Honda CR-V, il suv più amato al mondo ci riprova

Look

Non chiamatela “giapponese“. Esteticamente si può dire che sia l’auto più europea del brand. Anzi a dirla tutta, a noi è sembrata pronta a calcare anche le strade californiane, possente e muscolosa al punto giusto.

Honda Cr-v si è rimessa a nuovo. Ha messo in soffitta quel vecchio cappotto della nonna per sfoggiare una mise attillata che mette in mostra curve e aggressività. Sofisticata nelle linee, ma al contempo con fascioni neri a proteggere la parte bassa della carrozzeria – con un di dietro originale -, non può che catturare l’attenzione, soprattutto nel traffico: non ce ne sono molte in città e, sia da davanti che dietro, le dimensioni, imponenti molto più di tante concorrenti (sportage o cx-5, ad esempio), quasi intimoriscono.

Ok, la stazza ne promette delle belle (…meno per chi ama la sportività), ma se si adora il  comfort l’innamoramento è certo: si sale e si guida come sorvolando la città. Ma corazzati. Fuori potrebbe pure succedere di tutto.

Comfort

La lunghezza dell’auto rimane immutata. L’aumento di 4 cm del passo rispetto alla precedente Honda CR-V (266 cm anziché 262) permette uno spazio maggiore nell’abitacolo, soprattutto sul retro. Che la musica è cambiata ad ogni modo ve ne accoggerete subito, dal cruscotto digitale: grande, comodo, veloce. Funziona bene.

La buona insonorizzazione e le ottime le finiture fanno percepire il salto in avanti del marchio anche dal punto di vista dello stile. Rispetto alla capacità di carico si parte dai 561 litri che diventano 1756 reclinando il divano. Operazione tutt’altro che complicata, visto che i due schienali (suddivisi nel rapporto 60:40) sono abbattibili con un solo gesto. Inoltre, il fondo del baule è regolabile su due livelli: con superficie piana o  profonda, in base alle esigenze del momento. A proposito. Sorpresa. Per queste generazione c’è anche la nuova variante: a sette posti.

Tecnologia

Le esperienze a bordo ora non finiscono mai. Honda a 7 posti arriva in Italia, dopo le vendutissime versioni per gli Usa. Il trend è arrivato anche in Europa e in l’Italia, paese anch’esso che spinge per l’outdoor e le gite fuori porta. L’ampio portellone elettrico, nel nostro caso, si apre senza mani simulando un piccolo calcio sotto il paraurti…et voilà…senza fatica  carichiamo spesa o bagagli oppure facciamo accomodare altri due ospiti.

Rivista da cima a fondo, del resto – dal telaio, ai sistemi di sicurezza all’impianto multimediale, passando per i motori – questa nuova generazione di Cr-v, come dicevamo,  ha un compito difficilissimo: combattere il record di vendite che ha raccolto il modello da gennaio 2013 a dicembre 2017: è stato il suv più immatricolato al mondo. Ci riuscirà? Ci siamo messe al volante…

Carattere

La nostra versione in prova è equipaggiata con cambio a variazione continua CVT e trazione integrale. L’auto procede silenziosa e attaccata all’asfalto, filando dritto con soddisfazione nei lunghi tratti. Meno in curva: la tenuta in strada è eccellente ma il peso dell’auto,  – nonostante la verve grintosa del motore – si sente, ed è difficile far salire il piede dal pedale. È una bestia da dominare. In città e fuori.

Morale: le credenziali ci sono ancora. È l’ultimo esempio di tecnologia giapponese in grado di far sentire inarrestabili con un 1.5 turbo a benzina da 193 CV sotto al cofano. A patto, certo, che si passi frequentemente alla pompa di benzina.