Mazda 3, Rankin ne svela l’anima
Mazda 3 un po’ come Regina d‘Inghilterra, Daniel Craig, Kate Moss, David Bowie o Monica Bellucci. Almeno secondo Rankin, uno dei fotografi più influenti della nostra generazione. Il fotografo londinese, all‘avanguardia nell’innovazione editoriale e commerciale sin dal 1991 – quando fondò la rivista Dazed and Confused – ora è sceso anche nel campo automotive.
Lo abbiamo incontrato al lancio della nuova Mazda 3, e dopo un mese ci ha fatto recapitare il suo operato sull’auto. Una missione ardua per l’artista che usa il suo talento per sprigionare l’emozionalità del soggetto, che solitamente ha un sorriso, un’espressione, un’anima.
Rankin e la sua sfida con Mazda
Per Mazda 3 si parla di una nuova storia da raccontare dal punto di vista del design, che si va a combinare al puro piacere di guida. Della nuova 3, lo chief engineer Mitsui Hitomi commenta: “non disegniamo macchine, disegniamo emozioni“. Rankin ne ha fatto emergere l‘energia e le sensazioni che i modellatori d‘argilla Takumi di Mazda mettono in ogni auto quando ne realizzano a mano il modello. La nostra filosofia di design si chiama Kodo: Soul of Motion, anima del movimento, con semplice chiarezza dell’intento” – afferma Jo Stenuit, design director di Mazda Motor Europe – “Rankin ha un modo meraviglioso per cogliere l’auto come opera d’arte“.
“Ho voluto non solo mostrare l’essenza della Mazda3, ma anche suscitare emozioni nell’osservatore. Volevo creare immagini veramente sensuali, così ho affrontato le riprese in un modo totalmente diverso – commenta il fotografo – Ho utilizzato la luce e creato movimento attraverso gli effettivi movimenti della fotocamera, senza alcun ritocco, il che ha reso letteralmente viva la vettura per l’osservatore”.
Il risultato finale immortala le emozioni di questo modello, il primo di una nuova generazione Mazda. Ogni immagine rappresenta una significativa emozione – da liberazione a entusiasmo – che Rankin ha catturato in ogni immagine.
Non puoi lavorare con un artista e poi limitarne la sua arte,” dice Stenuit, “e ciò vale per due brand che si uniscono per creare splendide opere”.