Formula E: viaggio dietro le quinte del campionato 100% elettrico
15.04.2019 - in

Formula E: viaggio dietro le quinte del campionato 100% elettrico

Mentre in Cina domenica si disputava il 1000° Gran Premio della storia della Formula Uno, con una gara senza particolari colpi di scena ed una quasi “abituale” doppietta Mercedes, a Roma nella giornata di sabato 13 Aprile si alzava il sipario sul settimo appuntamento 100% elettrico dell’ABB FIA Formula E Championship: tutta un’altra storia, che ha visto l’incoronazione del 7° vincitore differente, di 7 team diversi, nelle altrettante tappe fin qui disputate; un risultato tutt’altro che scontato.

Una gara divertente, con diversi sorpassi ed una carambola che ha coinvolto numerose vetture, causando lo stop della competizione per parecchie decine di minuti, per rimuovere le monoposto ed i detriti lasciati in pista. Situazione questa, che ha totalmente rimescolato le carte in tavola e che ha permesso al pilota neozelandese del team Panasonic Jaguar Racing, Mitch Evans, grazie anche ad un sorpasso da manuale sul tedesco Andre Lotterer della DS Techeetah (che fino a quel momento aveva dominato il weekend), di diventare il 7° imperatore della serie, proprio nell’antica città di Roma dei 7 re e dei 7 colli.

André Lotterer leading the Rome E-Prix

Credits to: DS TECHEETAH Formula E Team.

Formula E vs Formula 1: la differenza non è solo elettrica

Entrata nel mondo dell’automotive quasi in punta di piedi, con l’obiettivo di rivoluzionare l’idea di motorsport, , per testare e sviluppare nuove tecnologie che verranno poi introdotte su strada, la moderna serie ha tra i suoi obiettivi quella di avvicinare quanto più possibile gli appassionati alle corse delle nuove generazioni, sempre con un occhio di riguardo alla loro sensibilizzazione sul nuovo concetto di mobilità. Un esempio? Anche la possibilità di assistere agli E-prix a costi decisamente più contenuti di qualsiasi altro campionato, con la chance di incontrare più da vicino addetti ai lavori dei team e piloti.

Le gare si svolgono tutte su circuiti cittadini (a parte l’E-prix del Messico che utilizza parte del circuito F1, ma è comunque poco distante dal centro), a differenza della massina serie a benzina, che opta da sempre per piste più decentrate, extraurbane. Un carattere anche molto più social quello di questo campionato rispetto alla “concorrenza” della F1, che prevede per i fans anche la possibilità di interagire, votando online il proprio pilota preferito, per garantirgli potenza aggiuntiva da sfruttare in gara contro gli avversari, il cosiddetto “FANBOOST”.

Che voi siate più o meno appassionati di una o dell’altra serie, bisogna ammetterlo, la Formula E vince sulla “cugina a benzina” in quanto a spettacolo, coinvolgimento ed imprevedibilitàMa teoria e risultati a parte, cosa succede dietro le quinte di questo campionato internazionale, ormai alla sua 6° stagione, 100% elettrica? Il Team DS Techeetah ci ha permesso di scoprirlo con questa intervista all’italiana Francesca Valdani, Team coordinator della squadra cinese, che ci rende anche particolarmente fiere, proprio perché anche lei come noi è una donna, amante delle auto, che è riuscita a fare della sua passione un lavoro e ad emergere in un mondo prettamente maschile.

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Credits to: DS TECHEETAH Formula E Team.

Il mondo in rosa della Formula E

Francesca lavora nel team da 2 stagioni ed è una delle molteplici figure femminili presenti in questo campionato. Le abbiamo chiesto in primis quanto effettivamente sia cospicua la presenza in rosa in Formula E, visto che anche i dati “racing” parlano chiaro e dimostrano quanto questo campionato sia politicamente corretto, sia nei confronti dell’ambiente, che del gentil sesso.

Ben due donne pilota sono già scese in campo in gara su queste monoposto elettriche dalla prima stagione 2014 fino ad oggi: la britannica Katherine Legge, che prese parte alle prime due gare dell’annata inaugurale, concludendo 15° in entrambe le occasioni e la svizzera Simona De Silvestro, che fece una dozzina di apparizioni tra il 2015 e 2016 con 2 noni posti tra i suoi migliori risultati.

Da ricordare anche la giovane pilota Tatiana Calderon, attuale test driver Alfa Romeo Racing F1, che ha invece completato alcuni test proprio al volante della vettura del team DS Techeetah, così come numerose altre giovani talentuose in rosa, scelte come collaudatrici per questa stagione 2018/2019 da molti dei team presenti in griglia.

Non certo l’importante presenza che spereremmo di avere in gara, nonostante secondo i piloti attuali, le caratteristiche fisiche femminili, non andrebbero in contrapposizione con la tipologia di auto e di circuiti ove si corrono i 13 round della Formula E, che ha più volte confermato anche nelle parole del patron del campionato Alejandro Agag, di sperare di vedere al più presto una donna vincente in tale categoria.

