un attimo e si può caricare grazie alla ricarica wireless sotto il bracciolo centrale, una posizione però non proprio comodissima. Le prese USB non mancano, come anche le telecamere che vi aiuteranno nelle manovre o nei diversi sistemi di assistenza alla guida a bordo della Urus. La visione 3D delle telecamere è di qualità elevatissima e vi permette di controllare tutta l’area circostante la macchina in modo accuratissimo. Per inserire l’indirizzo nel navigatore, oltre alla classica tastiera, si può usare anche una lavagnetta virtuale sulla quale scrivere direttamente a mano la via e lui la legge immediatamente. Comodissimo l’ACC che arriva fino a zero km/h, quindi utilizzabile anche in città o nelle code da “fermi”.

Carattere

Per la Urus Lamborghini ha abbandonato l’aspirato e sotto il suo cofano pulsa un V8 4.0 biturbo da 650 cv e 850 Nm di coppia a 2.250 giri. Da 0-100 km/h in 3,6”, da 0-200 km/h in 12,8” e ha una velocità massima di 305 km/h. Tanta roba. Ma forse il numero sorprendente è un altro. Quest’auto, che pesa 2.197 kg, ha lo slancio di una superleggera che anche Colin Chapman impallidirebbe, grazie all’ottimo rapporto peso/potenza che è di 3,38 kg/cv. Gli ingegneri sono riusciti a fare un lavoro pazzesco che si percepisce completamente quando la si guida. Con lei si può andare davvero dappertutto: in pista, sulla sabbia, off-road. Ma, diciamoci la verità: la cosa bella di quest’auto è che si può usare ugualmente con disinvoltura anche nella vita di tutti i giorni.

FUTA3036Perché la pista, la sabbia e lo sterrato sono le eccezioni mentre la normalità sono i viaggi e la quotidianità. Con lei si va dappertutto, è un’auto dalle mille risorse, che cambia volto all’occorrenza e ci si sente sempre a proprio agio. Le quattro ruote sterzanti, alle basse velocità, girano in controfase e la rendono agile anche in città o nelle manovre più impegnative, mentre, sopra i 70 km/h, si muovono in asse e garantiscono maggiore stabilità.

Piacevole e confortevole in autostrada, divertente nei tornanti e in montagna. Instancabile, con la trazione integrale che, in condizioni normali ha un rapporto 40/60 tra anteriore e posteriore ma può arrivare fino al 70% davanti e 87% dietro. Nelle modalità Strada, Neve e Terra la ripartizione della coppia riduce il sottosterzo per una guida più sicura e facile, mentre in Sport e Corsa è più agile e ha un po’ di sovrasterzo per una guida più precisa e divertente. Le sospensioni sono pneumatiche e si adattano alla condizione della strada. Il cambio è uno zf a 8 marce con convertitore di coppia, con rapporti molto corti per le marce basse e più lunghi per le alte. Ha anche il sistema di disattivazione dei cilindri per ridurre il consumo di carburante ma state comunque guidando una supersportiva, in città ho fatto i 20 l per 100 km; in statale circa i 16 e in autostrada i 14. Con questo modello Lamborghini punta anche ad aumentare il pubblico femminile che, fino a questo momento, è stato scarso ma sono certa che con Urus anche le donne sentiranno di poter guardare ad un toro con fiducia!

Scheda tecnica

Motore: V8 biturbo benzina
Cilindrata: 3.996 cm3
Cambio: zf 8 marce
Potenza massima: 650 cv
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 8,1 km/l
Emissioni co2: 279 g/K
Trazione: integrale
Peso a vuoto: 2.197 kg
Volume bagagliaio: 616 - 1.596 l
0-100 km/h: 3,6"
Prezzo di listino: 206.000 euro + IVA