Donne e motori: tutti i progetti al femminile per un Motorsport sempre più in rosa
03.05.2019 - in

Donne e motori: tutti i progetti al femminile per un Motorsport sempre più in rosa

Ecco tutti i fatti e le prossime iniziative dal mondo dei motori al femminile. Anche se dicono che il motorsport non fa per noi…

Non tutte le donne sono uguali: ci sono quelle che amano lo shopping, i tacchi a spillo e quelle che invece adorano l’odore della benzina e quella sensazione di “potere” che le pervade quando si mettono al volante di un’auto performante, da domare. Tra queste – bionde, brune o rosse che siano – tutte hanno in comune quella voglia di dimostrare che hanno stoffa da vendere e che possono combattere ad armi pari. Anche in pista. Il mondo prettamente maschilista delle corse continua a credere che questo non sia possibile. Che le donne non potranno mai raggiungere l’apice nelle competizioni motoristiche, soprattutto in auto. L’ultima dichiarazione in ordine di tempo è di Helmut Marko, talent scout Red Bull che ha sottolineato la sua convinzione: alle donne manca quel fattore X, la brutalità, caratteristica che secondo lui non farebbe parte della natura femminile.

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Secondo l’ex pilota austriaco, lo sforzo fisico richiesto da una monoposto di Formula 1 non sarebbe assolutamente compatibile con le peculiarità del corpo di una donna: sarebbe troppo provante, sia per via del caldo che si può raggiungere all’interno dell’abitacolo, sia per quel che riguarda la forza G a cui vengono sottoposti i piloti. Dichiarazioni pesanti che giungono proprio alla vigilia dell’inizio del Campionato W Series, totalmente dedicato alle donne e che vedrà sfidarsi ben 18 selezionati “talenti in rosa”, nella gara inaugurale della stagione, che si disputerà in Germania ad Hockenheim, proprio sabato 4 Maggio 2019. Serie che ha fatto e che farà sicuramente discutere ancora se sia giusto o meno avere un campionato tutto al femminile.

“Donna in pista”: amiche o nemiche?

Da una parte dare vita ad un campionato in rosa potrebbe anche essere un tantino controproducente: in primis per il fatto che avere un griglia composta da sole donne rischia di separare ulteriormente i due generi, alimentando gli stereotipi che pongono uomini e donne su differenti livelli.

D’altro canto però un campionato di sole appartenenti al gentil sesso che corrono e si danno battaglia dà modo di sollevare la questione nel settore e far parlare di sé: una sorta di trovata “mediatica” per far crescere nel frattempo giovani talenti en rose che magari senza le giuste risorse economiche e buoni sponsors, non sarebbero mai stati valutati per quel che davvero sanno fare in pista: con la W Series entrano in scena a gamba tesa, per arrivare forse, e ce lo auguriamo, un domani ad essere una presenza sempre più cospicua nei campionati.

Dare To Be Different

E’ proprio con questa visione delle cose che nasce nel 2016, grazie all’idea ed all’impegno della sua fondatrice Susie Wolff (non a caso anche lei pilota, con un trascorso in DTM nonché come Test Driver Williams F1 ed oggi Team Principal della squadra Venturi di Formula E) insieme al CEO della Motor Sport Association britannica Rob Jones l’organizzazione no-profit Dare To Be Different D2BD. Si tratta di una community che prova ad ispirare e “guidare talenti al femminile” nel mondo del motorsport, metterli in contatto tra loro tramite eventi e occasioni speciali – come il progetto “F1 nelle scuole” in collaborazione con il grande Circus – spingendo a non arrendersi per raggiungere il proprio sogno di correre o lavorare in questo ambiente. Il “coraggio di essere diverse”, come si evince dal nome di questa associazione, che dopo soli alcuni anni conta già un elevatissimo numero di membri nel Regno Unito e non solo, visto l’incremento di iscrizioni da tutte le parti del mondo.

Susie Wolff

Un’iniziativa che prevede la presenza di rappresentanti a quelle che sono le maggiori manifestazioni di settore, per ora solo sul territorio britannico e l’organizzazione di diversi eventi durante l’anno dedicati alla partecipazione esclusiva di giovani donne, con testimonial di eccezione, quali Claire Williams, Deputy Team Principal di Williams F1 Racing Team, Ruth Buscombe, Senior Strategy Engineer sempre in Formula 1, diverse giornaliste e presentatrici del settore come Louise Goodman (tra l’altro appena nominata presidente del Motorsport UK Club), nonché piloti in rosa come Tatiana Calderón, Alice Powell e molte altre, tutte ambasciatrici ufficiali D2BD, che si mettono a completa disposizione per rispondere a domande e dubbi delle giovani donne che partecipano a tali giornate.

Chissà che il 2019 non preveda qualche novità anche nel nostro Paese legata a questa iniziativa di Susie. In caso affermativo, vi terremo certamente aggiornati.

Fia Women in motosport Commission

Un mondo quello di Dare To Be Different e del motorsport in rosa, in continuo movimento soprattutto anche grazie alla partnership con la Federazione Internazionale dell’Automobilismo (FIA), da sempre attenta al ruolo delle donne: dal 2009 ha approvato il progetto “Women in Motorsport Commission” (WIMC) per dimostrare che il mondo del motorsport tiene alla presenza femminile in tale settore.

Un importante progetto che vale la pena ricordare è la “The Girls on Track – Karting Challenge”, un programma sviluppato su 2 anni (stagioni 2018 e 2019) in giro per l’Europa, attualmente ancora in atto e per il quale verrà organizzato un grande evento finale in quel di Bruxelles per il prossimo autunno, alla ricerca di nuovi talenti per promuovere gli sport motoristici tra le giovani donne tra i 13 ed i 18 anni: 6 delle quali sono già state selezionate per partecipare al FIA Drivers Training Camp, tra Maggio ed Agosto 2019.

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’intero universo femminile, oseremmo dire! E che sia la volta buona!