Goodyear al Salone di Ginevra 2019: dall’auto di Cenerentola a quella che vola.
12.03.2019 - in

Goodyear al Salone di Ginevra 2019: dall’auto di Cenerentola a quella che vola.

Lo stand di Goodyear all’89° Salone dell’Auto di Ginevra è un viaggio nel tempo tra passato, presente, e diversi tipi di futuro. Scopriamoli insieme ad Andrea Scaliti, Communication and Digital Manager di Goodyear Italia!

Il passato: Golden Sahara II, l’auto di Cenerentola a guida semiautonoma

Siamo di fronte ad un’auto “custom” del 1956, fatta sulla base della Lincoln Capri, che incorporava i primi sistemi di mobilità semiautonoma e Goodyear aveva sviluppato pneumatici ad hoc. Erano arancioni perché l’obiettivo di questi pneumatici, che sono in uretano, cioè trasmettono la luce, era di suggerire come si stava comportava la vettura: un’altra auto poteva capire se stava sterzando, accelerando o frenando in base alla luminosità del pneumatico. Sempre rimasta un concept, non è mai andata su strada ma è andata al cinema perché è stato protagonista del film Cenerentola degli anni ’60. George Barris, creatore di questa vettura è l’ideatore anche della prima Bat-mobile della serie tv. La Golden Sahara II era in pratica un laboratorio per collaudare nuove tecnologie già negli anni ’50. Aveva un sistema di controllo con una leva di comando per accelerare e frenare ispirata agli aeroplani; un sistema di frenata automatica che usava delle antennine tipo sensori che individuavano la presenza di oggetti sulla strada. Aveva anche un sistema vocale di comandi e un telecomando per l’apertura delle porte, l’accensione, lo spegnimento, la frenata e l’accelerazione.

Girò in lungo e in largo negli Stati Uniti e poi fu messa in un garage. Nel 2018 Klairmont Kollections, un museo che raccoglie 300 auto classiche e custom a Chicago, l’ha comprata e l’ha restaurata. Peccato che dopo Ginevra tornerà negli States!

Il futuro parte 1. Mobilità autonoma

Goodyear e Local Motors, azienda dell’Arizona specializzata nello sviluppo di veicoli a guida autonoma, hanno realizzato una partnership per lo sviluppo del minibus “Olli”. Lo shuttle, che può trasportare sino a otto persone, ha il sistema di autopilota ed è munito di uno “pneumatico non pneumatico” perché non ha camere d’aria, concepito con una struttura termoplastica che ha la caratteristica di essere molto elastica ma anche molto resistente che attutisce le asperità della strada. E’ particolarmente comodo perché soddifa i requisiti di efficienza e sicurezza che sono le pietre miliari della guida autonoma e, chi gestisce una flotta, dovrà fare pochissimi interventi proprio perché non ha pressione e non è soggetto a forature. Nello stabilimento di Akron, sede in Ohio di Goodyear, i dipendenti già su spostano su questi mezzi e Local Motors sta proponendo progetti di sperimentazioni con Olli con Università e centri storici.

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Il futuro parte 2. Aero: pneumatico per le auto volanti

Si parla tanto di veicoli volanti: Aibus, Rolls Royce e altre aziende stanno facendo una vera e propria corsa “volante”. NASA e Uber hanno fatto un accordo per sviluppare tecnologie di questo tipo e il Governo giapponese ha un piano ministeriale per creare auto di questo genere. Insomma il dibattito è aperto.

Morgan Stanley ha stimato che più o meno nel 2040 saranno una realtà.

Non proprio un orizzonte così lontano e Goodyear vuole proporre le sue soluzioni alimentando questo dibattito e vedere se ci sono operatori e startup interessati alla loro soluzione. Aero è un “pneumatico non pneumatico” multiuso: se è verticale è come una gomma tradizionale, ma se si vuole decollare si inclina e, attraverso la propulsione magnetica, fa da rotore, genera portanza e fa sollevare il veicolo. Ovviamente non si possono sollevare tutti gli pneumatici contemporaneamente ma si solleveranno i due pneumatici opposti, anteriore e posteriore in modo da garantire l’equilibrio della vettura, che quindi potrà partire sia in corsa che da ferma. Gli elementi luminosi sono un sistema di diagnosi: la luce viene usata come un sensore per valutare l’integrità strutturale del pneumatico. La luce deve attraversare il pneumatico e, se trova degli elementi di rottura, restituisce un messaggio che dice che bisogna frenare. Il battistrada è bucherellato perché la luce attraversando quei fori può dialogare col terreno e il segnale di ritorno indica se c’è bagnato, o se la strada è dissestata e, per aumentare la sicurezza, potrà suggerire all’auto come comportarsi. Goodyear usa tutte tecnologie esistenti per sperimentare il futuro: la propulsione magnetica è usata per i treni Maglev e i sensori luminosi non son altro che fibra ottica. Adesso non rimane che capire come evolverà il mercato e chi volerà per primo!

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Il presente. Concentrati sulla sportività

I nuovi Goodyear Eagle F1 SuperSport, Eagle F1 SuperSport R e Eagle F1 SuperSport RS sono pneumatici ad altissime prestazioni che adottano tecnologie e mescole innovative. Permettono di ottenere significativi miglioramenti in termini di spazio di frenata e tempi sul giro, senza trascurare elementi non meno importanti come il piacere di guida, la risposta in ingresso in curva, in frenata e in accelerazione.

Hanno gradi crescenti di prestazioni, dalla strada alla pista, dalle berline stradali sportive fino alle supercar.

Tra febbraio e maggio 2019 saranno lanciati 25 nuovi pneumatici Eagle F1 SuperSport, con diametri del cerchio da 18” a 21”, larghezze da 205 a 305mm e rapporto d’aspetto da 45 a 30. Eagle F1 SuperSport è progettato per le berline due volumi veloci come la Volkswagen Golf GTI, le berline ad alte prestazioni come la BMW M3 e la Mercedes-AMG C63 e le supercar adatte all’uso quotidiano come la Porsche 911 Turbo.

Il lancio di 10 nuovi pneumatici Eagle F1 SuperSport R è previsto tra febbraio e novembre 2019 con diametri del cerchio da 18” a 21”, larghezze da 205 a 305mm e rapporto d’aspetto da 25 a 40. Eagle F1 SuperSport R è stato sviluppato per i modelli votati alle prestazioni in pista, come la Volkswagen Golf Clubsport, la BMW M4 CS e la Porsche 911 GT3.

Eagle F1 SuperSport RS è il nuovo pneumatico di Goodyear più orientato alla pista, progettato per superare i limiti in circuito, pur rimanendo omologato per la strada, con una mescola da corsa altamente specializzata che offre aderenza e prestazioni ai massimi livelli in condizioni di asciutto. A marzo 2019 saranno commercializzati due pneumatici nelle misure 265/35 ZR20 e 325/30 ZR21