Francesca ci conferma che oggi sono parecchie le donne presenti in Formula E impegnate nelle più svariate mansioni, dalle addette marketing e pubbliche relazioni, che si occupano degli ospiti, piuttosto che di accompagnare i piloti alle sessioni di autografi, interviste ed agli eventi organizzati con gli sponsors. Ci sono anche ragazze ingegneri e che ricoprono ruoli importanti in Michelin, il fornitore ufficiale di pneumatici della serie elettrica, nonché in direzione gara. Insomma il mondo della Formula E non risulta per nulla un ambiente chiuso dove c’è spazio per pregiudizi.Le domande da porle sarebbero davvero tantissime, la curiosità è donna si sa e la chiacchierata andrebbe avanti ore ed ore, ma ci soffermiamo su alcune curiosità.

– Quale è il tuo ruolo all’interno del team e da quanto sei nel Circus elettrico?

Sono Team Coordinator di DS Techeetach da 2 anni, dopo un trascorso nel Team Aguri ed un passato in altre categorie. Sono in realtà alla mia quarta stagione in Formula E. Rappresento un po’ la persona che tiene unite tutte le figure del team e la settimana prima della gara mi assicuro che tutti i dipartimenti portino a termine i loro compiti, così che in pista vada tutto per il meglio. Seguo anche i piloti il giorno della gara, per garantire la loro massima concentrazione.”

– Che rapporto si instaura nell’ambiente? Quale è il tuo nello specifico con piloti, meccanici e le altre donne presenti in Formula E?

C’è un grande clima di rispetto e collaborazione da parte di tutti. Per noi in Techeetah è come essere una grande famiglia dal momento che ormai sono anni che lavoriamo tutti insieme nel team. Posso affermare che a differenza della Formula Uno, l’ambiente qui è, passatemi il termine, “più umano”, mentre i nostri “cugini” sono tutti un po’ più freddi.”

– Come funziona il weekend di gara? Sembra essere tutto molto diverso rispetto alla F1.

In Formula E, a differenza della Formula 1 e della maggior parte delle categorie automobilistiche dove si ha a disposizione un intero weekend tra prove libere, qualifiche e gara, qui tutto è concentrato in un’unica giornata, quella del sabato. Tutto deve essere organizzato al meglio, visto il poco tempo a disposizione per concentrarsi e dare il massimo in pista. Il venerdì abbiamo solo una sessione di shakedown con un totale di 6 giri a disposizione per ciascuna vettura, per verificare i sistemi elettronici e l’affidabilità, ma non le prestazioni complessive in quanto le auto girano ad andatura ridotta. Il sabato si inizia prestissimo con l’arrivo in circuito intorno alle 5.30 e le due sessioni di prove libere, una da 45 minuti e l’altra da 30, a partire dalle ore 7.00. Nessuno può lavorare sulle vetture dalle ore 23.00 del venerdì fino alle 6.00 del mattino del sabato; le auto restano infatti in regime di parco chiuso. Alle prove libere seguono le qualifiche con i piloti divisi in 4 gruppi da 6 auto massimo ciascuno e la Super Pole, che vede impegnati i primi 6 migliori tempi delle qualifiche. La gara scatta nel pomeriggio ed ha una durata di 45 minuti + 1 giro.”

– Secondo te che impatto avrà questa serie sulla nostra vita di tutti i giorni, relativamente al nuovo concetto di mobilità? Cosa porterà la Formula E?

Il nostro è un campionato 100% elettrico e le grandi case automobilistiche hanno un particolare occhio di riguardo nei confronti del tema della mobilità sostenibile, motivo per il quale questo tipo di competizioni continua a suscitare un interesse sempre maggiore. Il prossimo anno per esempio, anche Mercedes e Porsche entreranno a far parte di questa grande famiglia. Di certo l’intento è quello di portare tutta la tecnologia e gli sviluppi sulle nostre auto del futuro, anche se sono convinta che ci vorranno ancora parecchi anni prima di arrivare ad un passaggio totale all’elettrico.

C’è da dire che in questa stagione si sono fatti parecchi passi avanti, tant’è che per la prima volta dalla nascita del campionato nel 2014, le batterie delle monoposto permettono di coprire l’intera distanza della gara e non è pertanto più necessario il cambio auto, come avveniva in passato. Una miglioria questa che porterà sicuramente i suoi vantaggi anche applicata alle auto stradali.

Michelin, fornitore ufficiale di pneumatici per il nostro campionato, sta cercando di ridurre al massimo il numero di gomme utilizzate e scartate in ogni weekend di gara. A maggior dimostrazione di quanto la Formula E cerchi di essere sempre più eco-friendly, si sta provando ad eliminare totalmente la plastica usa e getta, fornendo agli ospiti ed al pubblico, delle borracce che possono essere ricaricate con acqua, direttamente presso le colonnine presenti nel paddock e nell’E- Village.”

– Una curiosità sui piloti del vostro team, Jean- Eric Vergne ed Andre Lotterer?

Jev (il soprannome di Jean-Eric Vergne) ed Andre sono qui da 2 stagioni e c’è molto rispetto e complicità tra loro, nonostante ogni weekend di gara si trovino sempre a competere. Su Instagram e YouTube trovate numerosi sketch con l’hashtag #Jeandre che li vedono protagonisti…a voi l’onore di andare a dare un’occhiata e farvi qualche risata.”

Insomma, sembra proprio essere un campionato interessante, che di certo ha in serbo ulteriori colpi di scena per la stagione in corso; non sappiamo se la Formula E diventerà o meno la Formula 1 del futuro, o se semplicemente continuerà ad evolversi parallelamente alla serie cugina. A noi comunque piace e non vediamo l’ora di vedere la prossima gara sulle strade di Parigi, in programma per il 27 Aprile!