Italdesign DaVinci: l’auto dedicata a Leonardo col cruscotto in Alcantara interattiva!
Italdesign dedica un’auto a Leonardo, si chiama DaVinci, basta poco perché entri in produzione e ha la plancia in Alcantara interattiva retroilluminata!
Leonardo Da Vinci ha progettato tantissime cose, chissà come avrebbe disegnato un’auto elettrica…sicuramente però avrebbe fatto tendenza! A 500 anni dalla sua morte Italdesign gli dedica un’auto che ha attirato la nostra attenzione all’89° Salone dell’Auto di Ginevra. Ideata, disegnata, progettata e costruita interamente negli stabilimenti di Moncalieri è un design concept per una vettura Gran Turismo 100% elettrica.
Un progetto non lontano dalla produzione in serie, che può essere anche con motore endotermico
In perfetto stile Italdesign, il progetto di quest’auto può essere adattato ad una produzione di serie con pochi accorgimenti visto che le poche concessioni tipiche di una show car sono solo le ampie portiere che si sollevano ad ali di gabbiano, i gruppi ottici posteriori e le pinne aerodinamiche laterali. Inoltre potrebbe essere abbinata anche ad una piattaforma con motore endotermico,
“questo proprio perché questa è la nostra missione: fornire ai produttori soluzioni e idee nuove per stimolare i mercati”,
le parole del CEO Jorg Astalosch. Lunga 4,981 m, larga 2,124 m e con un passo di 2,9 m è alta appena 1,19 m. Il centro stile Italdesign, guidato da Filippo Perini, trae ispirazione dalle forme create dalla natura, come si vede dai fari posteriori. Basati su tecnologia OLED, sono composti da sei “petali” che ne formano il contorno esagonale, al cui interno sono racchiusi i “pistilli” per gli indicatori di direzione e luce della retromarcia.
Interni in Alcantara interattiva
Quando ci siamo sedute, io e Ilaria, ci siamo sentite in un comodo ed elegante salotto con una forte presenza tecnologica, dovuta sicuramente alla presenza in plancia di tre schermi per la gestione dell’infotainment, dei dati di viaggio e di molto altro. Ma non sono solo i display che ci hanno fatto respirare aria di futuro. In quest’auto è stata utilizzata l’Alcantara in modo tecnologico ed innovativo al punto che, la parte centrale della plancia, è una consolle in Alcantara beige che mette in evidenza i comandi della temperatura e altre funzioni con una retroilluminazione di luce bianca. I pulsanti diventano icone disegnate: basta sfiorarle per vedere le informazioni, come un touch screen morbido al tatto. Anche nella parte posteriore del tunnel centrale, dove ci sono i comandi per la climatizzazione dei posti posteriori dell’abitacolo e quelli per l’apertura delle porte.
Pelle o Alcantara, come dire: passato o futuro?
Tecnologia, qualità ed emozione: questi i tre elementi di Alcantara che la rendono perfetta per progetti come quello di Italdesign, dove in più è molto importante anche la leggerezza. Alcantara infatti pesa circa il 50% in meno rispetto alla pelle, che molti costruttori di auto stanno infatti abbandonando. E’ l’Ingegner Andrea Boragno, Presidente di Alcantara, a spiegare che
“il competitor principale dell’Alcantara è la pelle naturale, ma quello che la contraddistingue è la sostenibilità e la sua customizzazione estrema. Alcantara è innovativa e futurista. La pelle è associata ad uno stile di vita più conservativo”.
A proposito di sostenibilità infatti Alcantara, non solo è Carbon Neutral dal 2009, ma sviluppa molti progetti patrocinati anche dall’ONU e legati all’energia pulita come ad esempio centrali eoliche. Dal 2005 ad oggi ha fatto progetti in 35 Paesi del Mondo, tutti legati all’ambiente. La customizzazione invece è una caratteristica di questo materiale che permette all’azienda di allargare anche ad altri settori diversi dall’automotive, come l’arte, l’arredamento, ma anche l’IT con computer e iPhone.
“L’automotive rappresenta il 75-80% del peso complessivo ma quello che rimane non è marginale e sottolinea la natura lifestyle del Brand” e, continua Boragno, “Il cellulare è un oggetto che parla di se stesso e del suo possessore e lo sarà sempre di più”.
Tempi che cambiano per un marchio che è sempre più Ingredient Brand, per cui è fondamentale l’associazione con un altro brand che ne rafforzi il percepito, come capita in occasione di mostre di Artisti che usano l’Alcantara. Del resto tutto è iniziato proprio così, quando questo materiale sostituì il “panno Lancia” sul cruscotto. Erano gli anni ’80 e l’azienda sfornava circa 1 milione di metri per una produzione che copriva quasi esclusivamente l’Italia con Lancia Thema e Lancia Ypsilon. Nel 2018 sono stati prodotti ben 6,2 milioni di metri che sono andati prima di tutto in Germania, poi in Cina e in Usa. Il tasso di crescita del business è inferiore agli anni passati anche perché è stata raggiunta la saturazione degli impianti. Proprio per riuscire ad aumentarla è partito un progetto per ampliare l’unico stabilimento mondiale che si trova a Nero Montoro che, alla fine del processo nel 2023 aumenterà di circa il 60-70% la propria capacità produttiva. Non male per essere partita come “sostituto del panno Lancia”!