
L’auto regina della mobilità del futuro anche per i giovani
Nel futuro della mobilità, da qui al 2030, l’auto continuerà ad essere la regina degli spostamenti. Sarà ibrida, ma benzina e diesel resisteranno e sarà di proprietà, specialmente per i giovani di oggi. Questi i risultati della nuova indagine di AutoScout24 dal titolo: “Italia mobility 2030 – I nuovi orizzonti della mobilità. Elettrico, car sharing, guida autonoma: tante strade, un unico futuro”, realizzata da Nielsen per il portale di annunci auto e moto e presentata a Milano da Gioia Manetti, Vice President International di AutoScout24.
Milano e Roma ai due antipodi
Le metropoli saranno i luoghi naturali dove verranno sviluppate e sperimentate le nuove soluzioni in fatto di sharing, di veicoli elettrici e di guida autonoma. La fotografia attuale mostra però realtà opposte: a Milano il grado di soddisfazione dei consumatori, per quanto riguarda le opzioni di mobilità, è del 40%, con Roma che invece si ferma all’11% e la media nazionale al 24%.
L’auto è il mezzo preferito dai milanesi per spostarsi quotidianamente (40%) ma tanti vanno a piedi (il 26%) o con i trasporti pubblici (il 24%) dove la Metro la fa da padrone con un 16%. A Roma invece il 56% sceglie l’auto (quasi come la media nazionale che è il 59%) e solo il 3% sceglie la metro.
I milanesi sono inoltre spinti da motivazioni diverse rispetto al resto d’Italia.
I millennials vogliono avere l’auto
Se le auto rimarranno al centro della mobilità, il “livello” del suo possesso si concentrerà ai due estremi: da un lato car sharing per chi la sceglie per spostarsi da un luogo a un altro, dall’altro macchine di lusso e sportive, quasi “su misura” per chi vede la macchina come un giocattolo e un’esperienza da vivere.
La notizia più sorprendente è che anche i giovani vogliono averne una entro i prossimi 15 anni
Car sharing: pronto per la fase 2
Attualmente diffuso solo nelle città metropolitane e con costi di gestione molto elevati, le 10.000 auto in Italia vengo utilizzate settimanalmente solo dal 3% dei consumatori ed è prevedibile che debba evolvere verso la fase 2, in cui micromobilità ed elettrico saranno le parole d’ordine.
L’ibrido mette tutti d’accordo
Se il 55% dei consumatori sceglierà un’elettrica perché rispetta l’ambiente e il 44% continuerà a comprare diesel perché fa risparmiare, nei prossimi 10-15 anni è l’ibrido a mettere tutti d’accordo e sarà scelto dal 71% dei consumatori. Il 41% sceglierà GPL, il 37% metano e il 32% auto a benzina. Solo il 27% si orienterà sul diesel (a Milano il dato crolla all’11%).
Il 58% sceglierà l’elettrico, anche se le barriere all’elettrificazione sono ancora alte e sono riconducibili ai costi troppo elevati (60%), alla scarsa autonomia e alla mancanza di stazioni di ricarica (56%). Per questo motivo solo per il 38% dei consumatori l’elettrico rimpiazzerà i motori trazionali nei prossimi 15 anni e la percentuale sale al 56% con un orizzonte di 25-30 anni.
Guida autonoma: non prima dei prossimi 25-30 anni
Se oggi le auto si stanno attrezzando con sistemi di assistenza alla guida sempre più utili e richiesti, per la guida autonoma con l’intelligenza artificiale ci vorranno ancora 25-30 anni. Questo il parere dei 7 esperti di diversi settori che facevano parte del campione scelto per l’indagine di AutoScout24, composto anche da 1.000 consumatori di età compresa tra i 18 e i 65 anni e 100 rivenditori. Anche per i consumatori il traguardo per un’automazione completa è lontano ma avrà innegabili benefici come un maggior relax nella guida e accessibilità (50%) unito ad una maggiore sicurezza (38%). Del resto i tempi sono così lunghi perché i costi dei veicoli sono troppo alti (58%), è difficile stabilire le responsabilità in caso di incidente (45%) e per la mancanza di fiducia verso la tecnologia/intelligenza artificiale (44%). Per tutti gli intervistati i futuri cambiamenti avverranno in modo graduale e le Case costruttrici avranno un ruolo chiave anche se non saranno gli unici attori.
Il punto sulle donne
Dall’indagine di AutoScout24 non emergono grandi differenze tra uomini e donne se non che queste ultime, negli spostamenti quotidiani, usano meno l’auto personale – circa il 10% in meno rispetto al campione maschile. Anche per le donne l’ibrido sarà l’alimentazione del futuro (uomini 72% e donne 69%) e presteranno molta attenzione al green e al risparmio. Differenza sostanziale invece per quanto riguarda chi sarà a “guidare” le novità in fatto di guida autonoma: per il 28% delle donne saranno le startup che invece sono considerate il fulcro del cambiamento solo dal 17% degli uomini.